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POTENZA, STORICA ATTIVITÀ A RISCHIO CHIUSURA

A causa del dissuasore del traffico in largo Pignatari la caffetteria “da Vito” denuncia di abbassare la serranda

Nel cuore della città di Potenza c’è ancora un bar come quelli di una volta, che dispensano caffè da meditazione e rappresentano un luogo di aggregazione: è così alla caffetteria “Da Vito” , in largo Pignatari, a due passi dall’istuzionalissimo Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”.

E altrettanto istituzionale pare sia il caffe dispensato da “Don Vito” – così l’hanno preso a chiamare probabilmente da sempre i suoi più assidui frequentatori – con una miscela magica che solo lì la si può gustare. Appena si mette piede nel piccolissimo locale, è da subito ben chiara la passione del gestore: il Potenza Calcio che attualmente disputa il campionato della Serie C, ma seguita dall’amore dei tifosi con la stessa intensità di una squadra da scudetto.

Una passione che si sente, insieme al calore di una caffetteria piena di umanità, dove le passioni che uniscono i due piaceri della vita, il calcio e il caffè, si combinano al piacere di ritrovarsi. Eppure, la caffetteria “Da Vito”, un pezzo di storia del centro storico potentino, rischia seriamente di abbassare la serranda l’anno che verrà. Il signor Vito Pace, lo storico proprietario della caffetteria, sta ponderando verso questa soluzione, che alla fine gli pare la più ovvia se non si risolveranno in altro modo e quanto prima le non poche criticità che stanno avvenendo a causa di un dissuasore del traffico installato in prossimità di largo Pignatari posto a pochi metri anche dalla sua attività e che «a tutti gli effetti – ci spiega il titolare – più che limitare il traffico automobilistico, limita l’accesso all’utenza a cui un tempo i commercianti del centro erano abituati».

Quello che non torna però – a detta di “Don Vito” – è il motivo per il quale, il dissuasore di largo Pignatari sia perennemente attivato – come previsto del resto dal regolamento comunale – mentre quello il prossimità di pizza Matteotti pare di no.
Da qui la sua richiesta all’Amministrazione comunale è quella di poterlo mantenere abbassato quanto meno fino ad orario di chiusura delle attività commerciali.

«La soluzione che chiedo è semplice – prosegue – di abbassare questo ostacolo, che è più un limite per le attività del circondario che del traffico in sè, almeno fino alle ore 18 per permettere a noi commercianti di poter beneficiare delle nostre attività ed essere liberi di lavorare e di beneficiare anche di diritti e non solo di doveri tra bollette da pagare in queste condizioni».

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