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BENNARDI CERCA DI SALVARE MATERDOMINI E PUNTA ALL’INTESA CON IL PARTITO DEMOCRATICO

Maggioranza in difficoltà sulla mozione di censura al presidente del Consiglio cerca alleati nell’opposizione. Ma i proponenti promettono battaglia


MATERA. La tranquillità ostentata dall’amministrazione Bennardi in occasione delle ultime vicende politiche cittadine, in realtà, a detta dell’opposizione sarebbe solo apparente. Infatti, malgrado le integrazioni apportate alla nuova giunta con il rimpasto prenatalizio e malgrado il prevalere con votazioni vinte sul filo di lana negli ultimi consigli comunali, la maggioranza si starebbe inevitabilmente sfaldando.

A riprova di ciò c’è il recente passaggio all’opposizione di Nicoletti dei Volt e di Parisi ex-grillina; un gesto, il loro, che priva il gruppo consiliare di maggioranza di due elementi di grande importanza strategica.

Ma, il colpo di grazia alla maggioranza lo stanno sferrando in questi giorni alcuni consiglieri di opposizione, Doria (Matera Civica), Scarciolla e Tosti (Matera 3.0) e Susi (Matera Futura), che capeggiati dal consigliere di Forza Italia Nicola Casino, hanno proposto una mozione di censura nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale Materdomini.

Quest’ultimo, infatti, come dichiarato da Casino: «Ha sottoscritto una dichiarazione di intenti in cui si prevede che “Il consigliere che non dovesse più riconoscersi nel progetto e nel Movimento 5 stelle si impegna a rassegnare le proprie dimissioni dalla carica senza passare al gruppo misto ad altro gruppo consigliare” ».

A supporto di Casino, la consigliera Scarciolla, ha detto: «Nel momento stesso in cui Materdomini ha sottoscritto quella dichiarazione di intenti antidemocratica e anticostituzionale, ha violato proprio quello stesso regolamento comunale di cui egli deve essere il primo garante e che deve far rispettare».

La maggioranza dal canto suo è preoccupata perché, perdendo Parisi e Nicoletti, si trova in consiglio comunale in situazione di parità numerica ai voti, 16 a 16, con l’opposizione e quindi basta un piccolo colpo di testa per farla andare al tappeto. Ecco perché da rumors di Palazzo si vocifera che la maggioranza in queste ore stia ricorrendo nuovamente alla tattica di dividere l’opposizione. Pare infatti che Bennardi e i più moderati del M5S stiano facendo lunghe e fitte riunioni con il Partito Democratico cercando di agevolare un’ intesa.

Il PD, rappresentato da tre consiglieri, Schiuma, Alba e Perniola, potrebbe garantire l’appoggio a Bennardi sulla mozione di censura e consentire al consiglio e a Materdomini di svangarla. Ma i cinque consiglieri firmatari della censura sono disposti ad andare fino in fondo, anche se hanno fatto sapere che si sarebbero aspettati, un po’ più di solidarietà da parte della rimanente opposizione.

«Per esempio – ci dice Scarciolla – il consigliere Morelli che di solito è sempre molto ligio al rispetto del regolamento, questa volta, finora, non ha preso posizione». E tutti si chiedono: «È solo pretattica per spiazzare la maggioranza o anche l’opposizione si va scompaginando? ».

Lo scopriremo domani se verrà accolta la richiesta contenuta nella mozione di censura che «Chiede al Sindaco di prendere posizione rispetto alla vicenda Materdomini e di ammonirlo affinché svolga l’assegnato ruolo istituzionale nel rispetto della costituzione ».

Problemi tecninci permettendo visto l’annullamento del precedente Consiglio. Ma cosa accadrebbe se si saltasse fuori che il primo firmatario di quella dichiarazione di intenti è proprio il Sindaco?


 

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