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2 MORTI SUL POSTO DI LAVORO PER IL LAVORO: ASSURDO

«è inaccettabile che un lavoratore esca di casa alla mattina e non sappia se vi farà ritorno la sera»
#ZeroMortiSulLavoro

#zeromortisullavoro

CIAO RAGAZZI : CIAO NICOLETTA ~ CIAO MOSTAPHA 
🖤Nicoletta Paladini 50 anni  
🖤Mostapha El Miski 41 anni
sit tibi terra levis

 

MORTI SUL LAVORO 


Tragedia alla vetreria, donna muore schiacciata

Borgonovo, tragico infortunio sul lavoro nella notte. Sul posto 118 e vigili del fuoco che hanno lavorato a lungo per liberare il corpo.

Indagini in corso

Una donna piacentina di 50 anni, Nicoletta Paladini di Borgonovo, ha perso la vita nella notte tra domenica e lunedì 7 novembre in un tragico infortunio sul lavoro avvenuto alla Vetreria di Borgonovo poco prima delle 3. L’operaia è rimasta schiacciata tra un nastro mobile trasportatore e un macchinario porta bancali. La dinamica esatta del tragico incidente la stanno ancora vagliando i carabinieri di Borgonovo coordinati dalla Procura di Piacenza che ha posto i sigilli di sequestro sul posto e disposto l’autopsia.
I vigili del fuoco, intervenuti insieme al 118, hanno dovuto lavorare duramente e a lungo per liberare il corpo della donna, per la quale purtroppo non c’era più nulla da fare.

Una donna muore in fabbrica.
Era al lavoro in una vetreria

È rimasta accidentalmente incastrata e schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali.

Una donna di 50 anni è morta questa notte dopo essere rimasta schiacciata mentre era al lavoro in una vetreria a Borgonovo, in provincia di Piacenza. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Piacenza coordinati dalla Procura: poco prima delle 3 la donna è rimasta accidentalmente incastrata e schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali. È deceduta sul colpo. È già stata disposta un’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore.

Incidenti sul lavoro: una donna e un uomo morti a Piacenza e a Torino

Nella notte un‘operaia 50enne è rimasta incastrata in un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali in una vetreria. A Torino è morto un operaio marocchino travolto da tubi d’acciaio

Due altri tragici incidenti sul lavoro.

A Borgonovo, in provincia di Piacenza, nella notte Nicoletta Paladini cinquant’anni è morta dopo essere rimasta schiacciata mentre era al lavoro in una vetreria

Nicoletta Paladini, 50 anni

Poco prima delle 3 l’operaia è rimasta incastrata e schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali.

I vigili del fuoco, intervenuti insieme al 118, hanno dovuto lavorare a lungo per liberare il corpo della donna, che sarebbe morta sul colpo.

La dinamica è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Piacenza coordinati dalla procura che ha già disposto l’autopsia

Muore schiacciata in una vetreria di Borgonovo (Piacenza), aveva 50 anni: è l’ennesimo incidente sul lavoro

Ancora un fatale incidente sul lavoro in Italia

 

La vittima, questa volta, era un’operaia di 50 anni, schiacciata dal macchinario di una vetreria

Una donna di 50 anni è morta nella notte tra domenica 6 novembre e lunedì 7 novembre dopo essere rimasta schiacciata durante l’orario di lavoro in una vetreria di Borgonovo Val Tidone, cittadina di 8 mila abitanti nella provincia di Piacenza.

La ricostruzione del terribile incidente della vetreria di Borgonovo

I carabinieri della Compagnia di Piacenza, coordinati dalla Procura della Repubblica, stanno ancora indagando sull’esatta dinamica di quanto è accaduto.

Secondo le prime ricostruzioni, la lavoratrice sarebbe rimasta incastrata accidentalmente tra un nastro trasportare e un macchinario per trasportare i bancali.

Subito disposta l’autopsia per accertare i contorni di quanto è avvenuto

La donna sarebbe morta sul colpo a causa del forte trauma da schiacciamento.
Non ci sarebbero quindi particolari dubbi né sulla causa del decesso né sull’accidentalità di quello che è avvenuto.

Tuttavia è stata disposta l’autopsia, che dovrebbe svolgersi già nella mattinata di lunedì 7 novembre, per capire meglio i contorni dell’incidente e identificare eventuali responsabilità personali o a carico dell’azienda.

