AttualitàBasilicataBlog

LA SARDEGNA A FRATELLI D’ITALIA

Al termine della riunione a Cagliari dei gruppi dirigenti del cdx passa la linea del cambiamento. Cade la regola della riconferma. Pepe e FdI sperano ma Tajani difende Bardi: s’aspetta Roma

Si sono riuniti caparbiamente per ore in un hotel di Cagliari i gruppi dirigenti del centrodestra. Alla fine dal territorio, senza bisogno di scomodare vertici romani sono riusciti a trovare una quadra. Ad ampia maggioranza (contrari solo Lega e Psd’Az che, però, resterebbero nella coalizione) hanno indicato come candidato Presidente il sindaco di Cagliari Truzzu. Il nome, indicato, da Fratelli d’Italia sancisce la fine del principio della ricandidatura degli uscenti e riconosce valore ai nuovi equilibri nazionali.

GLI EFFETTI IN BASILICATA

La scelta sarda produce effetti anche in Basilicata. La fumata bianca dell’isola adesso apre nuovi scenari anche per il centrodestra lucano. A questo punto la discussione nella coalizione verte sul numero di regioni da tenere in considerazione per questa tornata elettorale. Per la Lega le regioni sono quattro (Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Sardegna), in questo calcolo la quota sarebbe 2- 1-1. Assegnate le due Regioni (Sardegna e Abruzzo) a FdI e la Regione Piemonte a Forza Italia resterebbe per la Lega l’ipotesi di ottenere la Presidenza della Regione Basilicata. I bene informati dicono che Pasquale Pepe avrebbe aspettato proprio la chiusura di questo equilibrio per lanciare il suo affondo alla Presidenza.

E L’UMBRIA?

Nella tornata del 2024, però, c’è anche l’Umbria. La regione è governata dalla Lega che ne vorrebbe la riconferma. Per FdI (e Forza Italia) l’Umbria entra negli equilibri del 2024, per cui la riconferma dell’uscente sarebbe sufficiente per soddisfare la pretesa leghista. Per FdI, su cinque regioni lo schema sarebbe 3-1- 1, con la Basilicata da assegnare al partito del Premier.

BARDI È IN CORSA

Forza Italia, che pure ha dato il proprio sostegno al cambio di guida in Sardegna, non avrebbe però alcuna intenzione di mollare la Basilicata. Tajani vuole difendere Bardi, lo considera un amico personale oltre che politico. Intervistato ai microfoni di Oltre il Giardino, l’On Aldo Mattia di FdI, mentre non ha lesinato critiche nei confronti di Guarente sindaco di Potenza, ha tenuto un atteggiamento molto istituzionale nei confronti di Bardi. Un segnale che può essere interpretato come una possibilità di apertura verso il bis o, comunque, la mancanza di preclusione da parte di FdI anche se non è da escludere che quella di Mattia sia stata solo una linea finalizzata a non scoprire le carte.

L’EUROPA VAL BENE VIA VERRASTRO

Tajani, infatti, più che i numeri elettorali di FI può mettere sul piatto degli interessi di Giorgia Meloni le chiavi che aprono a nuovi equilibri europei. Non è un segreto per nessuno che la leader di FdI punti a costruire un centrodestra europeo che unisce Conservatori e Po- polari, portando fuori dalla coalizione i socialisti. Forza Italia e Tajani hanno le chiavi per questa svolta storica.

IN SARDEGNA HANNO DISCUSSO, IN BASILICATA NO

Quello che emerge chiaramente è che in Sardegna la discussione sul candidato governatore si è svolta sull’isola con un protagonismo del territorio che ha deciso a maggioranza. In Basilicata questa discussione non si è svolta e non sembra volersi svolgere. A Potenza attendono passivamente le decisioni romane o, ancora meglio, gli effetti delle decisioni sarde.

Di Massimo Dellapenna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti