AttualitàBasilicataCampania

PIANO DI CONTROLLO DELLO SCOIATTOLO VARIABILE

In Basilicata una specie “aliena” che tormente flora, fauna e cittadini a Trecchina, Rivello,Maratea e non solo

 

 

Si è tenuto nel Comune di Trecchina un incontro pubblico sul “Piano di Controllo dello Scoiattolo Variabile”, che a breve interesserà anche i comuni di Rivello e Maratea. L’incontro ha avuto la finalità di presentare le attività operative del progetto di contenimento della specie.

 Raggiunto da Cronache il Sindaco Fabio Marcante entra nel dettaglio: «La Regione Basilicata, nello specifico l’Ufficio Ambiente, ha ottenuto dal Ministero un finanziamento per la cattura e la soppressone dello Scoiattolo Variabile che in questo momento rappresenta un vero e proprio pericolo, avendo rotto gli equilibri dell’habitat naturale dei nostri territori, tant’è che è lo Scoiattolo Rosso, locale, si vede ormai poco. Questa specie “aliena”, così definita perché non di qui, distrugge un po’ tutto, dalle colture agli alberi, ma attacca persino fili elettrici ed impianti: solo pochi giorni fa hanno distrutto l’impianto elettrico di un’auto di una famiglia. I danni sono quindi su più fronti. Siamo molto preoccupati anche per la nostra piazza, avendo a Trecchina degli alberi monumentali e secolari. Inoltre abbiamo dei castagneti che oltre ad essere risorsa, sono diventati anche un brand per Trecchina, legato alla sagra della castagna e non solo».

Non si tratta di una problematica recente per le amministrazioni e i territori interessati dal fenomeno, anzi, come aggiunge il Primo cittadino, «sono ormai diversi anni che cerchiamo una soluzione. Il fenomeno sarebbe partito da Maratea, dove alcuni privati avrebbero portato degli esemplari di Scoiattolo Variabile, che non avendo antagonisti tali da equilibrare la catena alimentare, come predatori e rapaci, hanno trovato facilità nel riprodursi».

Il nome della specie racconta di più su questi esemplari che «si chiamano Variabile in quanto la specie poi si è incrociata probabilmente con il nostro scoiattolo, creando altre specie con la stessa voracità –incalza il Sindaco- Nell’incontro infatti ci spiegavano che questi animali tendono a scuoiare e distruggere le piante, come altre cose, perché hanno denti che crescono senza sosta, pertanto hanno necessità di “limarli” costantemente per mantenerli alla giusta misura».

Per quanto concerne la misura di intervento Marcante spiega: «Il controllo avverrà con una squadra che gestirà la cattura e monitorando la presenza dei nidi degli Scoiattoli Variabili, posizioneranno dalle 300 alle 400 gabbiette in vari punti dei tre comuni. Mi rendo conto che lo scoiattolo fa simpatia, ma va considerato alla pari del problema cinghiali o del granchio blu: sono specie “aliene” ed invasori, con tutte le conseguenze. Come dicevo, queste squadre perlustrando la zona controlleranno la presenza di animali nelle gabbie, che tengo a dire sono fatte apposta per non ferire l’animale, mentre poi attraverso la gassificazione, anche questa indolore, si mette fine alla vita degli esemplari catturati. Le carcasse verranno portare a Matera, presso la Carnaia, un luogo in cui sono tutelati rapaci in via di estinzione, una sorta di riserva naturale, per cui saranno cibo per questi volatili. C’è insomma un ciclo virtuoso. Speriamo dunque di limitare, almeno in determinate zone, la presenza di questo Scoiattolo, attraverso tali misure che da questo stesso mese verranno messe in atto. Certo ci vorranno molti e molti anni di cattura ma ci sono zone con “pregi naturalistici” che bisogna cercare di preservare».

Sul progetto il Sindaco aggiunge che «avrà durata di 3 anni, ma ci auguriamo che possa essere rifinanziato, in quanto l’area interessata è nei comuni di Trecchina, Rivello e Maratea, ma molti esemplari sono già arrivati a Lagonegro e Lauria, che ad oggi sono fuori dal finanziamento. Si parla già di esemplari nel territorio di Tortora e non è escluso che arrivino nel Parco del Pollino. La preoccupazione dunque è elevata. Sono riusciti a superare il fiume Noce, che faceva da barriera naturale».

Dopo questo incontro a Trecchina «ve ne saranno altri nei Comuni coinvolti anche per raffrontare eventuali risultati. Alla serata erano presenti i Dottori Antonella Logiurato e Biagio Sampogna che hanno la supervisione del progetto della Regione e poi naturalmente i Carabinieri Forestali di Maratea e Lagonegro, il Wwf, alcuni componenti della squadra che interverrà e amministratori del territorio, oltre a cittadini esasperati e coltivatori, che non possono difendersi in alcun modo».

Infine Marcante tiene a sottolineare che «sono anni che viene attenzionato il problema ma questa volta l’Ufficio Ambiente ha preso contatti con il Ministero ed ha redatto un progetto di cattura su quelle che sono le linee Ispra. Anche le Associazioni ambientaliste oggi hanno la consapevolezza che non vengono effettuate operazioni “crudeli”, ma necessarie perché l’uomo deve sostituirsi al predatore naturale per evitare che soppiantino lo scoiattolo nostrano, per preservare la nostra preziosa fauna e flora e evitare che continuino a distruggere tutto intorno. Non va tralasciato che tornandosi ad accoppiare possono produrre specie sempre più aliene, alterando se non modificando, il nostro equilibrio ambientale».

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti