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CDX, S’È ALLARGATO IL CAMPO

Acito (Azione), Taddei (FI) e Zullino (Bo): incroci partitici per nuove alleanze

La pre-campagna elettorale in Basilicata per via dei continui colpi di scena a cui ci sta abituando è finita sì sotto i riflettori nazionali ma è stato il tema portante anche dell’ultima puntata di “Oltre il giardino” con gli ospiti intervenuti negli studi di Cronache Tv, tra cui Enzo Acito di Azione Basilicata, Vincenzo Taddei segretario provinciale di Forza Italia a Potenza e il consigliere regionale Massimo Zullino di Basilicata Oltre.

L’ALLARGAMENTO DEL PERIMETRO DELLE ALLEANZE

Dopo un riepilogo della situazione politica a un mese esatto dalle elezioni del 21 e 22 aprile, Leporace cede la parola ad Acito che descrive come «caotica» quest’ultima fase, soprattutto nel centrosinistra lucano. «Noi di Azione – spiega poi – abbiamo scelto di sostenere il presidente uscente Bardi per un’intesa di programma riformista, non un accordo politico. In cui convergere l’attività concreta, reale e moderata». Gli fa eco Taddei che parla di «una coalizione di centrodestra unita e coesa», che si è dimostrata «sul piano programmatico in grado di allargarsi ad altre forze moderate e centriste». Del resto, è lo stesso segretario FI a dichiararsi tra i primi sostenitori dell’«allargamento del perimetro delle alleanze». Nonostante le voci di dissenso come le dimissioni di Mollica da Azione, i ranghi sono stati rinsaldati. Bardi è stato abile ad allargare la coperta includendo anche Azione. Siamo fiduciosi». Dicendosi, in tal senso, «convinto che avremmo un grande governo che saprà affrontare con puntualità quelle che sono le grandi questioni di questa nostra comunità regionale». È poi la volta di Zullino: «Oggi si parla di “campo largo” a sinistra, ma il vero “campo largo” invece è a destra». Riferendosi, in particolare, alla scelta di Italia Viva con Braia e Polese e poi anche di Azione, con Pittella e Pessola- no, di sostenere il governatore uscente Vito Bardi (Forza Italia), ricandidato alla guida della coalizione del centrodestra. «A questo punto – enfatizza Zullino – è evidente che c’è una crisi di identità partitica e politica».

ZULLINO CON CHIORAZZO?

E, alla luce di tali considerazioni. Zullino innesca il dubbio: «Se è consentito a un consigliere di sinistra andare a destra, allora non ci potrebbe essere nulla di sbagliato che qualcuno di destra vada a sinistra». Di fatto, ad oggi la posizione di Basilicata Oltre è ancora ignota. Zullino afferma: «Non ho mai nascosto che reputo Chiorazzo una persona moderata e seria, nonché un onesto imprenditore. E che, quindi, ben si addice nel campo centrista moderato. Più volte ho detto che, a mio parere, rappresenti sì principi e valori di centrosinistra – il cooperativismo, la sanità, il sociale – ma anche forti principi e valori del centrodestra moderato – la capacità imprenditoriale e l’iniziativa economica libera – che tendenzialmente sono un po’ più quelli in cui mi rivedo in modo chiaramente netto». Di fronte a questo dato, Angelo Chiorazzo paventando la sua candidatura in autonomia come presi- dente «aveva attratto molto il nostro movimento di Basilicata Oltre – spiega Zullino – e non nascondo che sono andate avanti delle interlocuzioni, anche in queste ore, in cui stiamo valutando con il collega Vizziello e tutti gli iscritti al movimento di provare a capire se ci sono gli spazi per fare una lista insieme». Quindi, a meno di 24 ore dalla presentazione delle liste, Zullino non esclude che la scelta di Basilicata Oltre potrebbe «convergere su Chiorazzo». E quindi sul candidato alla presidenza Piero Marrese che è riuscito nell’impresa di mettere d’accordo il litigioso campo del centrosinistra lucano che ha dovuto fare non poche acrobazie per arrivare a una candidatura unitaria.

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