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LARGO DUOMO, OGGI L’INCONTRO CON LA SOPRINTENDENZA: LA POLEMICA CONTINUA

Continua a suscitare dubbi la decisione di sostituire le basole dettata molto probabilmente anche dalla necessità di rientrare nel budget stabilito

I lavori in largo Duomo continuano a creare dubbi e perplessità. L’intervento, così come era stato pensato in origine, ha ricevuto nei giorni scorsi il nulla osta dal- la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata: riposizionare le basole già presenti e sostituire quelle danneggiate irrimediabilmente. Ma questo pare non essere più possibile in quanto le basole danneggiate sono troppe, è dunque molto più semplice e sicuramente più economico per le esigue casse del Comune di Potenza sostituirle con basole, sempre in pietra lavica, ma di dimensione e spessore diversi esattamente come quelle già posizionati in piazza Matteotti, via Vescovado e via Addone. All’indomani della nota della Soprintendenza, il Comune di Potenza ha chiesto un incontro per valutare il da farsi. Oggi la riunione con gli uffici comunali per definire, una volta per tutte, come procedere. I lavori saranno sbloccati quanto prima, anche perchè va ricordato, largo Duomo è la piazza dove si terranno i principali eventi del- la vita cittadina il prossimo mese di maggio: festa patronale e insediamento del nuovo ve- scovo. È in largo Duomo che sorge la Cattedrale di San Gerardo, dunque una piazza importante per Potenza e per i suoi abitanti ma anche imprescindibile meta turistica. La disomogeneità della pavimentazione e i problemi di sicurezza che da essa derivano, hanno reso necessario l’intervento predisposto dall’Ufficio Viabilità. Andava pero, a parere di molti, studiato e predisposto meglio di come sia stato fatto in realtà. A sentir parlare i responsabili del procedi- mento, sembra quasi che i lavori nella piazza più importante del centro storico del capoluogo di regione siano stati progettati in maniera superficiale, senza tener conto delle peculiarità del posto. Dalla mancata richiesta dell’autorizzazione alla Soprintendenza, alla rimozione delle basole con mezzi poco consoni ad eseguire un lavoro delicato come quello, alla decisione obbligata di sostituire tutta la pavimentazione: un “errore” dopo l’altro che i residenti del centro storico e non solo, non hanno perdonato all’Amministrazione Guarente. Un pasticcio che a cinque mesi dalle elezioni amministrative, sarebbe stato meglio evitare. Il polverone sollevato dai cittadini nelle ore immediatamente successive all’inizio dei lavori ha acceso polemiche che stentano ad affievolirsi ma ha anche “suonato la sveglia” ai consiglieri comunali che hanno immediatamente convocato una Seduta nelle Commissioni competenti per capire cosa stesse accadendo. Alla base infatti del pasticcio vi è una mancanza di comunicazione, non solo con l’Ente statale preposto alla tutela del patrimonio del centro storico, ma anche tra assessorato e il resto dell’Amministrazione comunale e, cosa forse più grave, la mancata comunicazione con i cittadini. Tanti sono ancora i messaggi di cittadini indignati che affollano i social. «Da cittadina provo una rabbia profonda di fronte a questo scempio» è uno dei commenti di fronte alla piazza smembrata; una «scelta scellerata» da parte dell’Amministrazione Guarente che ora dovrà trovare il modo di rimediare.

Rosamaria Mollica

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