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AD 82 ANNI CI HA LASCIATO ILARIO CASTAGNER STORICO ALLENATORE DEL PERUGIA DEI MIRACOLI

“Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà”

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Morto Ilario Castagner, l’allenatore del Perugia dei miracoli: aveva 8️⃣2️⃣ anni

Morto Ilario Castagner, l’allenatore del Perugia dei miracoli: aveva 82 anni 

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Aveva guidato anche Inter, Milan e Lazio.

È stato il primo tecnico a terminare un campionato di Serie A da imbattuto nel 1978-79

Lutto nel mondo del calcio. Se n’è andato Ilario Castagner, 82 anni, ex allenatore di Inter, Milan, Lazio e soprattutto del “Perugia dei miracoli”, guidato dal 1974 al 1980 e poi in altre due fasi (1993-1995 e 1998-1999). Nella stagione 1978-79 è stato il primo allenatore della Serie A a terminare un’annata da imbattuto, ma senza vincere il campionato. Il Perugia arrivò secondo dietro al Milan.
Castagner concluse il torneo con 19 vittorie e 11 pareggi. Dal 1980 al 1982 ha guidato la Lazio in Serie B, salvo poi vincere il campionato dei cadetti con il Milan, allenato anche in Serie A.

CHI ERA

Castagner è stato anche il tecnico di Inter, Pescara e Pisa, per poi chiudere la carriera con il Perugia nel 1999. Da allenatore ha vinto due campionati di Serie B, un campionato di Serie C, la vecchia Coppa Piano Karl Rappan con il Perugia e la Mitropa Cup con l’Ascoli (stagione 1986/87). Prima di diventare tecnico è stato anche calciatore, attaccante di Perugia, Rimini, Prato, Legnano e Reggiana.

Calcio in lutto, è morto Ilario Castagner: aveva 82 anni

Ex allenatore tra le altre di Inter, Lazio e Milan è stato soprattutto un simbolo del Perugia dei miracoli, secondo nel 1978-79

Il calcio dice addio a Ilario Castagner: l’ex allenatore del cosiddetto “Perugia dei miracoli” aveva 82 anni e da diverse settimane era ricoverato all’Ospedale Santa Maria della Misericordia. Nato a Vittorio Veneto (Treviso), aveva giocato da centravanti con le maglie di Reggiana, Legnano, Perugia, Prato e Rimini. Da allenatore gli inizi con l’Atalanta precedono il miracolo con il Perugia, prima promosso in Serie A e poi portato al secondo posto nel 1978-79 con una stagione senza sconfitte. Castagner in carriera aveva allenato anche Lazio, Milan in Serie B (raggiungendo la promozione in Serie A) e Inter prima di chiudere nel 1999 proprio al Perugia.

A darne la notizia il figlio Federico, che su Facebook ha postato questo messaggio: “Oggi se ne è andato il sorriso più bello del calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell’Ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà…”

È in Umbria, al Perugia, che Castagner ha vissuto gli anni migliori

Da calciatore il triennio 1961-64, con l’ultima stagione coronata dalle 17 reti che gli valsero la classifica cannonieri del girone B della Serie C. Poi Prato e Rimini, dove si ritira a soli 28 anni. In panchina l’esordio da primo allenatore nel 1974 in Serie B con i grifoni centrando subito la Serie A che mantiene anche nelle stagioni successive, su tutte quella del “Perugia dei miracoli” arrivato secondo dietro al Milan con 11 vittorie e 19 pareggi.
Alla Lazio dura una stagione e mezza non riuscendo a riportarla nella massima divisione, cosa che invece gli riesce con i rossoneri con cui arriva primo in Serie B nella stagione 1982-83.
L’anno successivo viene esonerato ma resta a Milano, sponda nerazzurra: con l’Inter un terzo posto in campionato e la semifinale di Coppa Uefa, fatale anche in questo caso la seconda annata.

All’Ascoli nel 1986 vince la Coppa Mitropa, ultimo grande traguardo prima delle esperienze con Pescara, Pisa e ancora Perugia che chiudono la carriera da allenatore nel 1999.

È morto Ilario Castagner

Il figlio:

“Il sorriso più bello del calcio italiano”

Aveva 82 anni, aveva legato la sua carriera soprattutto al Perugia, prima da giocatore e poi da tecnico: nel 1978-79 fu il primo a chiudere il campionato senza sconfitte. In carriera ha guidato anche Inter, Lazio e Milan

Ilario Castagner è morto nel giorno del derby tra il “suo” Perugia e la Ternana

A darne notizia il figlio Federico, sui social:

“Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà”


Castagner, un veneto diventato simbolo del Perugia

Castagner era nato il 18 dicembre del 1940 a Vittorio Veneto ma ha legato la sua  figura di calciatore prima e di allenatore poi al club del umbro, di cui è stato centravanti dal 1961 al 1964 e poi tecnico dal 1974 al 1980 (e poi, in altre due occasioni, negli anni 90).

Castagner e il Perugia dei miracoli

Castagner costruì il “Perugia dei miracoli”, capace di riprendersi anche dal terribile shock della morte in campo del capitano Renato Curi, colpito da infarto a soli 24 anni, durante la partita con la Juventus del 30 ottobre 1977, nello stadio che poi gli fu dedicato. Quella squadra fu capace di conquistare il secondo posto nel campionato 1978-1979 alle spalle del Milan. Per la prima volta nella storia dei campionati italiani a girone unico, un club terminò il torneo senza subire sconfitte: 11 vittorie e 19 pareggi. Primato poi eguagliato solo nel 1991-1992 dallo stesso Milan e nel 2011-2012 dalla Juventus.

Castagner allenatore delle due squadre milanesi

Nella sua carriera Castagner ha allenato, oltre alla Lazio, le due milanesi: nel 1982-1983, con un campionato dominato, riportò dalla B alla A il Milan, dove fu chiamato da Silvano Ramaccioni, ex direttore sportivo del Perugia. Nella stagione successiva venne però esonerato e cambiò squadra, non città: alla guida dell’Inter concluse al terzo posto il campionato 1984-1985 – quello vinto dal Verona di Bagnoli – e arrivò fino alle semifinali di Coppa Uefa, dove fu eliminato dal Real Madrid nella sfida avvelenata dal lancio di una biglia, che colpì alla testa Beppe Bergomi.

Castagner e il ritorno nel suo Perugia

Poi di nuovo la provincia, tra Ascoli, Pescara e Pisa, fino alla nuova chiamata del Perugia, sprofondato in Serie C1 e con un presidente certamente non facile come Luciano Gaucci.  Due promozioni – dalla C1 alla B e dalla B alla A – nonostante l’intermezzo di un esonero. Nella stagione 1998-1999, quello in cui lanciò in A Hidetoshi Nakata, si dimise dopo venti giornate di campionato, dopo l’ennesimo dissidio con Gaucci e chiuse definitivamente la sua carriera da allenatore.

Castagner è stato una dei primi “talent” del calcio italiano. Fin dagli anni 90, infatti, è stato commentatore televisivo, prima di Telemontecarlo, poi per Mediaset e per la Rai.

Scelse di rimanere a vivere a Perugia, dove nel 2006 fu nominato anche presidente onorario.

E a Perugia, nella sua Perugia, se n’è andato.
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