Nella vetreria di Borgonovo è già intervenuto un medico legale per i primi accertamenti.

Soccorsi da tutta l’area di Piacenza, vani i tentativi di rianimarla

L’operaia stava svolgendo il turno di notte. Poco prima delle 3, mentre si trovava davanti a un macchinario, rimanendo incastrata tra il nastro mobile che trasporta il vetro e un macchinario porta bancali.

Nicoletta Paladini, 50 anni

Nessuno avrebbe assistito direttamente alla scena dell’infortunio sul lavoro che è costato la vita alla 50enne.
Appena si sono resi conto di quello che stava avvenendo, i colleghi hanno subito chiamato i soccorsi.

Sul posto sono arrivati in maniera tempestiva i sanitari del 118, con un’ambulanza della Pubblica Val Tidone e un’auto medica proveniente dal poco distante comune di Castel San Giovanni.

Tutti i tentativi di rianimare la donna si sono rivelati vani

Nella vetreria di Borgonovo è arrivata anche una squadra dei Vigili del Fuoco, oltre a quella dei Carabinieri.

Le autorità hanno avviato le indagini di rito, ponendo sotto sequestro i macchinari coinvolti nello schiacciamento della donna.

Quello avvenuto questa notte non è che l’ennesimo caso di in un incidente sul lavoro in Italia.

Solo due giorni fa tre operai hanno rischiato la vita per il crollo di un ponteggio a RIVOLI alle forze di Torino

Incidenti lavoro

Piacenza, una donna muore schiacciata tra due macchinari in una vetreria

L’incidente mortale a Borgonovo intorno alle 3. Disposta l’autopsia

Stava lavorando quando è rimasta accidentalmente incastrata tra un macchinario che trasporta il vetro e una macchina per i bancali.
È morta così una donna di 50 anni che lavorava in una vetreria a Borgonovo, in provincia di Piacenza.

Ad estrarre il corpo, i Vigili del Fuoco

Sull’incidente mortale sul lavoro i Carabinieri della Compagnia di Piacenza stanno cercando di capire cosa sia successo. Già disposta un’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore.

Incidenti sul lavoro, donna schiacciata in una vetreria a Piacenza.

Operaio morto a Torino

La donna aveva 50 anni e secondo la prima ricostruzione dei carabinieri è morta mentre lavorava nella notte, intorno alle ore 3.

Un altro incidente mortale è avvenuto in Piemonte

I vigili del fuoco hanno estratto il corpo senza vita dell’operaio marocchino di 41 anni che questa mattina è stato travolto da una catasta di tubi

È morta mentre lavorava nella notte in una vetreria.

È quello che è successo a una donna di 50 anni a Borgonovo, in provincia di Piacenza. I carabinieri della Compagnia di Piacenza, coordinati dalla Procura, stanno indagando sulla dinamica: secondo una prima ricostruzione la donna – poco prima delle 3:00 – è rimasta accidentalmente incastrata tra un nastro trasportatore e una macchinario porta bancali.
Così, la donna, è deceduta sul colpa.

È già stata disposta un’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore

Nicoletta Paladini, 50 anni
Un altro incidente mortale è avvenuto in Piemonte

I vigili del fuoco hanno estratto il corpo senza vita dell’operaio marocchino di 41 anni che questa mattina è stato travolto da una catasta di tubi metallici in un’azienda di La Loggia, nel Torinese.

Dalle prime indagini dei Carabinieri, il 41 enne sarebbe stato assunto con contratto interinale.
La dinamica dell’accaduto è ora al vaglio degli ispettori dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza del lavoro) dell’Asl To5.
L’incidente si è verificato poco dopo le 10 alla Alessio Tubi

I vigili del fuoco dei distaccamenti di Torino Lingotto e Carmagnola, insieme alla squadra specializzata nella ricerca sotto le macerie del comando provinciale di Torino, hanno lavorato a lungo per individuare ed estrarre il corpo dell’operaio. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri si tratterebbe di un lavoratore assunto con contratto interinale.

La dinamica dell’accaduto è ora al vaglio degli ispettori dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza del lavoro) dell’Asl To5.

