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CGIL MOLISE DICE NO AL DECRETO CUTRO

Sabrina Del Pozzo:”Siamo per i canali d’ingresso legali, non per le politiche di esternalizzazione delle frontiere”

La Cgil Molise intende esprimere il proprio dissenso e la forte preoccupazione sul Decreto Cutro – si legge in una nota a firma di Sabrina Del Pozzo, della segreteria Cgil Molise – che produrrà ancora ingiustizie e sofferenze continuando a non riconoscere e rispettare le persone“.

Adesso il rischio è maggiore. Il Governo punta sui quei lager definiti hot-spot, vere e proprie carceri che non possono essere definiti, come invece qualcuno vuole far credere, semplici strutture di prima accoglienza in attesa di qualcosa di migliore. Ci ritroveremo con una nuova divisione tra richiedenti asilo da una parte e rifugiati dall’altra. Si vuole tornare ai grandi centri con tutte le conseguenze catastrofiche che questo può comportare per i territori e per le scelte e le modalità di gestione.

L’intenzione è di eliminare anche la protezione speciale, che permette il riconoscimento di una protezione sulla base della valutazione di vari aspetti della vita della persona e che già in passato ha subito modifiche e cambi. Tutto questo e molto altro, purtroppo, produrrà ulteriore irregolarità e altro sfruttamento e disuguaglianza.

Siamo per i canali d’ingresso legali, non per le politiche di esternalizzazione delle frontiere, per la salvaguardia della vita umana, non per i grandi centri che non curano le persone e non siamo per il racconto della continua emergenza che serve soltanto a creare la paura dell’altro. Metteremo in campo azioni per far sentire anche la nostra voce e per far conoscere e informare perché crediamo, fortemente, che la non conoscenza dei fatti e delle persone, e che i racconti sbagliati o sviluppati per altri fini, non uniscono ma dividono“, ha concluso Del Pozzo.

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