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10 FEBBRAIO “GIORNO DELLA MEMORIA” PER CONOSCERE E NON DIMENTICARE

“al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”

È GIUSTO INFORMARE

Giorno del Ricordo, il calendario delle iniziative per il 2024

6 Febbraio 2024

È disponibile il calendario delle iniziative e delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo predisposto dal Comitato di coordinamento istituito presso la Presidenza del Consiglio per garantire la programmazione delle iniziative promosse per la solennità civile del 10 febbraio dalle diverse Amministrazioni dello Stato, anche con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo impegnato nella conservazione della memoria e nella promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo. Si tratta di un programma particolarmente ricco e articolato, anche alla luce del ventesimo anniversario della legge n. 92 del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo, e che coinvolge la Presidenza del Consiglio, numerosi Ministeri, le Associazioni, gli Enti, le Fondazioni e gli Istituti di ricerca che fanno parte del Comitato. Il calendario, in costante e continuo aggiornamento, prevede anche una serie di eventi e celebrazioni che hanno ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio.

Le principali iniziative e celebrazioni organizzate dalle Amministrazioni

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il 31 gennaio 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro della Cultura, l’istituzione del “Museo del Ricordo” in Roma. Il Museo avrà lo scopo di contribuire a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, di ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, dell’esodo dalle loro terre e della più complessa vicenda del confine orientale italiano, anche in coerenza con le finalità di cui alla legge 30 marzo 2004, n. 92.

Il 9 febbraio 2024, alle ore 13.00, è prevista la cerimonia di consegna a Palazzo Chigi delle onorificenze ai congiunti delle vittime delle foibe.

Dalle ore 00,01 alle 24,00 del 10 febbraio, la facciata principale di Palazzo Chigi in Piazza Colonna sarà illuminata con il Tricolore e la scritta “Io ricordo”.

Dal 10 febbraio al 27 febbraio 2024 si svolgerà il progetto del “Treno del Ricordo”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, con delega di funzioni in materia di anniversari nazionali, che prevede l’organizzazione di un viaggio, su un treno storico appositamente allestito con una mostra multimediale, che ripercorra idealmente quello compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Il Treno del Ricordo sarà inaugurato il 10 febbraio nella stazione di Trieste. Il suo viaggio partirà l’11 febbraio, toccherà numerose tappe (Venezia, Milano, Torino, Genova, Ancona, Bologna, Parma, La Spezia, Firenze, Roma, Napoli) e si concluderà il 27 febbraio a Taranto.

Il progetto è realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.

Informazioni sul sito: anniversarinazionali.governo.it.

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Nell’ampia serie di iniziative promosse in occasione del 10 febbraio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito prevede l’inaugurazione, in collaborazione con il Museo del Novecento di Mestre, della mostra “La frontiera Adriatica, un laboratorio di contemporaneità”, affiancata da una mostra didattica temporanea. L’azione divulgativa e formativa è rafforzata, per la platea dei dirigenti scolastici, dei docenti e degli studenti attraverso l’organizzazione di seminari residenziali e itineranti, nonché per gli studenti attraverso l’avvio di un progetto di costituzione di una rete nazionale di istituzioni scolastiche per la realizzazione di esperienze educative.

Ministero dell’Interno

Il Ministero dell’Interno coordina un programma di eventi organizzati a livello locale, realizzato grazie all’azione capillare di sensibilizzazione promossa dalle Prefetture che ha consentito di raccogliere in un unico calendario le iniziative celebrative.

Ministero della Cultura

Dall’imbrunire del 10 febbraio all’alba dell’11 febbraio, il Ministero della Cultura curerà l’illuminazione di tre siti culturali e museali: il Colosseo, la Pinacoteca di Brera e il Museo di Capodimonte. Il 2 aprile 2024 è in programma, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, un convegno nazionale in occasione del ventennale della legge n. 92 del 2004 dal titolo “Giorno del ricordo: protagonisti, testimonianze, prospettive”. L’evento è in collaborazione con le Associazioni rappresentate all’interno del Comitato di coordinamento. Il Ministero della Cultura garantirà, inoltre, massima visibilità sui canali di comunicazione istituzionale dei progetti finanziati dalla legge n. 72 del 2001.

