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RIGORE CHIORAZZO: PER PETRUZZI È GOAL, PER FOLLIA L’HA SBAGLIATO

Oltre il giardino/2: ospiti il Dem ed il candidato di Volt

Il dibattito ad “Oltre il giardino” prosegue poi con nuovi ospiti: Giovanni Petruzzi della Direzione regionale del Partito Democratico ed Eustachio Follia, candidato presidente del partito politico paneuropeo Volt: «la novità di questa campagna elettorale lucana», come evidenzia il conduttore del programma di Cronache Tv Leporace.

LA SINISTRA CON MENO CAMPO

Petruzzi ha spiegato le ragioni della sua lettera aperta – la prima fra le tante – ad Angelo Chiorazzo scritta allorquando l’imprenditore di Senise aveva deciso comunque di concorrere in autonomia per la presidenza alle Regionali. ma che ha riaperto il fronte del centrosinistra, sostenendo- ne la necessità di non dividerne la coalizione: «Ho cercato di interpretare il sentimento diffuso del popolo del centrosinistra lucano – spiega Petruzzi – che si sentiva sbandato ma non rassegnato alla sconfitta e chiede e invoca unità. Mi sono rivolto direttamente ad Angelo Chiorazzo la cui candidatura io ritenevo e ritengo ancora la più forte per vincere perché, in tutta questa vicenda, ha rappresentato la parte più sensata, ragionevole e responsabile dei vari protagonisti scesi in campo. Ritenendo – prosegue il delegato della Direzione regionale Pd – che non ci fossero margini di ripensamento dall’altro versante per l’ostinazione dei 5 Stelle, ho chiesto a Chiorazzo un supplemento di generosità, altruismo e responsabilità».

CHIORAZZO AI CALCI DI RIGORE

Come poi dimostrato dai fatti, da parte di Chiorazzo «è avvenuta una disponibilità – spiega Petruzzi – che ha rimesso in campo il centrosinistra per le prossime elezioni con una partita che non è più decisa a tavolino ma che può essere disputata» a tutti gli effetti in campo. E utilizzando una metafora, Petruzzi afferma con enfasi: «Ha calciato un calcio di rigore come Nino della canzone di De Gregori, non ha avuto paura, ha dimostrato coraggio, altruismo e fantasia che possono essere decisive per una vittoria per il fronte progressista il 22 aprile». Follia però non ha risparmiato critiche: «Petruzzi mi perdonerà, ma a Chiorazzo è mancato il coraggio di battere il rigore, perché se l’avesse avuto sarebbe rimasto in campo, invece com’era prevedibile si è tenuto la battuta fin- ché ha potuto ma è andato con il Pd per questo grande centro». Petruzzi ha però contro replicato: «La gente di centrosinistra si è espressa a favore di Chiorazzo in due Direzioni regionali, io stesso ho promosso un documento sottoscritto da militanti, sindaci e amministratori per chiedere di ritirare la candidatura di Lacerenza e rimettere in campo Chiorazzo o un profilo come quello di Marrese».

LO SCHEMA A TRE CANDIDATI

Con Chiorazzo fuori dalle candidature, di fatto, lo schema dei candidati si riduce a 3: Bardi, Marrese e Follia. Il faccia a faccia è proseguito con quest’ultimo che ha criticato l’assenza di credibilità della «sinistra che sinistra non è». Per Follia dal quadro delineato da questa pre-campagna elettorale lucana non trapela «nessuna differenza tra la destra e questo “campo stretto” che è venuto fuori, una destra nella quale è in conflitto anche l’ex presidente Pitella». E ancora: «Sto sen- tendo da parte di Marrese e di Chiorazzo, “dobbiamo battere la destra”. Poi in realtà – incalza il candidato di Volt – sono la stessa cosa, non c’è nessuna differenza, in nome di cosa dovrebbero battere a destra? Per fare che cosa?». Mi sembra che fino ad oggi abbiano parlato soltanto di posti e di tattiche, non una parola sui programmi». Interviene però il dem Petruzzi: «Nel centrosinistra c’è la vera discontinuità dagli ultimi 10 anni di questa regione, perché la coalizione con le sue liste per il fronte progressista promoverà una nuova classe dirigente e sarà quella che governerà la Basilicata nel futuro. Una classe dirigente che non ha retaggi col passato, è innovativa e intende intercettare le istanze che vengono dal territorio e dai lucani». E poi, l’azzardo finale di Petruzzi al candidato di Volt: «Lancio un appello a Follia che rappresenta una realtà politica innovativa, molto fresca, giovane, frizzante e moderna, affinché in queste ultime ore ci sia anche da parte sua un ravveddimento operoso perché la percentuale che lui può raccogliere possa essere decisiva per voltare pagina insieme a questa nostra regione, per far ritornare alla sua residenza napoletana il presidente Bardi».

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