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BASILICATA, PROTESTI IN CALO

Dal 2013 al 2022 scesi a 1.486 facendo segnare meno 88,4%: solo 84 gli assegni, il resto tutte cambiali

In variazione percentuale, tra il 2013 ed il 2022, in Basilicata il numero dei protesti, come da comunicazione della Camera di Commercio, è calato dell’88,4%: se nel 2013 complessivamente erano 12mila e 825, nel 2022 sono stati mille e 486. Come da rilevazione dell’Istituto nazionale di statistica Istat, a livello nazionale ed al 2022, i protesti iscritti nel Registro informatico sono stati 255mila e 202, di cui 224.899 cambiali (88,1%) e 30.303 assegni (11,9%). La proporzione, con la dovuta parametrazione, riscontrabile anche in Basilicata: dei complessivi mille e 486 protesti del 2022, solo 84 gli assegni mentre mille e 402 le cambiali e tratte accettate. Rispetto al 2013, modificata in Basilicata la qualificazione dei protesti per tipo di soggetto. In quell’anno, 4mila e 648 protesti erano riconducibili a persone giuridiche, 7mila e 259 a persone fisiche, mentre 918 non attribuibili. Nel 2022, invece, 636 i protesti riconducibili a persone giuridiche, 593 a persone fisiche e 257 non attribuibili. Degli 84 assegni protestati, 10 riconducibili a persone fisiche, 28 a persone giuridiche e 36 non attribuibili. In Italia, i soggetti protestati sono risultati 70.860: 50.297 persone (71,0%) e 20.563 imprese (29,0%). Rispetto al 2021 i valori sono tutti in calo: numero dei protesti -7,7%, valore monetario -11,8%, soggetti protestati -19,0% (di cui persone -18,1%; imprese -21,0%). A livello nazionale, il loro valore monetario complessivo raggiunge un ammontare superiore ai 242 milioni di euro: circa 157 milioni riguardano le cambiali (64,8%) e circa 85 milioni gli assegni (35,2%). L’evoluzione dei rapporti economici, a cascata inizia dal livello più alto. In Basilicata, nel 2022, 25mila e 256 le cambiali emesse (-66,9% rispetto al 2013), equivalenti a 47 ogni mille abitanti (142 ogni mille abitanti nel 2013). Con 25mila e 256 cambiali emesse in Basilicata nel 2022, e mille e 402 protesti, il tasso di cambiali protestate ogni mille emesse è pari 55,5. A livello nazionale, per il 6,9% (15.592) e per il 2,3% (5.064) delle cambiali, il protesto è levato, rispettivamente, con i codici «Assente-chiuso: lasciato avviso» e «Riferirà (familiare, dipendente, portiere, altro)». La motivazione indicata dal pubblico ufficiale inerente il lasciato avviso raggiunge nelle Isole il 14,8% di tutte le motivazioni, mentre è lo 0,6% nel Nord-Ovest. A livello regionale è massima in Basilicata (30,0%). In Basilicata, per le cambiali, la motivazione «il domiciliatario non paga per mancanza di istruzioni» è risultata pari al 37,4% del totale, mentre quella «assente-chiuso: la- sciato avviso», pari al 28,3% del totale. Per gli assegni protestati, in maggioranza, 52 degli 84 totali, la motivazione per «mancanza totale o parziale di fondi nel momento in cui il titolo vie- ne presentato per il pagamento». Nel confronto tra il 2022 ed il 2013, in Basilicata meno 51,1% di assegni emessi: 606mila e 591 nel 2022 con tasso di mille e 313 ogni mille abitanti. A fronte dei protesti relativi soltanto ad 84 assegni, nel 2022 il tasso di assegni-protesti ogni mille assegni emessi pari allo 0,1% (era uguale a 0,9% nel 2013). Nel 2022, in Italia, l’importo medio per persona protestata è stato pari a 1.104 euro (+5,3% rispetto al 2021), con valori che, a livello di ripartizione geografica di residenza del protestato, variano fra gli 854 euro nel Nord-est e i 1.293 euro al Sud e, a livello regionale, fra i 480 euro del Trentino Alto-Adige (453 euro la Provinca Autonoma di Trento e 521 euro quella di Bolzan), seguito da Valle d’Aosta (627 euro), Liguria (717 euro) e Friuli Venezia-Giulia (771 euro) e i 1.509 euro della Campania, seguita da Sardegna (1.424 euro), Lazio (1.359 euro) e Basilicata (1.345 euro). In calo, in Basilicata, il tasso di imprese protestate: tra il 2022 e il 2021, meno 20,5%, cioè 11,7 imprese protestate ogni mille imprese attive. In valori assoluti, nel 2022, 190 le imprese protestate in Basilicata. I più alti tassi di persone protestate sono stati registrati al Sud e nelle Isole (entrambi 1,1 ogni mille abitanti): la Campania è la regione col più alto numero di persone protestate rispetto alla popolazione (1,3 ogni mille abitanti); seguono la Calabria e la Sicilia (entrambe 1,2 ogni mille abitanti residenti). In relazione al sesso delle persone protestate, in Basilicata e nel 2022, 168 i maschi ed 81 le femmine. L’età media lucana dei protestati nati in Italia è di 49 anni, mentre l’importo medio lucano per persona protestata, come già citato, è risultato pari a mille e 345 euro (3mila e 813 euro, invece, l’importo medio lucano per impresa protestata).

Ferdinando Moliterni

3807454583

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