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«PRESTIGIOSA CONFERMA INTERNAZIONALE PER UNA DELLE PERLE NATURALI LUCANE»

A distanza di giorni, pure Bardi si accorge dell’inserimento di Castelmezzano nella ricerca di Fao e Unwto sul turismo di montagna


Come noto, secondo il rapporto “Turismo di montagna: verso un percorso più sostenibile”, pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e dalla sua Organizzazione mondiale del turismo (Unwto) la comunità di Castelmezzano, il «picturesque hamlet», il borgo pittoresco, è sempre più riconosciuta come un modello di sostenibilità cui aspirare.

La tematica approfondita nel report citato, al di là del caso Castelmezzano, è fortemente attuale per la Basilicata tutta, poichè Fao e Unwto hanno studiato su scala mondiale, nelle 120 pagine della prestigiosa pubblicazione sono riportati esempi che vanno dagli Stati Uniti al Nepal e all’Australia, il fenomeno delle aree rurali interne spopolate che possono trovare nuova linfa economica dalla «transizione verso processi di riqualificazione territoriale legati alla gestione sostenibile e responsabile del “fare turismo”».

Tra i vari dati che hanno attirato l’attenzione degli osservatori Fao e Unwto su Castelmezzano, il seguente merita particolare menzione: «Mentre si assiste a un 19% di perdita di popolazione dal 2001, la capacità di ospitalità del villaggio è cresciuta dieci volte nello stesso periodo».

Per quanto riguarda i fattori vincenti della strategia adottata, si va dall’«assunzione attiva dei giovani» alla «riqualificazione degli attori istituzionali e degli imprenditori», arrivando fino alla «volontà della gente del posto di impegnarsi con i turisti».

In un unico concetto: la creazione di una «identità condivisac oesa e comunitaria» che ha «arricchito l’esperienza turistica ».

Gli amministratori regionali, pertanto, dovrebbero appuntarsi le seguenti note: la valorizzazione dei «beni endogeni, come la bellezza del paesaggio naturale e del patrimonio storico, culturale e geologico» del luogo, nonchè «il coinvolgimento dei membri della comunità nello sviluppo del turismo».

Per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, «si tratta di una prestigiosa conferma, a livello internazionale, per una delle perle naturali più brillanti che cospargono il territorio lucano, caratterizzato sempre più da uno sviluppo turistico “lento”, qualificato, ricco di attrattori e percorsi armonizzati con il contesto paesaggistico, culturale, architettonico e storico della Basilicata».

«L’impegno della Regione, dell’Apt, degli enti locali, dei Parchi e delle aree protette, delle associazioni – ha aggiunto e concluso Bardi -, è costante nella direzione di sviluppo intrapresa, in sinergia con tutte le attività imprenditoriali collegate al settore turistico regionale ».


 

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