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CAMPAGNE ELETTORALI, ORA LA RACCOLTA

Il Gen riempie piazza Don Bosco con Salvini, Tajani e Meloni certi del bis: «Ha governato bene». Il csx sogna la rimonta: Marrese chiude al chiuso a Potenza, in piazza a Matera

Come da tradizione, chiusura della campagna elettorale il venerdì. Come da tradizione, ultimi colpi di campagna elettorale nelle prove muscolari delle folle e nei contenuti. Come da tradizione, ultimi appelli al voto. Oggi è giorno di silenzio. Sicuramente i candidati continueranno a camminare tra amici e parenti alla ricerca delle ultime preferenze ma non si potranno fare iniziati- ve pubbliche. Dopo un mese di battaglia elettorale è il momento della riflessione.

CON BARDI TUTTO IL CENTRODESTRA A PIAZZA DON BOSCO

Il centrodestra ha sfidato il freddo nuovamente invernale di Potenza ed ha riempito piazza Don Bosco. Folla delle grandi occasioni che ha riempito la piazza e i portici laterali e ha ascoltato con entusiasmo, malgrado le temperature non propriamente miti, i comizi di Rotondi, Salvini, Tajani e Meloni oltre che dello stesso Vito Bardi. Nella piazza c’era tutto lo stato maggiore di tutti i Partiti della coalizione. L’aria che si respirava era piena e carica di entusiasmo come di chi sente prossima la vittoria. «Nel centrodestra si discute ma il centrodestra è sempre unito. Dall’altra parte provano a fare il “campo largo” ma questo famoso campo largo è stato già sconfitto in Abruzzo e siamo sicuri che lo sconfiggeremo anche in Basilicata», ha detto il leader di Forza Italia Tajani. Con la sua solita ironia Matteo Salvini ha usato la metafora calcistica dicendo che «per lui vincere in Basilicata è più importante che vincere il Derby domenica», a sottolineare la centralità che questa vittoria assume per tutto il centrodestra. L’ultimo leader a parlare è stata Giorgia Meloni che ha ricordato i grandi successi del Governo e ha smontato le menzogne della sinistra sull’autonomia differenziata evidenziando i numeri della precedente programmazione dei Fondi di Coesione che erano stati dirottati lontano dal Mezzogiorno mentre il suo Governo ha deciso di impiegare le risorse per eliminare le disparità e le differenze che esistono tra le aree del paese. «In un anno e mezzo di Governo non ci siamo risparmiati – ha aggiunto Meloni – ma in un anno e mezzo non potevamo fare di più di quello che abbiamo fatto» e ha concluso dicendo che «contro di noi stanno dicendo soltanto menzogne e bugie e, se per attaccarci devono dire bugie, significa che non hanno nulla di vero da criticare». Quando ha preso la parola il Generale Bardi dalla piazza è partito il coro «Vito Vito» a dimostrazione dell’affetto che il Popolo del centrodestra nutre nei confronti del presidente. Il Generale ha ricambiato la soddisfazione della piazza con un accorato intervento nel quale ha ricordato tutto quello che è stato fatto ed evidenziando che «molto c’è da fare per continuare un cambiamento» che è stato rallentato anche dall’epidemia di Covid che, in pratica, ha ridotto la possibilità effettiva della legislatura ad un paio di anni. L’atmosfera del centrodestra è carica di entusiasmo e la vittoria sembra ad un palmo, anche la scelta di chiudere in piazza è stata una scelta simbolica per dimostrare la pro- pria forza organizzativa ed elettorale.

IL CENTROSINISTRA AL MOTEL PARK E A PIAZZA VITTORIO VENETO

Scelta diversa da parte del centrosinistra. La coalizione che candida Piero Marrese ha deciso di evitare la piazza per la chiusura della campagna elettorale per riunirsi al chiuso del Motel Park. Una decisione che denota già una certa debolezza e una certa paura di non riuscire a riempire spazi più grandi. Il Motel Park ai tempi del “Partito regione” era sufficiente per una normale manifestazione di partito, non di certo per una chiusura di campagna elettorale. Vero è che la Schlein è stata in Basilicata ieri, quasi a voler evitare un confronto contemporaneo di folla con la Meloni e la coalizione di centrodestra, ma parimenti vero è che anche in occasione della visita della Schlein le piazze non erano particolarmente affollate e sono stati evitati i grandi spazi aperti. Il centrosinistra, ovviamente, millanta sicurezza di una rimonta già effettuate e, comunque, possibile ma l’impressione e che si sia soprattutto attrezzato per gestire la sconfitta. Un’impressione che parte dalla composizione delle liste e che si afferma anche in questa scelta minimalista di chiusura della campagna elettorale a Potenza. Piero Marrese è evidentemente convinto di poter effettuare la rimonta partendo dalla sua Matera ed, infatti, la vera chiusura della campagna elettorale è stata in piazza Vittorio Veneto nella Città dei Sassi. In provincia di Matera sicuramente Marrese è molto amato e stimato, ha governato bene e può ottenere un ottimo risultato che sarebbe potuto essere anche migliore se il centrosinistra non avesse perso sei mesi di tempo ad inseguire Chiorazzo e gli avesse dato più tempo per spiegare la sua qualità. Oggi che la campagna elettorale è formalmente finita. Domani e lunedi si vota. Lunedi Cronache TV, con una lunga maratona televisiva, garantirà la comunicazione dei dati elettorali in tempo reale con commenti e interventi autorevoli.

Di Massimo Dellapenna

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