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GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, POSTIGLIONE: «LE PORTE DI CRONACHE SONO APERTE»

L’editore mostra solidarietà ai professionisti del quotidiano che ha chiuso le sedi storiche decentrate in Puglia e Basilicata

Da oggi chiudono tutte le sedi fisiche delle redazioni decentrate della Gazzetta del Mezzogiorno. Le due lucane e tutte quelle pugliesi fatta eccezione per Bari. Così, 47 giornalisti e 30 poligrafici andranno in cassa integra- zione per un anno e poi scatterà il licenziamento nel 2025. La chiusura è stata decisa dalla nuova proprietà, il gruppo editoriale Edime, allo scadere della clausola di due anni di mantenimento dei livelli occupazionali. Una notizia triste, una sconfitta per tutti perchè la Basilicata perde una fonte di informazione storica e autorevole. All’indomani della notizia, l’editore di Cronache Lucane, Giuseppe Postiglione afferma: «È con profonda solidarietà e sentimento di vicinanza che oggi ci troviamo di fronte a un evento che segna la fine di un’era: la chiusura delle sedi storiche de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, tra cui la Basilicata. Questa triste realtà porta con sé non soltanto l’impoverimento di un quanto più plurale panorama giornalistico regionale, ma rappresenta un duro colpo al cuore di tante famiglie del Sud, lasciando 47 giornalisti e 30 poligrafici di fronte a una cassa integrazione di un anno che si concluderà verosimilmente con i licenziamenti. “La Gazzetta del Mezzogiorno” è sempre stata una voce critica, indispensabile e un pilastro per l’informazione locale. Credevamo che dopo il buio venisse la luce, specialmente quando, il 19 febbraio 2022, la pubblicazione era ripresa ponendo fine a una fase turbolenta. Ma oggi la storia prende un’altra direzione». Postiglione, noto per la sua lungimiranza, tende una mano alle grandi professionalità del giornale: «In questi momenti di sfida, come feci con successo con Leporace quando la crisi riguardò il “Quotidiano del Sud”, voglio ribadire il mio impegno: le porte delle nostre testate giornalistiche rimangono aperte a chi ha dimostrato con lavoro e dedizione di saper tenere alta la qualità del giornalismo nel nostro Mezzogiorno. Facciamo nostro l’impegno di preservare il diritto all’informazione e a sostenere i valori che ci uniscono. Discutiamo insieme sul futuro dell’informazione di qualità e su come possiamo intervenire affinché le competenze di questi professionisti non vadano perdute».

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