Le altre iniziative

Iniziative e celebrazioni organizzate dalle Associazioni, dagli Enti, dalle Fondazioni e dagli Istituti di ricerca che fanno parte del Comitato e per le quali è stato o sarà richiesto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’elenco è in continuo aggiornamento:

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha promosso tre iniziative che utilizzano canali comunicativi differenziati. Canale scientifico-divulgativo: convegno “Ebrei tra le due guerre. Casi di studio: Roma e l’Istria mineraria”, che si terrà il 7 febbraio presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, alla presenza di studiosi ed esperti, che intendono affrontare vicende particolarmente importanti, tragedie umane e storiche ancora troppo poco conosciute; canale sportivo: 11° edizione della “Corsa del Ricordo”, in collaborazione con ASI-Associazioni Sportive e Sociali italiane. Il percorso della manifestazione (un circuito competitivo e uno non competitivo), attraverserà l’11 febbraio il Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma, luogo di insediamento della comunità di esuli adriatici nella Capitale; canale musicale: Concerto per il Ricordo degli Allievi di archi dell’Accademia di Santa Cecilia, dedicato non solo ai temi del Giorno del Ricordo, ma anche alla produzione culturale dell’italianità autoctona nell’Adriatico orientale, che si terrà presso la sede della Città Metropolitana di Roma a Palazzo Valentini (Aula Consiliare “Fregosi”) il 16 febbraio.

La Società Dalmata di Storia Patriaorganizza il 15 febbraio 2024 a Roma, presso il Complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande, un evento concertistico di musiche tradizionali dalmate, suonate e cantate dalle popolazioni italiane della Dalmazia, per perpetuare la memoria di questo elemento culturale.

L’Associazione delle Comunità Istriane ha organizzato in diverse città la proiezione del Docufilm “Volti della memoria”, che attraverso lo strumento dell’intervista racconta storie di protagonisti istriani alla conclusione del Dopoguerra.

Il Comitato 10 febbraio organizza il 23 febbraio 2024 a Verbania, presso il Teatro comunale, la manifestazione “La bambina con la valigia incontra gli studenti”, nel corso della quale l’esule Egea Haffner, tra i simboli dell’esodo, incontrerà docenti e studenti. Il 19 aprile è previsto l’avvio a Roma del progetto “Panchine tricolori”, da installare in luoghi pubblici delle città italiane a ricordo dei martiri delle foibe, di Norma Cossetto e degli esuli. Il 4 e 5 ottobre 2024, in programma la sesta edizione, in oltre 350 città italiane ed estere, della manifestazione “Una rosa per Norma Cossetto”.

La Società di Studi Fiumani – Archivio Museo Storico di Fiume organizza per il 13 febbraio 2024, presso l’Archivio centrale dello Stato, il convegno nazionale “Dal grande esodo alla scoperta delle radici della comunità giuliano-dalmata di Roma”.

La Società Istriana di Archeologia e Storia Patria realizza il progetto dal titolo “Leggere e ascoltare per ricordare. Giuseppe Tartini e la sua musica”, dedicato al compositore e violinista istriano Giuseppe Tartini. La Società presenterà la ristampa anastatica di un’opera dell’artista e organizzerà, in sinergia con il Conservatorio di musica “Giuseppe Tartini” di Trieste, un’iniziativa di intrattenimento con musiche di Giuseppe Tartini.

L’Associazione Nazionale Dalmata organizza il concorso fotografico online “Il mio esodo”, che attraverso ricordi privati delle famiglie degli esuli, si fa strumento per raccontare la vita e le storie degli italiani della Dalmazia.

#ègiustoinformare #oltrepazzano

10 Febbraio – Giorno del Ricordo
Per conoscere e non dimenticare

“Un treno del ricordo per le Foibe” l’ultimo regalo di Ferrovie dello Stato Italiane a Giorgia Meloni
Il governo chiede a Fs un convoglio come quello della memoria su Auschwitz.
Oggi la premier a Trieste ore 13:00
Matteo Salvini all’oscuro

#Trieste #Venezia #Milano #Torino #Genova #Ancona #Bologna
#Parma #LaSpezia #Firenze #Roma #Napoli e #Taranto queste le tappe della mostra, in ricordo di quelle donne e quegli uomini che dovettero abbandonare le loro città, le loro case, la loro terra per restare italiani.

