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STEFANO BINDA ASSOLTO ANCHE IN CASSAZIONE: LE PAROLE DELLA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO

Riguardo alla lettera poesia “IN MORTE DI UN’AMICA”, l’autore anonimo non solo non ha fornito informazioni che non fossero note a tutti, ma ha mostrato di non conoscere né la dinamica omicidiaria né il movente. Chi scrisse la lettera infatti, relativamente al movente, riportò l’ipotesi della prima ora diffusa dai familiari di Lidia e dai giornali, un’ipotesi errata. L’omicidio di Lidia non è stato un omicidio sessuale Read More
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CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: TUTTO QUESTO “AL LUPO, AL LUPO, SONO INNOCENTI” NEI CASI DEGLI ASSASSINI DANNEGGIA GLI INNOCENTI DE FACTO

Quando i Media prendono le parti di un sociopatico, c’è il rischio che venga reintegrato nella società e che reiteri. In parole povere, chi commette un omicidio e la fa franca, non è raro che ne commetta un secondo, si vedano i casi di Alessandro Cozzi e Bruno Lorandi. Il rischio è ancora maggiore quando l’omicida è un potenziale serial killer Read More
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CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: CON LA STATEMENT ANALYSIS SI COSTRUISCONO CASTELLI ACCUSATORI INDISTRUTTIBILI FONDATI SULLE DICHIARAZIONI DEI REI

“ Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Le dico solo che la maggior parte di chi si occupa di casi giudiziari (PM, parti civili, consulenti forensi) non solo non è in grado di ricostruire le dinamiche omicidiarie ma non riconosce la verità neanche quando gli viene servita su un piatto d’argento“ Read More
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CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: IN UN CASO GIUDIZIARIO LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI È TUTTO, NON UN MERO ESERCIZIO DI STILE

E vissero tutti felici e contenti… Ah, a proposito, per ricostruire i fatti e risolvere un caso servono competenze non un “infallibile intuito”. L’intuito è il paravento di chi non ha investito nella propria formazione ed è equiparabile alle capacità che millantano di avere i cosiddetti “sensitivi” Read More
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ESCLUSIVA, PROCESSO A STEFANO BINDA: INTERVISTA ALLA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO SULLE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA EMESSA DAI GIUDICI DELL’APPELLO NEL LUGLIO SCORSO

La dottoressa Franco, da noi intervistata più volte in merito al caso Binda/Macchi, ha sempre sostenuto che la lettera-poesia IN MORTE DI UN’AMICA non era stata scritta dall’assassino e che, di conseguenza, il caso non era da ritenersi un caso di interesse grafologico: “Attribuire a qualcuno la lettera-poesia IN MORTE DI UN’AMICA equivale ad escludere che lo stesso sia l’assassino, perché chi la scrisse mostrò di non essere a conoscenza della dinamica omicidaria. La ricostruzione di un omicidio è il punto da cui partire, una ricostruzione senza smagliature conduce alla verità storica, una ricostruzione sbagliata all’errore giudiziario, come in questo caso, un caso che resterà irrisolto a causa degli errori investigativi” Read More
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