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DA CANDIDATO SINDACO A PISTICCI IN QUOTA FDI AD ASSESSORE NEL CENTROSINISTRA A POLICORO

Sulla metamorfosi Pelazza, il segretario cittadino dei Meloniani rinuncia al mea culpa e attacca Lega e Forza Italia: «Sedicenti alleati politici»

Il “giro delle 7 chiese” di certa politica lucana: da candidato in pectore del centrodestra per la carica di sindaco di Pisticci ad assessore, a Policoro, della Giunta di centrosinistra.
È ufficiale: Vito Pelezza, nato a Policoro e a Policoro residente, ha accettato, ieri, la nomina assessorile, così come da disposizioni del sindaco Enrico Mascia, con deleghe alle Attività produttive, all’Agricoltura, alle Aree protette, al Verde pubblico, alla Cooperazione territoriale e alle Politiche di sviluppo locale, alla Sicurezza e, infine, all’Ambiente.
Così il 49enne laureato in Scienze Politiche e Relazioni internazionali, in soccorso di Mascia dopo le dimissioni dalla Giunta di Titti Cacciatore prima e di Daniela Di Cosola poi. Da ricordare anche che, inoltre, l’ex vice sindaco Gianluca Marrese non ha accettato la nomina alla carica di assessore comunale che in suo favore era stata disposto lo scorso giugno. Il sindaco di Policoro sembrava ormai aver perso le speranze ed ha ripiegato su una strana applicazione del di necessità virtù, pescando lo sponsorizzato da Fratelli d’Italia, Pelazza, che alla fine, non è Pisticci, ma Policoro, comunque un posto in Comune l’ha trovato. Che Pelazza fosse il candidato sindaco a Pisticci indicato da Fratelli d’Italia per conto della coalizione di centrodestra è dato certo:  l’accordo nel centrodestra era a Bernalda e Montescaglioso candidati sindaco in quota Lega, a Pisticci in quota Fratelli d’Italia A confermarlo ulteriori-mente, il segretario cittadino Francesco Di Benedetto.
Nell’augurare buon lavoro al neo assessore, Di Benedetto, con un post social, ha chiarito che lo stesso è sta-to «da noi candidato a rappresentare nelle presenti amministrative, la coalizione di centrodestra», ma «né Lega, né Forza Italia, hanno fornito l’assenso». Meno male, verrebbe naturale, in chiave politica, da aggiungere data la collozione di Pelazza a Policoro, ma invece Di Benedetto, apprezzabili gli auguri al neo componente di Giunta comunale, piuttosto che fare auto critica, ha preferito attaccare sia la Lega che Forza Italia, definendoli, dall’alto si prevede in arrivo una pesante strigliata per il segretario cittadino, «sedicenti alleati». «Ciò che i nostri sedicenti alleati politici non riescono ad apprezzare nelle nostre file – ha scritto ancora Di Benedetto nel posto social – , forse perché obnubilati dal pregiudizio e dal rancore personale è, invero, apprezzato dall’altra parte politica senza pregiudizio di alcun tipo».
Se politicamente opinabile, sicuramente incomprensibile il titolo scelto da Di Benedetto per il suo post al vetriolo contro gli altri partiti del centrodestra: «Nemo propheta in patria».

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