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FANELLI MANTIENE LA LINEA LEGA E PRESENTA IL SUO PROGRAMMA

Elezioni, l’assessore: «già raggiunti importanti risultati»

Francesco Fanelli, vicepresidente della Giunta regionale e assessore regionale alla Salute e Politiche della persona, ha all’attivo un mandato che sta volgendo al termine, ma che si augura di poter continuare, candidandosi, sempre con la Lega, a sostegno del governatore uscente Vito Bardi.

Ha già aperto le porte del suo comitato elettorale a Potenza, con un bagno di folla: Quali sono i punti cardine del programma elettorale?

«Senza dubbio una nuova sfida. Abbiamo lavorato tanto in questi 5 anni e vogliamo proseguire un percorso virtuoso, investendo sempre più sulla Basilicata, sui territori, sui nostri giovani, valorizzando le nostre vocazioni. Abbiamo un territorio molto esteso, con vocazioni differenti, quali il turismo, l’agricoltura, le attività produttive e dobbiamo mettere in campo politiche che possano creare opportunità, soprattutto insistendo sulle politiche di inclusione e del welfare, con una maggiore attenzione verso i più fragili, verso gli anziani e verso coloro i quali hanno grandi difficoltà. I primi giorni di questa campagna elettorale sono stati entusiasmanti, con grande affetto da parte delle tante persone che incontro. Fortunatamente in questi 5 anni non mi sono mai fermato, il lavoro è stato tanto sia negli Uffici che sui territori, dove ho incontrato le persone e ascoltato le loro istanze e credo che questo modo di fare sia molto apprezzato »

Sui social è montata la polemica per la presenza di accendini tra i gadget dell’inaugurazione del suo comitato. Cosa è successo?

«Questa cosa mi fa sorridere. Credo che l’accendino possa essere utilizzato in diverse occasioni, come accendere le candeline sulle torte di compleanno. Senza dubbio fa sorridere chi come me, ha rivestito ruoli importanti in questa legislatura e quindi ha gestito processi e criticità davvero importanti: se queste sono le critiche che mi giungono dalle opposizioni e da coloro ci vogliono contrastare, allora vuol dire che non ci sono tanti elementi e, quindi, siamo a cavallo»

Avendo pienamente vissuto il quinquennio che a pochi giorni si concluderà, facciamo un bilancio di questi 5 anni di governo di centrodestra?

«Abbiamo governato un periodo complesso, senza dubbio. Abbiamo ereditato trent’anni di malgoverno e di disastri del centrosinistra e i cinque anni sono stati caratterizzati da un evento inimmaginabile ed impensabile quale la pandemia, ma nonostante questo credo che abbiamo fatto tanto per i lucani, come la rinegoziazione delle risorse con le royalty, cercando di destinare direttamente le risorse nelle tasche dei cittadini, come ad esempio per le bollette del gas e dell’acqua. Abbiamo investito tantissimo nella Sanità, in un momento difficilissimo che il sistema sanitario nazionale ha vissuto, e siamo riusciti ad investire sulle risorse umane, sulle infrastrutture e sulle tecnologie. Abbiamo inoltre investito tantissimo sui giovani in agricoltura, nelle imprese. Abbiamo fatto tanto e vogliamo continuare su questa strada che è quella della trasparenza, della legalità e della meritocrazia. Vorrei poi ricordare che in questa regione abbiamo finalmente fatto i concorsi, che era qualcosa che non accadeva da tanti anni»

Se dovesse far parlare i numeri, come riassumerebbe i suoi 5 anni di mandato?

«Beh, se penso ai numeri, mi vengono immediatamente in mente le oltre 1000 persone reclutate nel comparto della Sanità tra stabilizzazioni e concorsi, un’operazione storica per la Basilicata. Penso agli oltre 80milioni di euro che abbiamo investito sulla Sanità del futuro, con la realizzazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità, delle centrali operative territoriali, o se penso ad altre azioni importanti quali quelle in agricoltura, dove abbiamo finalmente approvato dopo oltre 20anni il piano faunistico, il ripopolamento ittico, ed investito e fatto entrare in questo fantastico mondo tantissimi giovani, investendo sull’ammodernamento delle aziende e sulle filiere agroalimentari»

La campagna elettorale è ormai pienamente avviata, quali sono le sue prime impressioni?

«Noi non ci facciamo trovare impreparati Abbiamo lavorato tanto in questi anni e dobbiamo avere la capacità di trasferire e far comprendere ai cittadini il grande lavoro che c’è stato e i grandi progetti che abbiamo per la Basilicata che vogliamo. Lo stiamo facendo incontrando tantissime persone. Credo che i lucani, che sono stati definiti “dormienti” dal centrosinistra, siano finalmente liberi e abbiano colto quello che è il reale cambiamento: aver creato opportunità uguali per tutti»

Il suo motto è “Sto con i lucani”. Cosa si può fare dunque per i lucani, al fine di realizzare la Basilicata che lei sogna?

«Se penso alla Basilicata che desidero, credo che occorra il lavoro di tutti quanti, un lavoro di squadra dove ognuno deve fare la propria parte: istituzioni, cittadini, associazioni. Non sono abituato a fare le promesse; la mia azione è stata contraddistinta dalla concretezza, dall’ascolto, dalla realizzazione dei progetti, molto spesso anche in silenzio. I lucani stanno comprendendo come questo cambiamento si sia avviato e abbiamo il dovere di portarlo avanti. Senza dubbio spero in una Basilicata più meritocratica, una Basilicata dove ogni opportunità messa a disposizione dei cittadini possa essere realizzata sul territorio»

 

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