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PD: «SIAMO TORNATI CENTRALI E CI TEMONO, OFFRIAMO UN METODO ALLA CITTÀ DI POTENZA»

Il segretario cittadino, Lombardi: «Si è riscoperta l’importanza dei Comitati di quartiere, del riuso dei fabbricati e ciò vuol dire che siamo sulla strada giusta»


Il Partito Democratico di Potenza ha dato il via ad una serie di iniziative pubbliche di approfondimento e dibattito aperte al contributo di tutti, con tema “Lo Studio prima del Dibattito: Pianificazione delle aree strategiche.

Programma di riqualificazione del centro storico”.
«Rendere Potenza una città Europea con un centro facilmente raggiungibile e ricco di nuove possibilità attrattive-spiega il Pd- Un progetto ambizioso ma possibile. Il ruolo di un partito è quello di studiare, approfondire e poi proporre soluzioni per pianificare il futuro».
Entra nel dettaglio il Segretario del Partito Democratico Carmine Lombardi:«Riprendiamo un cammino importante, per troppo tempo il Partito Democratico è stato poco presente nella nostra comunità.

Abbiamo ripreso con uno spirito nuovo, ci stiamo provando partendo proprio dalla coesione del gruppo dirigente, per troppo tempo ci siamo persi nelle divisioni interne, ma ora ricominciamo incontrando i cittadini e provando ad affrontare temi che riguardano il quotidiano.

Fino a qualche tempo fa, nonostante gli sforzi del commissario cittadino, che ringrazio per il lavoro svolto in mesi difficili e complicati, era difficile riportare una nostra battuta. Ora siamo tornati centrali ed è bastato un incontro con l’Associazione Cittadinanza Potentina, che ringrazio per quanto sta facendo.

Si è riscoperta l’importanza dei Comitati di quartiere, del riuso dei fabbricati abbandonati e ciò vuol dire che siamo sulla strada giusta, ci temono, ma siamo pronti ad affrontare la sfida. È accaduto anche con la vicenda dell’Ufficio Postale di Bucaletto, ed è evidente che quel quartiere ha bisogno di ben altre attenzioni. Lo slogan utilizzato -incalza Lombardi- vuole essere un metodo che vogliamo offrire alla città.

Nell’incontro abbiamo parlato di un tema che riguarda l’urbanistica e la valorizzazione del centro storico, ma questo metodo lo utilizzeremo per tutte le attività che metteremo in campo nei prossimi mesi.

Ci avviamo a trattare una serie di temi che ci porteranno ad una grande conferenza programmatica, questo autunno, che vorrà fare il Pd aprendosi a tutti i movimenti, associazioni, cittadini e partiti che vorranno partecipare a scrivere una nuova pagina della nostra città.

Mi preme ringraziare il lavoro svolto da Roberto Falotico, quando già a partire da marzo 2021 in Commissione, in un ragionamento per capire quali progetti candidare per provare a migliorare la qualità della vita della città, Roberto propose di riprendere questo vecchio progetto. Vecchio solo di età, ma non certamente per attualità. Ed il PD ha la volontà di riprenderlo.

É un opera strategica e importante perché non riguarda solo il recupero della parte strutturale della Scuola di Via Torraca, ma era un progetto molto più ambizioso, con una verticale che si poteva intersecare con la Stazione Fal a Potenza Città e quindi sulla metropolitana leggera, un progetto che il Partito Democratico ha voluto fortemente e che dobbiamo rivedere e rivalutare anche alla luce del ruolo che devono avere le Fal all’interno del complesso cittadino.

Questa verticale partirebbe appunto dalla Stazione delle Fal, risalirebbe attraverso una struttura che prevedrebbe una serie di strumenti a partire da una ludoteca, che potrebbe essere attrattore importante per il centro storico. Ma pensiamo anche alla penuria di parcheggi del centro storico, previsti proprio nel progetto in discussione».


Per il Consigliere Comunale Vincenzo Telesca, «Potenza come tutta Italia, ha uno sguardo verso l’Europa. Anche il capoluogo ha visto l’incontro con i Ministri a presentare gli interventi sul PNRR. Potenza, come le altre città, dovrebbe cominciare ad utilizzare questi soldi e prima di tutto a programmare gli interventi da realizzare con questi soldi, che si vanno poi ad aggiungere a tanti altri fondi già presenti sulla città di Potenza, sempre finanziati dalla Comunità Europea, per dare una struttura diversa e sicuramente un’attrattiva maggiore a questa città, con servizi ai cittadini, cosa che in questo momento occorre.

Ci siamo incontrati per il Centro storico, per un intervento che potrebbe migliorare, modificando la struttura della città, sia con parcheggi, ma anche con accessi e una mobilità diversa».

Con l’Architetto Egidio Cerone e l’Ingegnere Gennaro Onofrio si è discusso delle idee messe nero su bianco per ridare centralità al centro storico del capoluogo attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture. Per l’Architetto Cerone «è una città poco vivibile, molti spazi sono lasciati a se stessi, non hanno una funzionalità e una integrazione con i contenitori, con le residenze, e pertanto le famiglie non percepiscono la vivibilità della città».

«Noi con il “Piano Particolareggiato” avevamo questo obiettivo: non solo di andare a recuperare gli edifici pubblici e privati, ma soprattutto, attraverso gli Ambiti speciali, di mettere in relazione da un punto di vista anche sociologico e urbanistico, questi spazi e contenitori, con il resto della città. Pensiamo poi allo spazio verde a disposizione dei cittadini, così come tanti altri servizi utilizzati in maniera ridotta a causa della difficoltà di fruibilità.

E ciò determina la qualità della vita. Spesso non apprezziamo la nostra città perché ci mancano spazi in cui socializzare. I Piani Particolareggiati non sono uno strumento solitamente realizzato dalle Amministrazioni e ce ne sono pochi in Italia». All’Ingegnere Onofrio il compito tecnico, con l’illustrazione delle tavole del progetto.

«Mi sento particolarmente emozionato – ha spiegato – perché è un lavoro che abbiamo realizzato, consegnato e approvato circa 25 anni fa. Di qui una grandissima emozione, però lo presentiamo con sobrietà, con la speranza che possa ancora esserci la possibilità di eseguire qualche intervento che risulta ancora attuale, soprattutto tra i così detti “Ambiti speciali”.

Si tratta di nodi di collegamento tra il centro antico e il resto della città. Il Piano Particolareggiato fu redatto a valle di un altro elemento fondamentale, ovvero il Piano di Recupero, grazie al quale si era avviata la ricostruzione, adeguamenti antisismici e così via».


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