“La partenza del Treno del Ricordo”

Un treno per ripercorrere l’esodo giuliano dalmata a quasi vent’anni dall’approvazione della legge 30 marzo 2004, n.92, che ha istituito il Giorno del Ricordo

“al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”

Il Treno del Ricordo, progetto nato da una risoluzione della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, è promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, co-finanziato attraverso la Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e realizzato dal Gruppo FS e Fondazione FS Italiane
con la collaborazione del
Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ministero della Cultura
Ministero della Difesa
RaiTeche
Istituto Luce
Istituto Regionale per la Cultura Istriana-Fiumana-Dalmata (IRCI)
IRCI
Rai Cultura e Rai Storia

Il convoglio storico, dal 10 al 27 febbraio, attraverserà l’Italia, da nord a sud

In 4 vagoni del treno è allestita una mostra multimediale, aperta gratuitamente al pubblico, che ripercorre idealmente il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati.
Trieste, Venezia, Milano, Torino, Genova, Ancona, Bologna, Parma, La Spezia, Firenze, Roma, Napoli e Taranto, queste le tappe della mostra, in ricordo di quelle donne e quegli uomini che dovettero abbandonare le loro città, le loro case, la loro terra per restare italiani.
All’iniziativa Rai Cultura dedica lo Speciale in onda sabato 10 febbraio alle 21.10 su Rai Storia, per raccontare le fasi di allestimento della mostra, l’arrivo del treno nella prima tappa a Trieste, con un’intervista all’autore e regista del progetto, Leonardo Petrillo, e con i filmati realizzati, che saranno proiettati nei vagoni del treno.
Sulle tappe, da Trieste a Taranto, sarà poi realizzato da Rai Cultura un reportage che racconterà memorie e luoghi d’arrivo dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati.

Al via il Treno del Ricordo, in memoria dell’esodo giuliano-dalmata.
Da Trieste a Taranto, 10-27 febbraio 2024

Sabato 10 febbraio il Treno del Ricordo sarà inaugurato nella stazione di Trieste Centrale.

Il Treno rientra nell’ambito delle iniziative in programma per il Giorno del Ricordo, solennità civile istituita con legge 30 marzo 2004, n.92 “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”

Il convoglio storico, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, ospiterà a bordo una mostra multimediale aperta al pubblico, attraverso la quale si potrà ripercorrere idealmente il viaggio compiuto dagli esuli giuliano dalmati. I quattro vagoni principali (a cui si aggiungono quelli di ingresso e uscita) faranno da cornice alle quattro sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: Italianità, Esodo, Viaggio del dolore e Ricordi di una vita. Lungo il percorso si potranno vedere filmati di repertorio provenienti dall’Archivio Istituto Luce e da Rai Teche, video originali, fotografie e masserizie fornite dall’Istituto Regionale per la Cultura Istriana-Fiumana-Dalmata (IRCI).

Dopo l’evento inaugurale del 10 febbraio, il Treno del Ricordo resterà a Trieste anche il giorno successivo.

Il suo percorso lungo il Paese prevede la sosta in altre 12 stazioni italiane: lunedì 12 febbraio a Venezia Santa Lucia, martedì 13 a Milano Porta Garibaldi, mercoledì 14 a Torino Porta Nuova, giovedì 15 a Genova Piazza Principe, sabato 17 ad Ancona Centrale, domenica 18 a Bologna Centrale, lunedì 19 a Parma, martedì 20 a La Spezia Centrale, giovedì 22 a Firenze Santa Maria Novella, sabato 24 a Roma Ostiense, domenica 25 a Napoli Centrale e martedì 27 a Taranto.

Il progetto, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, è co-finanziato attraverso la Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e realizzato dal Gruppo FS e Fondazione FS Italiane, con la collaborazione del Ministero dell’istruzione e del merito, Ministero della cultura, Ministero della Difesa, Rai Teche, Istituto Luce, Istituto Regionale per la Cultura Istriana-Fiumana-Dalmata (IRCI), Rai Cultura e Rai Storia.

