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SANITÀ E LAGONEGRO, SALTA UDIENZA PRELIMINARE

Se ne riparlerà l’8 marzo. I fascicoli vanno riorganizzati perché secondo le difese “ad oggi non erano possibili le scelte sui riti dei difensori”

Se ne riparlerà l’8 marzo. I fascicoli vanno riorganizzati perché secondo le difese “ad oggi non erano possibili le scelte sui riti dei difensori”

La eclatante inchiesta che vide eccellenti provvedimenti cautelari, poi annullati dal Tribunale del riesame quasi totalmente, tra la politica lucana, ha avuto oggi una temporanea battuta d’arresto. Si doveva tenere infatti oggi l’udienza preliminare con la richiesta di rinvio a giudizio effettuata dalla Procura della Repubblica di Potenza.   Il Gup Valente ha accolto le richieste delle difese disponendo il rinvio della trattazione dell’udienza preliminare all’8 marzo prossimo. I difensori avevano evidenziato che così come organizzati i fascicoli  “non erano possibili le scelte sui riti, stante delle incongruenze nella indicizzazione dei numerosi faldoni che rendevano impossibile ricostruire esattamente i fatti di cui all’accusa”.

27 gli imputati, tra i quali, a vario titolo, il Presidente della Regione Bardi, l’assessore alla Salute Fanelli, (Lega), i consiglieri regionali Piro (FI) e Rocco Leone (FdI), gli ex asses-sori regionali Cupparo (FI) e Gianni Rosa (attualmente senatore di FdI), l’ex sin- daca di Lagonegro, Maria Di Lascio, e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo, Spera. Tra le accuse, quella di aver condizionato le scelte dell’ex direttore del San Carlo Barresi e l’esito elettorale alle comunali di Lagonegro.

L’8 marzo potrebbe essere disposta una calendarizzazione delle udienze, stante la mole di imputati coinvolti e i riti che gli stessi potrebbero scegliere. Appare ormai certo quindi che la decisione arriverà dopo le elezioni regionali, comunali ed europee che si terranno tra aprile e giugno prossimo.

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