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UNA TRAGEDIA SFIORATA CHE POTEVA E DOVEVA ESSERE NECESSARIAMENTE EVITATA

NON ESISTE CONSERVAZIONE E RICONVERSIONE FUNZIONALE SENZA SICUREZZA STRUTTURALE

È GIUSTO INFORMARE

INTERVISTA SCOMODA 


UNA TRAGEDIA SFIORATA CHE POTEVA E DOVEVA ESSERE NECESSARIAMENTE EVITATA

Con la squisita collaborazione dell’Ing. MATTEO FELITTI, in esclusiva per CRONACHE LUCANE analizziamo il cedimento strutturale della volta

👉🏾 Ingegnere preso atto che trattasi di un ex convento datato, che secondo alcune indiscrezioni e testimonianze, non è stato mai interessato da interventi STRUTTURALI ma solo adeguamento funzionale ed estetico per renderlo fruibile, a scopo commerciale, per eventi spettacoli mondani, quale è la tipologia costruttiva della intera struttura in Toscana nell’epoca di riferimento ed in particolare della VOLTA in questione?


Caro Mimmo,
solitamente non commento casi di crollo con indagini in corso in quanto non conoscendo in dettaglio le questioni preferisco non azzardare ipotesi.

Tuttavia, in questo caso specifico e con estrema cautela, rispondo ad alcune Tue domande.
L’ex convento di Giaccherino risale ai primi anni del ‘400 e fino ad una ventina di anni fa ha ospitato una comunità di frati francescani.


Dal 2005 è stato ceduto all’attuale proprietà che lo ha restaurato e destinato a location per eventi e cerimonie

.

Si tratta
di una struttura in muratura tipica dei complessi conventuali dell’epoca. La volta in questione presenta una geometria complessa e complesso è anche il suo comportamento meccanico.

 

👉🏾 Tra la visione delle foto di prima e dopo il COLLASSO si evince l’apertura circolare di un foro di circa 3 metri di diametro, è dovuto alla tipologia di costruzione tipo INCANNUCCIATO della volta?

Dalle foto non mi pare si evinca tale tipologia costruttiva.

👉🏾 Secondo te le catene che si vedono nel locale a piano terra hanno funzione strutturale o solo estetico?

Dalla documentazione fotografica disponibile è difficile dare una risposta al quesito. Tuttavia, è noto che, le catene, se ben posizionate e ben dimensionate, hanno sempre una funzione di “contenimento della spinta. Nelle foto si notauna catena fortemente deformata dal materiale proveniente dal crollo volta.

👉🏾 È possibile che le sollecitazioni provocate da circa 100 persone con balli, in una stanza, sulla volta, abbiano creato un sovraffollamento con carico accidentale e vibrazioni che sono state le cause o concause del collasso?

Sì è possibile. Bisognerebbe capire, inoltre, se nel cambio di destinazione d’uso sono stati presi in considerazione gli aspetti strutturali legati alla capacità del solaio e della volta in funzione dell’incremento dei sovraccarichi per consentire la riconversione a sala da ballo.

👉🏾 È talmente chiaro che la ragione suggerisce di utilizzare locali ampi a piano terra per balli e feste ed impedire la concentrazione in punti critici sulla volta, che idea si è fatta?

Le volte in muratura, come gli archi, sono molto “sensibili” ai carichi antisimmetrici. Infatti, questi ultimi, potrebbero innescare elevati stati tensionali di trazione incompatibili con la resistenza a trazione dei materiali costituenti le stesse. Una delle ipotesi del crollo, potrebbe, infatti, ricondursi alla presenza di folla compatta solo su un lato della struttura.  

👉🏾 La chiusura della struttura con sequestro è un atto dovuto, per riaprirla, in sicurezza, ove possibile quali potrebbero essere gli INTERVENTI STRUTTURALI necessari oltre il classico lavaggio di facciata per rispettare le prescrizioni e vincoli sovrintendenza?

Dipende dagli obiettivi della Committenza. Come contemplato al paragrafo 8.4 delle NTC 2018, è possibile eseguire interventi locali, di miglioramento e di adeguamento.

Nell’ipotesi in cui la scelta ricada sul miglioramento sismico, bisogna eseguire una serie di attività, che elenco brevemente:

Indagini geologiche;
Caratterizzazione meccanica dei materiali;
Analisi numeriche ante operam;
Analisi numeriche post operam;
Progettazione degli interventi.
Questi ultimi riguardano il consolidamento e la messa in sicurezza dei vari componenti strutturali.

👉🏾 C’è sempre un filo sottile e differenza tra adeguamento funzionale e quello strutturale, troppo spesso sottovalutato da molti, è necessario modificare culturalmente il modo di agire?

Al paragrafo 8.3 delle NTC 2018 viene ribadito chiaramente che la valutazione della sicurezza deve effettuarsi, tra le altre cose, anche nel caso di cambio di destinazione d’uso. Gli aspetti funzionali sono spesso correlati a quelli strutturali proprio in dipendenza della variazione dei sovraccarichi. Questo comporta una attenta valutazione della capacità portante degli elementi strutturali coinvolti.

Nel caso dei complessi storico-monumentali la questione diventa molto delicata in ragione del fatto che si tratta, generalmente, di strutture in muratura con scarsissima resistenza a trazione e a comportamento fragile, cioè collassano senza evidenti segni premonitori.
Sulla questione culturale molto ci sarebbe da dire, spero, tuttavia, in una sensibilizzazione sul tema della conservazione e della riconversione funzionale dell’edilizia storica

CONCLUSIONI

NON ESISTE CONSERVAZIONE E RICONVERSIONE FUNZIONALE SENZA SICUREZZA STRUTTURALE!

GALLERIA FOTOGRAFICA 

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Studio Tecnico ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING di Matteo Felitti

Strutturista ed Esperto in Degrado del Calcestruzzo Armato Tecnologo del Calcestruzzo (ASCI) ISPETTORE PONTI, VIADOTTI E PASSERELLE

Docente di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli – Federico II

Sede Legale: Via Castello Arioso, 9 – 85058 – Vietri i di Potenza (PZ)

Uffici: Largo Castello, 1 – 75025 – Policoro (MT) cell. 348.8525102

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