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EMERGENZE AMBIENTALI, I PUNTI DI CRISI DELLA BASILICATA SONO TANTI

Piernicola Piedicini: “Occorre creare un fronte che vigili, denunci e controlli”

“Estrazioni petrolifere, inquinamento acqua della diga del Pertusillo, eolico selvaggio, cementifici di Matera e Barile, Centrale del Mercure nel Pollino, bonifica dei siti industriali inquinati di Tito scalo e Valbasento, Centro Enea di Rotondella, rischio deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.

Sono tanti i punti di crisi e di emergenza ambientale presenti in Basilicata.

Purtroppo, l’attenzione e la sensibilità che c’era negli anni scorsi da parte di movimenti, associazioni e opinione pubblica lucani si è molto attenuata e questo espone a forti rischi l’ecosistema della regione e la salute dei cittadini”.

Il Movimento Equità Territoriale di Piernicola Pedicini continua il lavoro di pungolo e denuncia sulle grandi questioni della Basilicata.

“Il Met Basilicata vuole rilanciare l’attenzione sui problemi ambientali della regione e avviare momenti di confronto e di collaborazione con tutti i soggetti del mondo ambientalista, associativo e politico lucano che intendono fare un fronte comune di battaglie e di proposta.

Servono iniziative e interventi per vigilare, esaminare e spingere la Regione Basilicata e le pubbliche istituzioni a fare quanto gli compete per far rispettare le leggi vigenti e per tutelare i territori e le comunità lucane da illegalità e soprusi.

L’occasione delle elezioni regionali, che ci saranno tra alcuni mesi, può essere il punto di raccordo per mettere in agenda le tante battaglie che andrebbero fatte e le azioni che andrebbero compiute per proporre politiche che portino la Basilicata verso la decarbonizzazione, il riciclo dei rifiuti, l’economia circolare, la tutela delle falde acquifere. Per dire no all’agricoltura intensiva e sostenere le piccole produzioni locali, il biologico, l’agricoltura naturale e gli allevamenti estensivi.

Rendere l’economia lucana più ecologica – spiega il Movimento Equità Territoriale Basilicata – è un’opportunità che può creare posti di lavoro e migliorare la qualità della vita di tutti.

Bisogna lavorare per bloccare la perdita di biodiversità ed eliminare dal mix energetico nazionale tutti i combustibili fossili e abolire i sussidi diretti e indiretti alle fonti fossili e al nucleare. Le alternative rinnovabili devono essere implementate nel rispetto dei territori e dei criteri di sostenibilità ambientale. L’efficientamento energetico degli edifici e delle strutture pubbliche e il risparmio energetico in generale, sono una priorità.

In Basilicata vanno riprese le battaglie che si facevano nel passato e occorre mettere in campo iniziative e attività di lotta, di trasparenza e informazione collettiva insieme ai cittadini.

E’ urgente attivarsi per fronteggiare la spregiudicatezza e le logiche del profitto e del bussiness dei governi di destra a Roma e a Potenza e l’ambiguità della falsa sinistra e dei finti ambientalisti.

Il Movimento Equità Territoriale Basilicata sta facendo la sua parte ed è pronto a fare di più nei prossimi mesi e anni con tutti i lucani che vorranno scendere in campo e impegnarsi”.

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