👉🏾 Partirà domenica da Trieste il Treno del Ricordo

Partirà da Trieste domenica 11 febbraio il Treno del Ricordo, un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani, che prevede l’organizzazione di un viaggio, su un treno storico appositamente allestito con una mostra multimediale, che ripercorra idealmente quello compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati una volta giunti in Italia e ridistribuiti nei vari campi profughi del Paese.

Il convoglio effettuerà diverse tappe e concluderà il suo itinerario il 27 febbraio nella stazione di Taranto. Il progetto è realizzato dalla struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.

Ad annunciare l’iniziativa del Treno del Ricordo è il sito Governo.it. 

GIORGIA MELONI 

10 febbraio, nel Giorno del Ricordo il mio pensiero va ai Martiri delle Foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.

L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia.

#10Febbraio #GiornodelRicordo

 


IN AGGIORNAMENTO

SINDACO RAVENNA MICHELE DE PASCALE

Oggi, 10 febbraio, è il Giorno del Ricordo, una ricorrenza che la nostra città celebra con sentimento e partecipazione.

Questa mattina, insieme ai ragazzi e alle ragazze della scuola secondaria di primo grado Mattei, abbiamo reso omaggio ai profughi giuliani e dalmati che negli anni cinquanta e sessanta vissero il dramma dell’esilio e che arrivarono qui, a Marina di Ravenna.

Comune di Ravenna

In questi luoghi vennero accolti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta i profughi giuliani e dalmati, spinti lontano da una politica ostile. Grazie alla loro tenace operosità nella comunità ravennate seppero ricostruire una nuova vita e ritrovare la Patria.

Ravenna, 10 febbraio 2020

Abbiamo ricordato anche la comunità che li accolse, una comunità ospitale, aperta, solidale.


A seguire abbiamo reso omaggio anche a Norma Cossetto, vittima delle foibe, presso il giardino a lei intitolato in viale Ciro Menotti angolo viale Zara

Comune di Ravenna

NORMA COSSETTO

Insignita di Medaglia d’Oro al Merito Civile dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi con la seguente motivazione:

“Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba.

Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)” 

La memoria e il ricordo sono qualcosa che dobbiamo al passato ma anche al presente e al futuro, per far si che la dignità e la libertà delle persone non venga mai più calpestata, senza differenze.

Giorno del Ricordo, l’intervento del Presidente Meloni alla cerimonia presso la Foiba di Basovizza

Sabato, 10 Febbraio 2024

Saluto e ringrazio il Sindaco Dipiazza, il Presidente Fedriga, i Ministri, le Autorità. Ringrazio e saluto il Presidente della Lega Nazionale Sardos Albertini, tutte le associazioni, tutti i cittadini presenti.

Io sono venuta diverse volte nella mia vita qui a Basovizza, a rendere omaggio a questo Sacrario, e ogni volta che l’ho fatto me ne sono andata con qualcosa di più nel cuore. Perché questo è un luogo del cuore, è un luogo che ti dona sempre qualcosa di prezioso. Un’immagine, uno sguardo, un’emozione, una storia da raccontare al ritorno a casa. 

Sono venuta qui da ragazza, quando lo facevano in pochi e farlo significava essere additati, accusati, isolati. Sono tornata qui da adulta per celebrare finalmente il Giorno del Ricordo, quel Giorno del Ricordo che spazzava via, una volta per tutte, la congiura del silenzio che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio e nell’indifferenza. E torno qui oggi, con qualche ruga in più e con responsabilità sulle spalle che da ragazza non avrei mai immaginato che un giorno avrei avuto. E torno per assumermi un impegno, per assumermi un impegno solenne, e cioè fare la mia parte, perché venga trasmesso ai nostri figli quel testimone del ricordo che voi, con la vostra tenacia, con il vostro coraggio, con il vostro orgoglio avete consentito che ci venisse consegnato, perché i nostri figli a loro volta lo trasmettano ai nostri nipoti, affinché la memoria di ciò che è accaduto, in barba a chi avrebbe voluto nasconderlo per sempre, non svanisca invece mai. 

Uno dei padri della nostra Nazione, Giuseppe Mazzini, diceva che “la Patria è la famiglia del cuore”. E se è così, ed è così, allora voi, che quella patria avete difeso e amato e così contribuito a costruire, siete la nostra famiglia. Siete madri, padri, sorelle, fratelli, nonni, zii, cugini, e i vostri ricordi sono i nostri ricordi, le vostre lacrime sono le nostre lacrime, le vostre storie sono le nostre storie. 

È una storia di famiglia quella di Monsignor Ugo Camozzo, ultimo vescovo di Fiume italiana. Lasciando Fiume, per sfuggire ai controlli e alle perquisizioni della polizia titina, tagliò in tre pezzi il suo Tricolore e lo nascose in tre valigie differenti. Con la parte verde avvolse il calice, con la parte bianca un Vangelo, con la parte rossa una Bibbia. Arrivato in Italia, ricucì la bandiera e ricompose la sua Trinità d’italiano. Morirà da esule a Pisa e verrà  sepolto con una croce e la bandiera di Fiume sul cuore.

È una storia di famiglia la storia di Angelo Adam, meccanico, ebreo. Sulla pelle un tatuaggio, il numero 59001, con cui i nazisti lo avevano marchiato dopo averlo deportato a Dachau. Da quell’inferno si era salvato e, una volta tornato a Fiume, aveva ripreso la sua attività sindacale. Qualcuno aveva provato a dirgli che quello che faceva poteva dare fastidio, però lui non aveva ascoltato. Il 4 dicembre 1945 i titini lo prelevarono con la forza, insieme a sua moglie. Di lui non si seppe più nulla e, quando la loro figlia cominciò a fare domande, sparì anche lei. E i loro corpi non sono mai stati ritrovati. 

È una storia di famiglia, quella di Odda Carboni, 39 anni, impiegata. Prelevata e trascinata dai titini davanti alla foiba di Vines, sapeva quale fosse il suo destino, ma non voleva dare ai suoi aguzzini la soddisfazione di spingerla giù e allora si gettò nella foiba da sola, gridando: “Viva l’Italia”. E tanti altri sono morti gridando il loro amore per l’Italia.

È vero, noi oggi siamo qui per ricordare degli innocenti trucidati, certo, ma siamo qui anche per chiedere ancora una volta perdono a nome delle Istituzioni di questa Repubblica per il silenzio colpevole che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale.

E siamo qui per rendere omaggio a tutti gli istriani, i giuliani, i dalmati, che per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni, per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro, e cioè l’identità. 

Così, fiumani istriani e dalmati, pagando un prezzo altissimo, hanno deciso di essere italiani due volte, italiani per nascita e italiani per scelta. Hanno deciso di seguire il loro cuore, di portare con sé, oltre a un pugno di terra o qualche piccolo frammento dell’Arena di Pola qualcosa che nessuna polizia politica, nessun aguzzino può strapparti via, che è l’amore per ciò che sei, per la terra nella quale affondano le tue radici, per la famiglia che ti ha generato, per le tradizioni che ti hanno accompagnato. Perché ovunque ti troverai quella sarà la tua casa, non qualcosa che ti circonda, ma quello che ti porti dentro. 

L’Italia a lungo non ha ricambiato quell’amore. Certo non lo fece sempre con quegli esuli che scappavano per ricongiungersi alla loro comunità. È stato citato, torna alla mente, il treno partito da Ancona nel febbraio del ‘47, che conduceva gli esuli partiti da Pola nei vari campi profughi. Quando quel treno si fermò nella stazione di Bologna, venne preso a sassate. Il latte che era destinato ai bambini, che erano già in stato di disidratazione, venne buttato sulle rotaie. Gli esuli vennero insultati, fu impedito loro di scendere da chi aveva come patria un’ideologia e considerava un tradimento preferire la propria appartenenza nazionale a quella ideologia.

Quel treno è stato rinominato il “treno della vergogna”, ma quando sarà finita questa cerimonia, noi ci recheremo nella stazione di Trieste per inaugurare un altro treno, un treno storico, simile a quello che all’epoca portò gli esuli nei vari campi profughi in Italia, che compirà un viaggio da Nord a Sud, non per riaprire ferite del passato, non per dividere ancora, ma per chiudere un cerchio, per sanare quella vergogna, per accompagnare idealmente quegli esuli in un’Italia che oggi conosce la loro storia e riconosce il loro sacrificio, e ricucire quel sentimento di solidarietà sul quale qualsiasi Nazione degna di questo nome si fonda. 

È una solidarietà all’insegna della verità storica, che per noi è un patrimonio da condividere anche con i popoli delle Repubbliche di Slovenia e Croazia, con lo stesso spirito di pacificazione che ha portato le città di Gorizia e Nuova Gorizia a condividere la candidatura, e poi ottenere insieme, l’assegnazione a titolo di Capitale europea della Cultura del 2025.  

Con la commemorazione di oggi e con l’inaugurazione del treno, noi celebriamo il ventesimo anniversario della legge 92/2004, che istituisce il Giorno del Ricordo. Fu una legge spartiacque, che ha permesso di scrivere pagine di storia che non erano mai state scritte e ha consentito in questi vent’anni di compiere tanti passi in avanti. È grazie a quella legge e alla tenacia di chi l’ha portata avanti, se oggi è normale parlare di foibe a scuola. È grazie a quella legge se oggi artisti del cinema e della tv rendono omaggio a quella vicenda, anche in prima serata, certamente sul servizio pubblico. È grazie a quella legge se la storia delle foibe e dell’esodo è entrata nei libri di storia, oggetto di ricerca e documentazione e approfondimenti. 

E voglio anche ringraziare il Parlamento italiano che proprio in questi giorni lavora per rafforzare e implementare quella legge, perché certo si può sempre fare di più. 

È grazie a quella legge, insomma, se il fiume carsico del ricordo è emerso in superficie, ha intercettato affluenti, è diventato forte, impetuoso e oggi risplende in tutta la sua bellezza alla luce del sole, una luce che nessun tentativo riduzionista, negazionista o giustificazionista di quella tragedia, che spesso ancora riemerge, potrà mai oscurare. 

Una storia tutta italiana che noi vogliamo contribuire a perpetuare nel tempo, anche con la nascita del Museo nazionale del Ricordo. Museo che sorgerà a Roma, nella Capitale d’Italia, perché questa è una storia che non appartiene a una piccola porzione di confine o di quel che resta dell’esodo del popolo giuliano dalmata, ma è una storia che appartiene all’Italia intera e l’Italia intera deve avere la possibilità e l’occasione di dirvi grazie.

REGIONE TOSCANA GOVERNATORE EUGENIO GIANI 

Laterina, Arezzo

Qui oggi la seduta solenne del Consiglio Regionale della Toscana nel giorno del ricordo

È un luogo simbolo dell’esodo giuliano-dalmata, a Laterina sono infatti conservate le baracche del campo profughi degli esuli giuliano-dalmati, costretti a lasciare le loro case in Jugoslavia solo perché italiani

Abbiamo visitato le baracche al termine della seduta, con la deposizione di una corona

Nel ventesimo anno dall’inizio della celebrazione del

‘Giorno del Ricordo’

richiamiamo le parole dell’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, “un grande toscano”, che disse:

‘Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale. Devono essere radicati nella nostra memoria. Ricordati e spiegati alle nuove generazioni’. Ora che l’era dei testimoni sta finendo, dovrebbe prevalere la voce della storia. Le istituzioni sono chiamate a farsi amplificatori di memoria, non dobbiamo voltarci dall’altra parte” 

♥️ TRENO DEL RICORDO!

Al binario 1 della Stazione centrale di Trieste è stato inaugurato con Giorgia Meloni il 

“Treno del Ricordo”

Un treno storico appositamente allestito con una mostra multimediale

che domani 11 febbraio inizierà il suo viaggio che toccherà numerose città (Venezia, Milano, Torino, Genova, Ancona, Bologna, Parma, La Spezia, Firenze, Roma, Napoli) per ripercorrere idealmente quello compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati

Il viaggio si concluderà il 27 febbraio a Taranto

#sapevatelo2024

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