AttualitàBasilicata

TRIVIGNO,LECTIO MAGISTRALIS SU EPIGRAFE LATINA

«Reperto datato II-III sec. d.C. dalla prof.ssa Chelotti; la gens Acerronia conta a Roma esponenti illustri»

Ieri, domenica 17dicembre presso la Sala Consiliare del Comune di Trivigno, la professoressa Marcella Chelotti, già docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso
l’Università degli Studi di Bari, ha tenuto una Lectio magistralis sull’epigrafe latina rinvenuta in contrada Crocetta nel 1963, in un vigneto di proprietà della famiglia Petrone.
La Soprintendenza Archeologica della Basilicata nasceva solo un anno dopo, nel 1964, e numerose sono state le traversie di questo reperto, che è stato letto ed interpretato a quasi 60 anni dal suo ritrovamento, nel 2022, grazie allo studio della professoressa Chelotti, che ha permesso di datarlo alla fine del II-III secolo d.C. e di leggervi una attestazione della
presenza nel territorio, attraverso liberti, di una importante Gens, la Acerronia, che conta a Roma esponenti illustri.

Questa importante testimonianza rappresenta, al momento, un unicum nel territorio comunale di Trivigno e si inserisce nel quadro di ricerche della Soprintendenza sulla ricostruzione dell’ager Potentinus, curate da Sabrina Mutino.

Per il Sindaco, Marco Guarini, «si tratta di un giorno importante per il Comune di Trivigno in quanto abbiamo presentato a tutti un reperto storico risalente addirittura al II – III secolo d.C. Grazie al contributo di ricerca della docente Marcella Chelotti e della dottoressa Sabrina Mutino potremo avviare un percorso di ricostruzione di un altro momento storico ad oggi sconosciuto alla nostra comunità. L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione con la dottoressa Giorgia Dato, archeologa dottoranda, e con la famiglia Petrone, proprietaria del vigneto dove è stata ritrovata l’epigrafe. Come Comune, con la preziosa collaborazione della Pro Loco Trivigno, ci impegneremo per la valorizzazione dell’epigrafe e della sua storia avviando un percorso condiviso e partecipato con tutta la comunità».

Il paese sorge su un colle nella parte centro-orientale della provincia, al confine con le Dolomiti lucane. Stando all’etimologia, il suo nome deriverebbe da “trivinea”, nome con il quale il feudo è menzionato per la prima volta nel Registro dei Baroni del XII secolo. Il pomeriggio ha avuto inizio proprio con i saluti del Saluti istituzionali del Primo cittadino e di Angela Padula, Presidente ProLoco di Trivigno.

La presentazione è stata di Sabrina Mutino, Funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e Angelo Petrone già Funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata seguiti da Marcella Chelotti Docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso l’Università “Aldo Moro” di Bari. A moderare gli interventi Giorgia Dato, Archeologa dottoranda presso la stessa Università di Bari.

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