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REGIONALI, DRITTI AL CENTRO

Iannella (Udc): «Scudo crociato nel cdx», Merra indecisa sulla Lega e Polese (Iv):«Indipendenti»

Minore sì, ma la più decisa. Nel dibattito sulle prossime regionali lucane, ospiti della trasmissione di Cronache Tv “Oltre il giardino”, in onda sul canale 68 del digitale terrestre e condotta da Paride Leporace, la consigliera regionale del Gruppo misto, ex Lega, Donatella Merra, il vice presidente del Consiglio regionale, l’esponente di Italia viva Mario Polese, e la segretaria provinciale dell’Udc per la provincia di Potenza, Carmela Iannella. È lei la “minore”, ma più decisa degli altri. Merra deve ancora ricucire con il Carroccio, tentativi in corso, Italia viva non ha ancora deciso se andare, in Basilicata, con il centrodestra o con il centrosinistra, mentre Iannella impegnata a far crescere la confederazione di centro con gli amici di Ro- tondi, a Potenza con i Popolari: «Dato che ci chiedono se faremo una lista insieme ai “Noi moderati”, è bene precisare che no, assolutamente no». Per quanto riguarda la Lega e Merra, l’ex assessore regionale nel sottolineare che «lo strappo c’è stato e non è stato di poco conto», ha aggiunto che adesso, «con il già senatore Pepe si tratta di capire su quali basi poter pensare di ricostruire un ragionamento comune, anche perchè attendo risposte che non arrivano». La Lega, come precisato da Pepe a Cronache, non ha chiuso a Merra e neanche Merra ha chiuso alla Lega. Al momento, tuttavia, ancora divisi. In tema regionali, per Polese «queste elezioni si decideranno al centro e sarà decisivo anche il profilo di un candidato presidente che dal mio punto di vista più moderato sarà e più chance di vittoria avrà considerando che l’elettorato della regione storicamente e culturalmente non è un elettorato che strizza l’occhio agli ismi». «La linea che il Partito nazionale ha dato sulle elezioni locali sia amministrative che regionali – ha spiegato Polese di Italia viva – è quella della totale Se c’è un programma che ci convince, noi possiamo ragionare con chiunque e su qualunque candidato. Non è una questione di nomi, ma di programmi. Ad oggi, però siamo stati invitati esclusivamente al tavolo del centro sinistra, anche perché non c’è un tavolo del centrodestra regionale. Angelo Chiarazzo ci sembra un ottimo candidato se si vol costruire una coalizione forte, vincente e competitiva. È chiaro che il fatto che la coalizione di centrosinistra non c’è, è un problema». Per Polese, ambiguo il comportamento del Partito democratico anche nella gestione della candidatura a presidente di Regione del fondatore di Auxilium, Angelo Chiorazzo. «Il Pd nazionale – ha evidenziato Polese – non è stato in grado di chiudere un set di alleanze ma ha ceduto la Sardegna a Conte del Movimento 5 stelle e adesso si trova con Conte che su ogni altra regione pretende di avere ragione. Per di più il Pd regionale quando convoca il tavolo di coalizione non pensa di discutere. In regione c’è un Pd onnivoro». Per Merra, «questo centrismo e questo liberalismo di centro che si guarda indifferentemente a destra e a sinistra va sicuramente ancora rafforzato, anche nell’identità, per poter essere incisivo». Per l’Udc, Iannella tra l’altro non crede alla “Lista dei Vescovi”, nel senso che se i Vescovi avessero pensato ad una lista, «avrebbero guardato ad altre forze politiche», «sembra che Italia viva ed Azione facciano un po’ il conto senza l’oste». «Ritengo inopportuno – ha spiegato Iannella – che gli storicamente organici al centrosinistra stiano nel centrodestra. Secondo me si andrebbe ad urtare i sentimenti dei nostri elettori. Dopo trent’anni finalmente il centrodestra è riuscito a strappare la Regione al centrosinistra, ma dopo cinque anni di legislatura praticamente si allargherebbe il perimetro al centrosinistra: non capirebbero anche perchè il centrodestra ha governato bene. Se gli elettori moderati vogliono votare dei partiti di centro all’interno delle coalizioni di centrodestra, già ne hanno la possibilità». Per Polese «posizione comprensibile da una parte minoritaria dell’area di centro che avrebbe difficoltà immagino ad avere chance elettive con l’allargamento della coalizione». Per quanto riguarda Potenza, per Merra la Lega che amministra il capoluogo da 5 anni col sindaco Mario Guarente, «poteva e doveva fare di più». Polese di Italia viva ha informato che il partito per le comunali di Potenza sta lavorando a liste forti e fatte «esclusivamente da persone che non sono consiglieri comunali uscenti e questo per scelta, perché c’è un giudizio oggettivamente di difficoltà rispetto a questa attuale amministrazione, ma anche ad una opposizione che non mi pare abbia fatto un grandissimo lavoro». «Abbiamo – ha concluso Polese – anche già una rosa di nomi di potenziali candidati sindaci».

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