BasilicataBlogCronaca

L’EX RESPONSABILE FINANZIARIO IN PENSIONE È ORA UN CO.CO.CO. ETERNAMENTE IN PROROGA

“Carrozzone Ageforma” il caso del ragioniere Caponio


Più ci si addentra nel castello di carte del “carrozzone” Ageforma, maggiormente si trovano conferme al fatto che più che abbandonata, l’Agenzia provinciale di Matera per l’istruzione e la formazione professionale, l’orientamento e l’impiego, è solamente dimenticata tanto dalla Provincia competente, quanto dalla Regione. Così, all’ombra della liquidazione sine die, le opacità prolificano. Scavando, scavando: eccone un’altra.

C’è chi prima ante soppressione dell’Ageforma, firmava in qualità di Responsabile del servizio finanziario e dopo, in coincidenza con la fase liquidatoria dell’Agenzia, continua a lavorare, percependo la relativa retribuzione, come co.co.co.

È il caso dell’ex responsabile amministrativo di Ageforma, Giuseppe Caponio, che continua a stupire i suoi ex colleghi quando sapendolo in pensione almeno dal 2018, s’accorgono che, in realtà, continua a riscuotere compensi dall’Agenzia.

Formalmente soppressa dal 2016, l’Ageforma ormai «non ha ricavi propri della gestione» proprio perchè da anni in liquidazione anche se quando termineranno «le operazioni tipiche della liquidazione », nessuno ad oggi lo sa poichè, come risulta dai documenti contabili, la data del “fine vita” è ancora indicata nel termine temporale degli «anni futuri».

I soldi pubblici, però nella triangolazione Regione, Provincia di Matera e Ageforma, e non solo per lo stipendio del Commissario liquidatore, Marranzini, o per le consulenze come quelle negli anni date all’attuale Dg Arlab, Di Ginosa, continuano a viaggiare come se nulla fosse deciso in relazione alla fine della società in house.

Ai citati, è il momento di aggiungere Caponio. A pochi mesi dalla sua nomina, risalente al novembre del 2017, dal Commissario liquidatore Marranzini, l’incarico, nel marzo del 2018, di collaborazione coordinata e continuativa per attività amministrative al ragionerie Caponio. +A fine anno, la prima proroga annuale, fino al 31 dicembre del 2019, al costo complessivo di 15mila euro: 12 mila euro nelle tasche di Caponio e mille euro per l’Irap più altri mille e 920 euro per contributi previdenziali a carico dell’Ageforma.

Se vero che Caponio in pensione, il ragioniere ha trovato allora un buon modo per arrotondare e continuare ad incassare, anche in quiescenza, dallo stesso Ente, che non dovrebbe esistere più, del quale era dipendente. Quell’«affidamento dell’incarico di collaborazione di lavoro autonomo per esecuzione adempimenti amministrativi» è come per sempre.

Al 30 dicembre del 2019, il rito si è rinnovato: «Occorre ora prorogare al 3 1 dicembre 2020, l’incarico al ragioniere Giuseppe Caponio» per l’importo complessivo di 12mila euro. Così anche per il 2021, con la piccola variante della riduzione di importo della retribuzione, il cui costo è sceso a 7mila e 600 euro.

A fine febbraio dell’anno scorso, dal Commissario liquidatore vita natural durante, Marranzini, la proroga della proroga con la solita formula di stile: «Occorre procedere al rinnovo fino al 31 dicembre 2021, dell’incarico al ragioniere Giuseppe Caponio ».

Proprio in questi giorni, Caponio ha ricevuto l’ennesima liquidazione della busta paga. Proprio così, al costo di 7mila e 600 euro, il Commissario liquidatore Marranzini ha proceduto con la proroga della proroga della proroga: «Occorre procedere al rinnovo, fino al 31 dicembre 2022, dell’incarico al ragioniere Giuseppe Caponio».


 

Ferdinando Moliterni

3807454583

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti