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IL BONUS NON BASTA MA AIUTA LE FAMIGLIE

Acqua, la risposta di Bardi

Gentile Alessandro, consentimi di chiamarti per nome data la tua giovane età, mi hanno segnalato la tua “lettera aperta” e ritengo da parte mia doveroso darti risposta. Le considerazioni che proponi sulla riduzione del costo della bolletta dell’acqua per famiglie con redditi non elevati devono tener conto di una strategia che non certo oggi, in prossimità della campagna elettorale, abbiamo enunciato e che è quella di abbattere il costo della vita delle famiglie lucane. Come sai a livello nazionale uno dei provvedimenti più attesi riguarda la riduzione del cuneo fiscale, in altre parole del taglio delle imposte o dei contributi, affinché restino più soldi nelle tasche dei citta- dini. Il governo regionale non può agire su questo fronte ma indirettamente può conseguire lo stesso obiettivo riducendo il costo della vita valorizzando le risorse di cui disponiamo, risorse energetiche e idriche innanzitutto. Consentire soprattutto alle famiglie con redditi non elevati un risparmio non proprio trascurabile derivante da questo mix di iniziative per Alessandro Bianchi, è lo studente del Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera, che, nei giorni scorsi, aveva scritto una lettera aperta al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, contenente una riflessione allargata dal bonus acqua alle prospettive future per chi non vuole arrendersi all’emigrazione, decidendo di restare invece che partire per altre parti d’Italia: «Da che è partito il nuovo anno sono di continuo alle prese con argomenti del tipo che pensi di fare, dove andrai all’università? A che corso intendi iscriverti e così via, tutto sembra difficile e complicato». «Si parla ogni giorno di spopolamento della Basilicata – ha scritto Alessandro -, di giovani che vanno via, mi verrebbe facile dire che rimango in Basilicata e mi iscrivo all’Unibas». La domanda più diretta di Bianchi a Bardi ha riguardato il timore che il bonus idrico fosse solo una tattica elettorale per le prossime elezioni regionali, suggerendo che i giovani hanno bisogno di altre misure per essere incentivare a non partire dalla Basilicata: «Il Bonus acqua serve per farsi la campagna elettorale per poi far pagare il conto a noi giovani, devo ancora decidere cosa fare da grande, dove iscrivermi all’università ed a quale università e tutto quello che poteva essere semplice non lo è, a veramente pensate di fermare lo spopolamento della Basilicata con un pò di acqua gratis». «Caro Presidente Bardi – concludeva nella lettera Alessandro – mi avrebbe fatto piacere che aveste fatto di tutto per insegnarci a usare meno e meglio la nostra acqua, che la nostra acqua non si disperdesse nel nulla dalle perdite delle condotte e che gli investi- menti per generare occupazione in Basilicata fossero misure serie ed impegni veri per noi giovani». Alessandro e la domanda a Bardi sul bonus idrico Lo studente di Matera nella sua lettera ha rappresentato i timori di chi vuole restare in Basilicata, ma è preoccupato dalle prospettive future lunedì 22 gennaio 2024 Primo Piano 5 www.lecronache.info ter decidere come meglio spendere questi soldi (penso ai costi che sostengono per lo studio dei figli, per lo sport e altre attività) ritengo possa essere una misura efficace per sostenere redditi e consumi. Dare un ritorno tangibile ai lucani dell’utilizzo delle risorse strategiche regionali lo considero doveroso e la pensa così tutta la compagine di governo. Così co- me destinare risorse agli asili nido, al sostegno delle rette per le mense o per attività sportive sono parte integrante di un unico disegno volto a migliorare le condizioni di vita dei lucani, sostenere le famiglie, soprattutto le giovani coppie, rendere vantaggioso vivere qui. Basta tutto questo? Certo non basta. Ma per cambiare rotta e attuare politiche di sviluppo di segno diverso e soprattutto per vederne gli effetti occorre purtroppo più di qualche anno. Per questo ci candidiamo, come coalizione, per governare la prossima legislatura. Quanto ai rilievi posti sull’utilizzo delle risorse derivanti dagli accordi con le compagnie petrolifere, quelle che abbiamo utilizzato non certo esauriscono le risorse a nostra disposizione. Molte di queste risorse stanno consentendo ad esempio a migliaia di famiglia di avere autosufficienza energetica, dotandosi di impianti di autoproduzione con fonti di energia alternativa, assecondando e sostenendo quella transizione energetica così importante per una svolta ecologica. Molte altre riguardano il finanziamento per la creazione di nuove imprese o il loro consolidamento. Insomma, dire che le risorse degli accordi con le compagnie petrolifere servono al bonus idrico è una semplificazione che è meglio lasciare a chi fa opposizione politica per partito preso. E ancora, il risanamento dell’Acquedotto lucano con l’abbattimento dei costi energetici è un inter- vento strutturale che riguarda uno dei più importanti enti della Regione che gestisce il servizio idrico, vera risorsa strategica del nostro territorio. Se non avessimo operato come abbiamo fatto, intanto avremmo dovuto ogni anno ripianare i debiti dell’ente soprattutto quelli derivanti dal “caro energia” e quindi aumentare, e di molto, le tariffe sull’acqua. Considera che ad esempio per portare l’acqua a Castelmezzano occorrono tre sollevamenti, con costi energetici che è facile immaginare. Inoltre, non da oggi la Regione già interviene per calmierare i costi dell’acqua. Le bollette della luce, dell’acqua e del gas sono, con tutta evidenza, tra i costi fissi più sensibili per le famiglie. E una lettura attenta di questi provvedimenti evidenzia, a partire dal bonus gas, che non si incoraggia affatto un uso dissipato delle risorse ma si chiede di risparmiare rispetto all’anno precedente e che le eccedenze, nel ca- so di consumi d’acqua, sono a carico del contribuente. Sostegni alle famiglie e sviluppo di una cultura della responsabilità nell’uso delle risorse costituiscono per noi un unico approccio e obiettivo. Spero di averti illustrato quale è lo spirito e la sostanza di questi provvedimenti. È ben chiaro a tutti che il futuro dei giovani è anche e soprattutto legato alla capacità di creare nuove opportunità e nuova occupazione ma anche un contesto sociale maggiormente attrattivo sia in termini di qualità ambientale che di animazione sociale. Ci sono investimenti in corso per diverse centinaia di milioni di euro per il completamento della digitalizzazione, l’attivazione di processi di reindustrializzazione e il sostegno alle iniziative imprenditoriali e di quelle giovanili in specie, oltre a un complesso di altre iniziative per la formazione e la cultura. Ma spero di aver occasione di incontrarti e raccontarti nel dettaglio la nostra visione del futuro anche considerando le enormi sfide che dobbiamo raccogliere a partire dalla crisi industriale del settore automobilistico. Le sfide sono tante ma se affrontate con serietà e con passione, come è nello spirito dei giovani, e con un programma chiaro, confido che possano essere superate. Io ce la sto mettendo tutta, credimi. In bocca al lupo per il tuo futuro.

Di Vito Bardi

Presidente Regione Basilicata

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