Non è davvero più tollerabile che ogni giorno in Italia ci sia un morto sul lavoro. Torino è una delle città dove, purtroppo, gli incidenti si stanno verificando con una frequenza altissima – dice Edi Lazzi, segretario generale della Fiom-Cgil di Torino – La mancanza di investimenti su salute e sicurezza da parte delle imprese, la pressione sulla velocità con cui compiere le operazioni di lavoro per abbassare i costi, il flagello del lavoro precario che rende i lavoratori ricattabili e la mancanza di controlli per la carenza di ispettori sono le cause principali di questo continuo stillicidio”, aggiunge Lazzi. La Fiom-Cgil torna a chiedere provvedimenti ad hoc, “varati a livello governativo, che siano efficaci nell’azzerare una volta per tutte le morti sul lavoro”

Incidente sul lavoro, donna muore schiacciata in vetreria a Borgonovo (Piacenza)

La vittima, deceduta sul colpo, è rimasta incastrata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali. Aveva 50 anni

Incidente sul lavoro presso una vetreria a Borgonovo (Piacenza), dove una donna di 50 anni, Nicoletta Paladini, è morta. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri: poco prima delle 3 di notte la donna è rimasta accidentalmente incastrata e schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali ed è deceduta sul colpo.

È già stata disposta l’autopsia sul corpo della vittima, che si svolgerà nelle prossime ore.

Piacenza, operaia muore schiacciata in una vetreria. Lavoratori in assemblea permanente:

“Mai più vittime sul lavoro”

La vittima, Nicoletta Palladini, aveva 50 anni

PIACENZA – Una donna di 50 anni, Nicoletta Palladini, è morta questa notte dopo essere rimasta schiacciata mentre era al lavoro in una vetreria a Borgonovo, in provincia di Piacenza. Sulla dinamica indagano i carabinieri della compagnia di Piacenza, coordinati dalla procura. L’incidente è avvenuto poco prima delle 3: la donna è rimasta incastrata e schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali. E’ deceduta sul colpo. È già stata disposta un’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore.

Alla vetreria di Borgonovo i sindacati hanno proclamato un’assemblea permanente. La produzione si è interrotta e le colleghe e i colleghi si sono riuniti per chiedere che “mai più si debba piangere una donna o un uomo che esce da casa per lavorare non vi fa più ritorno”, dicono Stefano Rossi, segretario generale Filctem Cgil Piacenza, Massimo Pellizzari, Femca Cisl Parma-Piacenza, Sara Leonelli, Uiltec-Uil.

“Il nostro cordoglio va alla famiglia di Nicoletta Paladini – sottolineano i sindacalisti – vogliamo esprimere la nostra vicinanza a parenti, amici e colleghi. Oggi, occorre ribadire che la strage delle morti sul lavoro non si ferma, e la responsabilità cade su tutte e tutti noi. Usare la parola incidente sta diventando insopportabile, questi non sono solo incidenti disgraziati, ma sono dovuti al fatto che servono maggiori investimenti per le lavoratrici e i lavoratori a garanzia della loro sicurezza, di cui oggi si percepisce una grave carenza”.

I sindacalisti scrivono che “negli ultimi anni da più parti è venuta avanti una narrazione che ha visto il lavoro più come un costo che come una risorsa. Non vanno messe in discussione norme del codice degli appalti che con la logica della semplificazione intervengono sul costo del lavoro smantellando regole e diritti. Vanno rafforzati gli organismi di controllo e di ispezione e la medicina del lavoro sul territorio. Non è più tempo di parole ma di azioni concrete e di messa in campo di risorse da parte delle istituzioni e delle autorità competenti”.

La protesta per questa nuova morte sul lavoro andrà avanti, “lo sdegno e il dolore non durerà solo per il tempo imposto dalle circostanze, ma rimarremo al fianco delle compagne e dei compagni di lavoro di Nicoletta per sostenerli con tutti i mezzi necessari”. Infine, viene rilanciato l’appello “affinché si trovino risposte adeguate e concrete, anche attraverso l’apposito Osservatorio sugli infortuni presieduto dal Prefetto di Piacenza, e si mettano pertanto in atto tutte le misure per far cessare questa strage. Vogliamo e dobbiamo riaffermare il concetto:

“Mai più morti sul lavoro!”

Incidente sul lavoro Piacenza: donna muore schiacciata in vetreria

E’ successo durante il turno di notte, verso le 3 di notte: la 50enne  è rimasta incastrata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali 

Piacenza, 7 novembre 2022 – Tragico incidente sul lavoro a Piacenza: una donna di 50 anni è morta questa notte dopo essere rimasta schiacciata mentre lavorava in una vetreria a Borgonovo, in provincia di Piacenza. 

