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L’AMBULATORIO DI SESSUOLOGIA INTEGRATA APRE ALL’IRCCS CROB

Sarà dedicato ai pazienti oncologici: giovedì 21 alle 10 il taglio del nastro, presente il governatore Bardi

Giovedì 21 marzo alle ore 10 sarà inaugurato al Crob il nuovo ambulatorio di sessuologia integrata dedicato ai pazienti oncologici. Il nuovo servizio rientra in un progetto finanziato dalla direzione generale per la Salute e le Politiche della Persona della Regione Basilicata al fine di migliorare le condizioni sanitarie nei gruppi vulnerabili. Saranno presenti al taglio del nastro il presi- dente della Regione Basilicata Vito Bardi, l’assessore alla Salute e Politiche della Persona Francesco Fanelli, il direttore generale Irccs Crob Massimo De Fino, la ginecologa Francesca Sanseverino e lo psicologo Alessandro Lettini, responsabili dell’ambulatorio. L’ambulatorio offre a tutti i pazienti oncologici, ma anche ai loro familiari, uno spazio dedicato dove discutere ed affrontare le problematiche legate sia alla rimozione chirurgica che ai trattamenti oncologici che potrebbero indurre cambiamenti nell’immagine corporea con ripercussioni sulla qualità di vita sessuale e di coppia. Il servizio integrato prevede una prima visita congiunta di specialisti con specifiche competenze mediche e psicologiche, per pianificare un percorso personalizzato sulle necessità e le richieste di ogni paziente. Il percorso di counselling permette di identificare il problema, stabilire degli obiettivi e costruire un “contratto terapeutico” utile nel successivo percorso di terapia sessuologica con l’obiettivo di modificare gli aspetti disfunzionali e superare le difficoltà in atto. I pazienti oncologici possono prenotare una prima visita ambulatoriale di sessuologia integrata contattando l’Ufficio Relazioni con Pubblico al numero 0972726561 o l’ambulatorio prericoveri al numero 0972726724. «L’Irccs Crob con l’inaugurazione di questo ambulatorio, tra i primi in Italia, prosegue nel suo impegno di presa in carico globale del paziente anche dopo la malattia – spiega il direttore generale Massimo De Fino che prosegue – il cancro mina la qualità della vita della persona e sono molte le donne che a seguito di un tumore devono affrontare una menopausa precoce. Il nostro Istituto ancora una volta vuole essere accanto ai pazienti per offrire sostegno e supporto in tutte le fasi del percorso di cura».

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