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SCHIERAMENTO, RENZI PROCRASTINA

Tappa materana per “Palla al centro”: ai tifosi di Conte e Speranza spiegata la verità sulla commissione covid. Il leader di Iv glissa sugli aspiranti governatori e parla di programmi: «Saremo decisivi»

L’ occasione è ghiotta per cercare di capire se il “campo largo” potrà essere veramente largo o se invece ad allargarsi sarà il centrodestra. Renzi arriva a Matera in dolcevita e sorriso dei giorni migliori. È in forma. Ma su Chiorazzo non vuol essere sollecitato. Argomento che evita nonostante sia arrivato in Basilicata per la presentazione del suo ultimo libro “Palla al centro” nel momento più caldo della pre-campagna elettorale che già nelle prossime ore dovrebbe avere una data precisa e cioè il 21 aprile. La curiosità dei presenti, e anche di chi non c’è ma è diretto interessato, è tutta sulle alleanze. Renzi però parla di questione nazionali, dice che la “protesta” di De Luca è giusta «ma non nel metodo», poi si focalizza sul lavoro effettuato e sui risultati brillanti raggiunti dal partito in Basilicata. Cita i due consiglieri regionali e cioè Mario Polese e Luca Braia e assicura che Italia Viva sarà determinante per la vittoria finale. Pensieri dedicati anche per Maria Antezza che loda per l’impegno parlamentare sulla Matera – Ferrandina e più in generale sulla puntualità su emendamenti e atti al Senato. Poi sulla scelta delle scelte, e cioè se Iv sarà alleata del centrosinistra o del centrodestra, assicura che «vedremo i programmi e vedremo chi saranno i candidati presidenti». La curiosità lucana va oltre e qualcuno nota che un candidato presidente c’è già. Renzi, però, guarda oltre e il suo sguardo si fissa sul panorama dei Sassi di Matera e su quello che sarà. Insomma si tratta di un no a chi è già in campo? Non diretto. Ci mancherebbe che il politico italiano campione di strategia inciampi proprio nei Sassi in una mossa “poco strategica”. Ma è evidente che lui aspetta di sapere chi saranno i candidati. Cioè quelli che ancora non sono ufficiali. Lapalisse docet. Ma la partita vera Renzi ieri a Matera l’ha giocata nel recupero di “Palla al centro”. La sceneggiatura è calcistica: discorso di 45 minuti con tanto di cronometro. Ma come prassi prima del fischio definitivo dell’arbitro c’è la lavagnetta del recupero. In quei secondi aggiuntivi spesso di decide il risultato. Renzi decide di giocarseli parlando della Commissione di Inchiesta sul Covid. In platea, sulla schiena di qualche dirigente scorre un brivido. Non è un tema neutro. L’imprenditore di Senise qualche giorno prima ha “sbandato” proprio sulle curve della Commissione Covid esprimendo solidarietà (sì solidarietà come quando a qualcuno accade un guaio eticamente non giusto) a Giuseppe Conte e Roberto Speranza sul cui operato durate la Pandemia – nei ruoli di presidente del Consiglio dei ministri e di Ministro alla Salute – lavorerà la Commissione parlamentare. Nessuno però può ignorare che quella Commissione l’ha voluta Matteo Renzi. Renzi non ci ha nemmeno pensato a rispondere direttamente ma sulla questione ha spiegato che si tratta di un obbligo morale nei confronti delle morti che forse sarebbero potute essere evitate, di qualche errore come per le mascherine non certificate o per rispondere a qualche dubbio come quella sul- la presenza dei medici russi (medici?) in territorio italiano nei primi giorni dell’emergenza liberi di muoversi nonostante il lockdown generale. La sensazione è che Chiorazzo si sia giocato malissimo il “jolly”. Se davvero il suo obiettivo rimane quello di “unire” le forze politiche non di centrodestra. Se poi l’obiettivo era quello di fare una cortesia a Speranza e Conte, magari per convincerli a insistere ancora sulla sua persona, è un discorso diverso. Di tempo, in ogni caso, ne rimane poco e già nei prossimi giorni le scelte inizieranno a essere de- finitive e, quindi, si capirà meglio chi starà con chi. Sarebbe comunque sorprendente che Italia Viva lucana stia dalla parte di Conte e non di Renzi.

Di Giovanni Nero

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