AttualitàBasilicata

PESCOPAGANO,OPERE DI POMPAGGIO IDROELETTRICO

«Un’opportunità per il territorio e la Basilicata», convegno con gli esperti e il Presidente Bardi

 

Si terrà il prossimo 21 febbraio il convegno dal tema “Il pompaggio idroelettrico di Edison a
Pescopagano, opportunità per il territorio e la Basilicata”. L’appuntamento è presso la
Fondazione Girolamo Orlando.
Ad aprire i lavori il Sindaco Giovanni Carnevale, seguito dall’Assessore regionale
all’Ambiente, Territorio e Energia Cosimo Latronico e dal Direttore Business Unit
Idroelettrica Edison, Daniele Bellini. Seguirà la proiezione video “Il pompaggio idroelettrico
di Pescopagano: la proposta di Edison” con l’intervento di Giorgia Palma, Responsabile
Sviluppo Grandi Derivazioni Idroelettriche e Pompaggi Edison, di Matteo Terzi, Project
leader Sviluppo Grandi Derivazioni Idroelettriche e Pompaggi Edison con Focus su opere
di progetto e di Ilaria Congia, Direttore Land Italia con focus sull’inserimento
paesaggistico. In conclusione prevista la partecipazione e l’intervento del Presidente della
Regione Basilicata, Vito Bardi.
Cronache ha seguito nel tempo la questione della grande opera ingegneristica: si tratta di
un impianto di accumulo idroelettrico mediante pompaggio ad alta flessibilità, ubicato nel
comune di Pescopagano, con opere di connessione localizzate nei limitrofi comuni
campani di Calitri, Bisaccia e Cairano, tutti in provincia di Avellino. Edison è pronta ad
aprire il cantiere della centrale idroelettrica e sono attesi 700 milioni di investimenti per
l’impianto alimentato dalla produzione notturna delle pale eoliche che produrrà 210
megawatt di potenza istantanea la quale sarà utilizzata per “ricaricare” le batterie della
centrale e alimentare le turbine che riportano l’acqua a monte. Tutta l’energia prodotta
verrà convogliata alla sottostazione di Calitri per finire alla rete nazionale di Terna.
Si è inoltre già tenuto un altro incontro a Pescopagano coi vertici della Società. Edison
aveva presentato il progetto nel 2021 al Ministero della Transizione Ecologica, prevedendo
la «realizzazione di un bacino di valle, con un volume utile di circa 765.000 m3, da
collegare, tramite una condotta forzata e interrata, al bacino di monte esistente, costituito
dall’invaso Saetta. La condotta, di lunghezza 4,5 km, convoglierà le acque dal bacino di
valle a quello di monte in fase di pompaggio (accumulo di energia) e dal bacino di monte a
quello di valle in fase di generazione».
La scelta di utilizzare l’invaso di Saetta, si evince dalla documentazione di Integrazione, è
stata effettuata anche a seguito dell’analisi di alternative nelle vicinanze, con l’intento di
limitare l’estensione dell’elettrodotto di collegamento all’opera e gli impatti paesaggistici ed
economici.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti