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«BONUS ACQUA: DETTO, FATTO»

In Regione presentata la misura, Bardi: «Finalmente compensazioni ambientali a beneficio dei lucani»

Sul bonus acqua, al di là degli aspetti progettuali che lo renderanno possibile, due cose in particolare ha precisato il presidente della Regione Vito Bardi: «Avevamo promesso questo provvedimento e l’abbiamo fatto, è importante che quanto annunciato, poi venga fatto». La seconda: «Un altro segnale che finalmente le risorse compensative vanno a diretto beneficio dei lucani». Come dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, lo stesso è finalizzato alla realizzazione di tre impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, fotovoltaici, in Basilicata, per una potenza installata complessiva massima di 49 MWp, che saranno a servizio degli impianti di Acquedotto Lucano. «Ritenendo giusto dare un contributo reale alle fasce critiche della popolazione – ha spiegato Bardi -, già da febbraio di quest’anno, saremo nelle condizioni di abbattere radicalmente la tariffa del Servizio idrico integrato (Sii) a favore dei cittadini lucani residenti con reddito Isee pari o inferiore a trentamila euro annui. Si tratta di circa settantamila famiglie, alle quali viene azzerata interamente la bolletta del ser- vizio idrico. E che, quindi, non pagheranno l’acqua e tutti i costi esposti in bolletta, come la depurazione e la fognatura, tranne le eccedenze. Ma, mentre lo standard di consumo annuo fissato a livello nazionale è pari a 18,25 metri cubi a persona, noi abbiamo elevato il limite a 20 metri cubi a persona». Gli impianti, per un valore di 55 milioni di euro, saranno finanziati e realizzati direttamente da Eni e Shell, che assumeranno a loro carico tutti gli oneri economici di realizzazione del progetto. Il progetto si tradurrà in benefici tangibili per la Basilicata quali la decarbonizzazione dei consumi del settore idrico, l’efficientamento energetico della gestione delle risorse idriche, l’abbattimento dei costi associati alla gestione della risorsa acqua e la dotazione sul territo- rio lucano di infrastrutture energetiche per il lungo periodo. Sulla base delle direttive che la Regione ha dato con l’approvazione del piano industriale, Acquedotto Lucano sta promuovendo diverse iniziative volte a ridurre i consumi, mitigarne il costo e decarbonizzare le proprie fonti, puntando su una fornitura elettrica sempre più agganciata a fonti rinnovabili.

OBIETTIVO 100% ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

«Nei prossimi due o tre anni – ha spiegato il presi- dente di Regione, Bardi – in aggiunta alle misure che Acquedotto Lucano SpA sta già attuando, saremo in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico del servizio idrico regionale attraverso l’energia elettrica prodotta unica- mente da fonti rinnovabili come gli impianti fotovoltaici. Il risparmio sui costi di approvvigionamento energetico così ottenuto da Acquedotto lucano sarà da quest’ultimo destinato alla riduzione delle bollette per i cittadini meno abbienti». Il bonus acqua, un ulteriore ed importante passo verso la sostenibilità e l’efficientamento energetico in Basilicata, iniziato con la legge sul “Bonus gas” del 2022, che, co- me ha rimarcato il presidente di Regione, «deter- mina una notevole riduzione delle emissioni inquinanti di CO2 e un notevole risparmio energetico». Gli impianti fotovoltaici previsti, inoltre, a partire dal sesto anno, reste- ranno in proprietà esclusiva della Regione Basilicata, fornendo «energia a co- sto pressoché gratuito, in modo da rendere struttura- le la decarbonizzazione di consumi e l’abbattimento dei costi energetici, principale attrattore di investimenti produttivi nella regione con riflessi importanti sull’occupazione».

I 2 BONUS: GAS E ACQUA

Bardi si è infine sofferma- to sulla valenza dei bonus “gas” e “acqua”. «Il percorso avviato con il bonus ‘gas’ verso la transizione ecologica richiede l’accelerazione degli investimenti infrastrutturali, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica – ha concluso Bardi -. Sono mi- sure necessarie e prioritarie, rese ancora più urgenti alla luce del caro energia e dell’inflazione che ne è derivata. Così come con il “Bonus gas”, anche con il cosiddetto “Bonus acqua” abbiamo voluto restituire ai lucani i beni del proprio territorio. Il principio è uno solo: tutto ciò che deriva dallo sfruttamento del territorio appartiene e deve appartenere direttamente ai lucani, indistintamente».

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