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CONTRO L’ULTIMA IN CLASSIFICA IL POTENZA FA UNA FIGURACCIA

Squadra lenta e prevedibile, pochissime occasioni sfruttate. Saporiti evita la sconfitta

di ROCCO NIGRO

 

POTENZA  –  Un Potenza scarico e demotivato non va oltre un soffertissimo pareggio contro il fanalino di coda Monterosi. In una gara dove la squadra laziale avrebbe sicuramente meritato la vittoria e dove i rosso-blù ancora una volta hanno dimostrato tutti i loro limiti. Lentezza nel gioco, nessun raccordo tra centrocampo ed attacco. In gara.La prima occasione al 4’da parte dei rosso-blù. La palla finisce tra i piedi di Caturano, ma il bomber non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Al 25’ Alastra toglie la palla sui piedi di Eusebi. I padroni di casa chiedono un penalty. Tutto regolare per l’arbitro. Il Monterosi è padrone della tre quarti avversari. Al 40’ la formazione della Tuscia sfiora il vantaggio con un colpo di testa ravvicinato di Vano. La palla finisce di poco sopra la traversa di Alastra. E’ il preambolo della rete del vantaggio che arriva al 42’ con Crivello che pennella un assist per la testa di Vano. L’attaccante questa volta insacca. Si va negli spogliatoi. La ripresa si apre sempre con i bianco-rossi in attacco. Prima un tiro di Gori e poi un cross di Verdi non trova nessuno all’appuntamento con il raddoppio. Per vedere il Potenza bisogna attendere l’84’ con un tiro insidioso del neo entrato Saporiti. Difatti sarà proprio il centrocampista ex Rimini a togliere le castagne dal fuoco al 90’. Pace vede Caturano che tocca per Saporiti che fa centro. Poi nel 2’ di extra time addirittura il Potenza ha la palla per vicere la gara. Sarebbe stato troppo ingiusto. Colpo di testa di Schiattarella per Rossetti , sponda di quest’utlimo per Caturano che si fa ipnotizzare da Forte. Si chiude così una gara dove alla fine la squadra di Macchia non solo si prende la contestazione della tifoseria ma nel dopo gara il clima ti tensione nello spogliatoio è alle stelle. Difatti, in conferenza stampa il tecnico ex Juve prima deserta, al suo posto si siede il direttore sportivo e poi arriva visibilmente provato dalla brutta prestazione. Sentiamo.

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