Incidenti sul lavoro, donna muore schiacciata in una vetreria

In una fabbrica della provincia di Piacenza una 50enne nella notte è rimasta accidentalmente incastrata tra i macchinari

Una donna di 50 anni è morta questa notte dopo essere rimasta schiacciata mentre era al lavoro in una vetreria a Borgonovo, in provincia di Piacenza. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Piacenza coordinati dalla Procura: poco prima delle 3 la donna è rimasta accidentalmente incastrata e schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali. È deceduta sul colpo. È già stata disposta un’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore.

Il segretario della Uil: «Servono più controlli e più senso di responsabilità»


«Purtroppo si parla tanto di investire sulla sicurezza sul lavoro, ma alle parole non seguono i fatti e continua la conta dei morti». Lo dichiara Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, dopo l’incidente di stamani alla Alessio Tubi di La Loggia

sottolinea Paone:

«Quello di oggi è un altro fatto gravissimo, che evidenzia con forza ancora maggiore la necessità di intervenire più incisivamente sulla questione della sicurezza.
Servono più controlli e più senso di responsabilità, per noi è inaccettabile che un lavoratore esca di casa alla mattina e non sappia se vi farà ritorno la sera»

Grave incidente sul lavoro nella mattinata di oggi, lunedì 7 novembre 2022, alla Alessio Tubi di strada Nizza a La Loggia. 

Un operaio marocchino di 41 anni residente a Torino, Mostapha El Miski, dipendente interinale dell’azienda, è morto dopo essere stato travolto da alcuni pacchi contenenti materiale metallico.

Sul posto sono intervenuti i sanitari, con l’atterraggio dell’elisoccorso, i vigili del fuoco dai distaccamenti di Torino Lingotto e Carmagnola e con la squadra specializzata in ricerca sotto macerie del comando provinciale di Torino, i carabinieri e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To5, a cui toccherà fare luce sulle cause dell’accaduto. 

Da una prima ricostruzione l’uomo si trovava sotto un carro ponte telecomandato su cui venivano spostati pacchi di tubi pesanti alcune tonnellate.

Uno di questi sarebbe caduto per cause da accertare (da stabilire se si sia trattato di un cedimento o di un errore durante il movimento) e l’operaio è stato schiacciato dalla cintola in su.

dichiara Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom-Cgil di Torino :

“Non è davvero più tollerabile che ogni giorno in Italia ci sia un morto sul lavoro. Torino è una delle città dove, purtroppo, gli incidenti si stanno verificando con una frequenza altissima. 

La mancanza di investimenti sulla salute e sicurezza da parte delle imprese, la pressione sulla velocità in cui compiere le operazioni di lavoro per abbassare i costi, il flagello del lavoro precario che rende i lavoratori maggiormente ricattabili e la mancanza di controlli per la carenza di ispettori sono le cause principali di questo continuo stillicidio. Bisogna intervenire con forza con provvedimenti ad hoc, varati a livello governativo, che siano efficaci nell’azzerare una volta per tutte le morti sul lavoro”

commenta Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino :
“Purtroppo si parla tanto di investire sulla sicurezza sul lavoro, ma alle parole non seguono i fatti e continua la conta dei morti. Quello di oggi è un altro fatto gravissimo, che evidenzia con forza ancora maggiore la necessità di intervenire più incisivamente sulla questione della sicurezza. Servono più controlli e più senso di responsabilità, per noi è inaccettabile che un lavoratore esca di casa alla mattina e non sappia se vi farà ritorno la sera”

aggiungono dalla FIM CISL Torino e Canavese

“L’azienda nata nel 1961, in passato era il terzo produttore di tubi, profilati e profili strutturali dopo Ilva e Marcegaglia. Circa una decina di anni fa il cambiamento, i tagli, l’abbattimento dei costi, la cessione di alcune lavorazioni tra cui la manutenzione dei carriponte mentre gli investimenti su impianti e macchinari mancano da oltre un trentennio. La cultura della sicurezza in un luogo considerato a rischio per sua natura, non può essere rappresentato da una sorta di assuefazione, ma da una continua ricerca di soluzioni tecnologiche innovative accompagnate da protocolli aziendali condivisi, aggiornati, efficaci ed in miglioramento costante, esattamente ciò che abbiamo chiesto a gran voce nelle manifestazioni unitarie del 20 ottobre a Torino e del 22 ottobre a Roma”

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