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FERMATA TEMPA ROSSA, BOTTA E RISPOSTA IN REGIONE TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Il consigliere Perrino (5s): «Lo stop era già stato previsto ad aprile». L’assessore Rosa: «Ricostruzione falsata»44

Tempa Rossa: dopo la “fermata generale” annunciata nei giorni scorsi, aspre polemiche sono rinfocolate in quel di via Verrastro. Uno scontro che ha visto due protagonisti: il consigliere regionale Perrino (5s) che puntato il dito contro la Giunta Bardi proprio sul stop dell’impianto estrattivo Total di Corleto Perticara, proclamato nei giorni scorsi. Secondo Perrino, lo stop sarebbe stato previsto ben prima dell’annuncio della Giunta regionale. Ma, secondo l’assessore Rosa, quella di Perrino sarebbe «una ricostruzione falsata».

PERRINO: «BLOCCO GIÀ PREVISTO»

«Durante l’ultima seduta di consiglio regionale – ha affermato Perrino è stata affrontata la discussione sulla situazione dell’impianto Total a Corleto Perticara. Abbiamo già evidenziato la nostra preoccupazione sulla precarietà di un impianto che è andato a regime solo da pochi mesi. Tralasciando per un momento gli aspetti tecnici alla base dei continui malfunzionamenti crediamo sia necessario analizzare i rapporti che sono intercorsi tra Total e Regione Basilicata in queste ultime settimane. La strana coppia Bardi-Rosa ha esplicitamente affermato di aver chiesto alla Total lo stop all’impianto con un contestuale approfondito ‘studio di affidabilità’. Il Presidente Bardi ha tenuto poi a precisare che nel 2021 non era assolutamente prevista una fermata generale dell’impianto.

Non è affatto così: Bardi evidentemente ha imparato la sottile arte della propaganda e la sta utilizzando per mostrare ai cittadini di aver usato il pugno duro nei confronti di Total . Di fatto, andando a leggere l’ampia documentazione che abbiamo richiesto al Dipartimento Ambiente, si evince che uno stop dell’impianto era già previsto. In una nota del 3 marzo, infatti, recante “Comunicazione superamento limiti emissioni in atmosfera in data 03 Marzo 2021 – Punto di emissione E2 Rif. N.10 DGR 1888/2011”, la Total lascia intendere che una fermata dell’impianto era già prevista in concomitanza ad uno stop dell’oleodotto Viggiano – Taranto previsto per fine aprile 2021». «Non ce ne voglia il Generale – ha asserito Perrino ma nonostante i suoi rimbrotti da caserma, noi continuiamo a fare opposizione ed a sottolineare tutte le contraddizioni della sua azione politica.

Caro Presidente non si faccia prendere la mano dalla propaganda e affronti la questione delle estrazioni con maggiore trasparenza. Non si commettano gli errori del passato e si abbandoni la subalternità completa alle compagnie petrolifere. La recente sentenza del Tribunale di Potenza sul traffico illecito di rifiuti al Cova di Viggiano dovrebbe esserci da insegnamento. E poi, se ci tiene veramente a tutelare la salute dei cittadini lucani, si prodighi per avviare la discussione sulla nostra proposta di legge per limitare le emissioni in atmosfera degli impianti di estrazione petrolifera» ha concluso Perrino.

LA RISPOSTA DI ROSA

«La fretta nel dare gli scoop fa compiere errori. Se il consigliere Perrino avesse ascoltato con maggiore attenzione la dichiarazione del presidente Bardi, resa nell’ambito del Consiglio regionale sugli eventi occorsi al Centro Olio di Tempa Rossa, avrebbe evitato la ricostruzione falsata sulla fermata generale che la Regione ha richiesto alle compagnie petrolifere»: queste le parole dell’assessore regionale Rosa.

«Difatti il presidente ha letteralmente detto “Si sono tenuti due incontri in video conferenza: il primo mercoledì 3 marzo, l’altro nel pomeriggio di venerdì 5 marzo”. Ergo, nella riunione del 3 di marzo la Regione ha richiesto la fermata generale, i rappresentati delle compagnie hanno accettato”. Del resto, anche a non voler credere al presidente Bardi, nel resoconto degli incontri svoltisi, si legge chiaramente che “La Società, dopo l’autorevole richiamo del Presidente ed un necessario ed opportuno approfondimento sia interno alla joint venture che con i competenti Uffici del Dipartimento Ambiente, … concorda sulla necessità di procedere con uno studio di affidabilità … . Lo studio includerà azioni che potranno attuarsi durante una fermata generale dedicata del Centro Olio Tempa Rossa, così come chiesto dalla Regione, e che si precisa, non era prevista nel corso del 2021.”

Poi se un dirigente Total asserisce in una nota inviata il 4 marzo che ci sarà una fermata a fine aprile è ovvio che tiene conto della decisione assunta il giorno prima. Ora, nel falsare la ricostruzione di fatti e dichiarazioni, Perrino parla di “propaganda e di una maggiore trasparenza”. Il fatto che la documentazione che ha letto gli sia stata fornita immediatamente e “tutta” è la dimostrazione, appunto, che non c’è nulla da nascondere. Imputiamo la nota di Perrino alla sola voglia di recuperare un protagonismo sull’argomento che gli è venuto meno a seguito della concretezza, della immediatezza e della responsabilità con cui si è contraddistinta l’azione del governo Bardi in merito» ha detto Rosa. «Ed è proprio nel solco della “trasparenza” assoluta con cui conduciamo la nostra azione, il presidente Bardi si è anche impegnato a fornire costantemente ai lucani tutte le informazioni sull’evoluzione della vicenda.

A tal proposito, per martedì 16 marzo è previsto il primo incontro con le società concessionarie, convocato dal dirigente dell’Ufficio Compatibilità Ambientale, per discutere ed approfondire gli obiettivi dello studio di affidabilità, i tempi previsti e come organizzare, da subito, il percorso valutativo dello studio stesso in modo da essere tempestivi. Aggiungo, sempre nel solco della trasparenza, che le compagnie hanno affidato lo studio alla società Rina spa. Di contro, la Regione ha già ottenuto la collaborazione di Ispra e chiederà il supporto di tutti i soggetti pubblici che compongono il Ctr (Comitato tecnico regionale) che hanno competenze specifiche sulle attività a rischio di incidenti rilevanti» ha concluso l’assessore Rosa.

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