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TORNA IN PISTA L’ELECTION DAY

Roma osserva: il Prefetto Campanaro, da quasi 3 anni a Potenza, nominato dalla Lamorgese, possibile candidata del csx. Il Gen non ha fretta di votare e aspetta segnali romani: salta l’ipotesi del 14 aprile

Mentre si discute delle candidature apicali e le parti dialogano all’interno delle coalizioni con messaggi criptati ed accordi segreti, resta ancora da stabilire quando si vota. Siamo stati facili profeti: il Generale è sulla linea dell’attesa. La legge che consente l’Election Day dà l’idea che il Governo nazionale e soprattutto il Premier non abbiano alcuna fretta di mandare la Basilicata alle urne. Le prime due settimane di aprile stanno tramontando come ipotesi. Per potersi votare il 14 il Generale dovrebbe indire le elezioni entro oggi. Riteniamo improbabile ciò accada, anche perché appare inverosimile che entro due giorni sia sciolto ufficialmente il nodo della presidenza. Il Bardi bis sembra abbastanza scontato. Ma senza l’ufficialità riteniamo di poter escludere l’ipotesi di una accelerazione non richiesta. Le ultime astute mosse di Bardi ci danno l’idea che non abbia nessuna voglia di fare la fine di Solinas.

IL VOTO TRA FINE APRILE E MAGGIO… MA A QUESTO PUNTO ANCHE GIUGNO

Resta in calendario la possibilità che si voti nella seconda metà di aprile o all’inizio di maggio. Dieci giorni in più che consentirebbero al Presidente di risolvere gli ultimi modi con Fratelli d’Italia e aspettare il tavolo nazionale con la Lega. Quindici giorni in politica sono un tempo congruo ma che rischierebbe di avere elezioni regionali poco tempo prima delle elezioni europee e comunali, con i cittadini che rischiano di essere chiamati alle urne due volte in poche settimane con un serio rischio per l’affluenza. Non ci sentiamo di escludere che alla fine, tra rallentamenti necessari e macchine burocratiche ferme, si finisca per optare per una tornata unica insieme alle europee e alle regionali, cioè l’8 giugno. La Legge lo consente e nessun consigliere regionale ha fretta di anticipare il voto. Tra l’altro, arrivati a questo punto, lo consiglierebbe anche il buon senso del contenimento della spesa statale. Avrebbe senso votare a maggio e poi a giugno?

LA MACCHINA DELLA PREFETTURA

In tutto ciò è evidente che è necessario verificare anche la tenuta della macchina prefettizia. Il Prefetto di Matera è stato appena nominato, quello di Potenza è in sede da quasi tre anni essendo stato nominato dalla Lamorgese nella scorsa legislatura, quando governavano tutto tranne Fratelli d’Italia. La durata media di un Prefetto in una sede è di circa due anni. Il predecessore di Campanaro, Vardè, stette a Potenza due anni. Negli ultimi tre anni, mentre Campanaro restava in pianta stabile a Potenza, cambiava già due sedi. Il Governo Meloni sta procedendo a molti cambiamenti di Prefetti e il nostro inquilino di piazza Prefettura è in sede da più tempo di quasi tutti gli altri. Inoltre, l’indicazione proprio dell’ex Ministro Lamorgese come ipotetico candidato alla Presidenza per il centrosinistra, consiglierebbe una certa attenzione alle opportunità. L’ipotesi di una sua candidatura sembra tramontata ma in politica mai dire mai e, quindi, si rischia di trovarci con un Prefetto chiamato a garantire la regolarità delle elezioni in cui è parte in causa proprio il Ministro che lo ha nominato. Una condizione che, unita al coinvolgimento politico dell’ex Ministro, potrebbe indurre il Ministro Piantedosi ad un cambiamento prima delle elezioni regionali. Situazione che rallenterebbe ulteriormente la macchina elettorale e che sembra sempre più spingere verso l’Election Day.

Di Massimo Dellapenna

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