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API-BAS, CUPPARO CI “RIPROVA”: IL DDL TORNA IN CONSIGLIO

La proposta si arenò nella scorsa assise regionale, portando a crisi e dimissioni dell’assessore. E in caso di un nuovo “no”, nuove dimissioni?

Cupparo ci “riprova”: galeotto fu il disegno di legge Api-Bas, al centro della crisi di maggioranza, ancora in corso, e che come ultimo aggiornamento ha visto l’assessore di Forza Italia ritirare le dimissioni. Nel comunicarlo, Cupparo ha annunciato che la «ripresa del percorso di approvazione in Consiglio» della Ddl sulla istituzione del Consorzio industriale “unico”.

Ma, c’è un però: negli scorsi giorni, come vi avevamo raccontato, durante l’ultimo Consiglio regionale, l’approvazione del Ddl di Cupparo si arenò a causa della caduta del numero legale in aula, “imputata” al consigliere regionale Vizziello di FdI, e all’assenza del presidente del Consiglio regionale, il leghista Cicala. Un “tu quoque”, una sorta di “pugnalata”, appunto, alle “spalle”, che come detto innescò crisi e dimissioni.

Nonostante Cupparo rassicuri, l’approvazione del disegno di legge Api-Bas, resta ancora in forte dubbio proprio perché, sulla questione, a partire da Cicala e da Vizziello non sembrano esserci stati cambi di vedute. Per cui, di conseguenza, se al prossimo Consiglio regionale l’approvazione dovesse nuovamente fallire, al “sereno” Cupparo non resterebbe altra alternativa che dimettersi.

Questa volta, però, senza l’opzione del ritiro. CUPPARO: «METTERE FINE A CAMPAGNA DELLE LOBBY» «La “campagna di stampa” contro il ddl che istituirà ApiBas e contro di me – ha dichiarato Cupparo da settimane in corso, non meriterebbe alcuna considerazione per il semplice motivo che dietro si nascondono lobby di interessi e resistenze non solo politiche al cambiamento, se non avesse, già da tempo, superato il limite delle valutazioni critiche e dei dissensi, sempre legittimi se motivati senza pensieri reconditi, atteggiamenti improntati solo sulla prevenzione, strumentalizzazioni e strategie lobbistiche.

Sapevamo bene che avremmo incontrato lungo la strada del profondo cambiamento tanti ostacoli specie da parte di chi ha interessi da difendere e si ostina alla conservazione non accettando quanto di innovativo sta avvenendo nella gestione della Regione in tutti i settori di attività e di interesse dei cittadini.Ma, in vista della ripresa del percorso di approvazione in Consiglio e dopo il rilancio del programma della maggioranza di centrodestra e della Giunta, la stagione delle riforme, come ha detto con chiarezza il Presidente Bardi, non può avere più ostacoli insormontabili».

«Si tratta – ha dichiarato Cupparo pertanto di mettere la parola fine ad ogni tipo di speculazione e di polemica pretestuosa, perché piaccia o non piaccia bisognerà fare i conti con la nuova governance che ci siamo dati per il presente e il futuro di tutte le nostre aree industriali, cosa che tutte le precedenti giunte di centrosinistra non sono riuscite a fare in più di 30 anni. E’ questo l’unico obiettivo che intendo perseguire unitamente alla Giunta e ai consiglieri di maggioranza e non mi fa che sorridere l’attribuzione di presunti tentativi di mettere in discussione la leadership di dirigenti del mio e di altri partiti. Ho sempre ben distinto il mio ruolo istituzionale da quello politico e continuerò a farlo.

Dispiace, piuttosto, constatare che la regia delle polemiche pretestuose sia assunta da chi nell’esprimere il “suo punto di vista” non è credibile quando scrive di fatti e posizioni politiche che lo hanno visto in passato portavoce dei precedenti Governatori di centrosinistra sino a scivolare, contraddicendo la sua storia professionale, nella rievocazione di quegli stessi fatti delle ultime due legislature regionali quando aveva appunto un incarico politico».

«La sua critica – ha dichiarato Cupparo si spinge oltre quella degli attuali esponenti del centrosinistra, sindacati e settori associativi imprenditoriali, colorando nel recente passato il “suo punto di vista” con espressioni che scavalcano l’opposizione, quali “paccotto” e “colpo di genio”, sino a dettare, più di recente, la sua linea politica, proprio come in passato ha fatto non solo per il centrosinistra ma in un lungo periodo professionale anche per il centrodestra. Rivendico con orgoglio il “colpo di genio” che mi viene attribuito e l’esperienza di sindaco che rafforza la volontà e l’impegno riformatrici che sono improntate principalmente sul rispetto delle leggi (altro che violazione)».«Aggiungo solo poche altre considerazioni. Come è noto, l’ad Stellantis Tavares – ha dichiarato Cupparo è stato in visita allo stabilimento di Melfi.

Meno male che la sua visita si è limitata alla fabbrica perché se fosse proseguita nell’area industriale San Nicola di Melfi avrebbe avuto l’occasione di vedere direttamente con i suoi occhi le criticità di questa che è l’area del futuro dell’auto in Europa e nel mondo. Ebbene noi vogliamo cambiare nei fatti, mettendo le mani nelle carte, questo stato di cose, a Melfi come in tutte le altre aree e negli altri nuclei industriali della Basilicata. Tutto questo senza scaricare i debiti del Consorzio Asi su quello di Matera come c’è chi, pur sapendo di dire il falso, continua a sostenere. Della situazione debitoria sarà infatti il commissario liquidatore del Consorzio di Potenza ad occuparsene e non certamente la costituenda Api-Bas.

Continuare a dire e scrivere della “scomparsa” del Consorzio Asi Matera è pertanto una falsità. E proprio per prepararci alla nuova fase di industrializzazione che ci attende anche per la presenza da noi dei grandi player dell’auto, del petrolio-gas, dell’alimentare, programmeremo la promozione delle aree produttive regionali anche tramite azioni di marketing, sia a livello nazionale che internazionale, con le relative dotazioni infrastrutturali e di servizio nonché dei settori produttivi che possono beneficiare di condizioni di vantaggio o di incentivi fiscali. Sono certo che a smentire tutte le Cassandre ci sarà presto il piano industriale di Api-Bas con la previsione degli utili che conterrà» ha concluso Cupparo.

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