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LA BASILICATA SAPRA’ COGLIERE LA SFIDA

L’Intervento di Francesco Somma, Presidente Confindustria Basilicata

In bilico tra crisi e opportunità. La Basilicata si affaccia al 2024 con la consapevolezza del forte peso che dovrà esercitare per spingere l’ago della bilancia dalla parte giusta. Sapremo cogliere la sfida. È l’augurio che rivolgo a ogni lucano. Ma è anche una certezza che coltivo con l’ottimismo della volontà, il faro più potente per ogni imprenditore. Anche questa volta, la Basilicata potrà contare su un sistema produttivo intraprendente e operoso, che genera e moltiplica valore e che saprà farsi propulsore di innovazione, non solo tecnologica ma anche e soprattutto culturale e sociale. Perché, come sempre accade, è proprio dal mondo produttivo che si propaga la spinta al cambiamento. E di grandi trasformazioni in atto, ce ne sono tante. È proprio qui che si gioca il difficile esercizio tra gestione delle crisi e valorizzazione delle opportunità. Nella capacità di non essere travolti dal tumulto degli accadimenti dei nostri tempi. Avendo sempre chiara la visione da realizzare, la direzione da seguire, gli obiettivi da raggiungere.

Lo abbiamo detto con forza in occasione del nostro evento dello scorso 3 marzo a Matera, riuscito nell’intento di dar voce a un’esigenza collettiva che si spinge ben oltre la dimensione corporativa: la Basilicata ha bisogno di più impresa. Abbiamo raccolto un generale entusiasmo che ora pretende concretezza e coesione di intenti. Nessuno può più riconoscersi nel volto di una regione ancora poco favorevole alle aspirazioni dei giovani, alla piena realizzazione delle donne, all’attrazione degli investimenti e alla valorizzazione delle sue migliori risorse. Vanno costruite le condizioni più idonee per realizzare le legittime aspirazioni di un territorio altrettanto ricco di potenzialità. Abbracciando un nuovo modello di sviluppo che sappia cancellare le cause dei divari più profondi. E che può prendere forma con caratteristiche profondamente coerenti rispetto alle vocazioni del territorio.

Penso, chiaramente, alle grandi opportunità aperte dalle nuove frontiere di un settore, quello energetico, in rapida evoluzione e dalle straordinarie potenzialità, destinate a impattare trasversalmente tutte le filiere. I decenni di storia imprenditoriale e le competenze maturate sono un’ipoteca sul futuro di cui fare tesoro. Un patrimonio da mettere a valore anche di fronte ai fenomeni più complessi destinati a segnare la nostra storia industriale, su tutti l’evoluzione del piano industriale di Stellantis. I recenti, autorevoli, rilevamenti degli indicatori economici lucani ci dicono che – di fronte ai fenomeni che quest’anno hanno remato controcorrente (costi energetici, inflazione, tassi di interesse) – pur se i consumi tengono, gli investimenti purtroppo frenano. Un dato che consolida quello che per noi è diventato un cavallo di battaglia: se le misure per il contenimento dei costi energetici hanno contribuito positivamente a difendere il potere di acquisto delle famiglie lucane, l’intervento pubblico non può dimenticare le imprese.  Ci sono ancora i margini per recuperare: il beneficio della riduzione della bolletta del gas va esteso al mondo produttivo. A partire da qui e attraverso un più corposo piano di politica industriale – il cui presupposto sono infrastrutture fisiche, digitali, burocratiche e sociali adeguate – potremo concentrarci su un programma di attrazione di investimenti che porti più impresa, più occupazione e una crescita socioeconomica finalmente sanata da squilibri generazionali e di genere.

Che sia un 2024 di pace e di opportunità!

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