AttualitàBasilicata

CALO POPOLAZIONE AL SUD, BASILICATA: -3.591

In aumento gli stranieri (+2.027). Emigrazioni: per i lucani, sul podio Germania, Svizzera ed Argentina

Al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia contava 58 milioni 997mila e 201 residenti. Rispetto al 2021, una flessione pari a -32mila e 932 individui, a sintesi di un calo significativo dovuto a una dinamica demografica ancora negativa. Sono questi i dati aggiornati e redatti dall’Istituto nazionale di statistica Istat. La Basilicata passa dai 541 mila e 168 individui censiti nel 2021 ai 537mila e 577 del 2022: meno 3mila e 591 residenti. I due terzi dei Comuni italiani perdono popolazione, tengono i Grandi Comuni. Il calo è generalizzato al Sud, ma quello della Basilicata è nettamente inferiore ai cali che hanno fatto registrare Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. In Basilicata, in aumento, la popolazione straniera censita: dai 22.184 del 2021, ai 24.211 del 2022: più 2027 stranieri. Tra gli spostamenti interregionali, uno su tre interessa la tradizionale direttrice dei flussi che dal Mezzogiorno si dirige verso il Centro-nord (+15,2% rispetto al 2021). Il Mezzogiorno è l’area del Paese meno attrattiva: nel 2022 il tasso migratorio interno è pari al -3,4 per mille. L’Emilia-Romagna e la provincia autonoma di Trento evidenziano i tassi migratori interni più elevati (rispettivamente pari al +3,8 per mille e al +3,0 per mille), la Basilicata e la Calabria i più bassi (-5,3 per mille per entrambe). Per il totale delle donne residenti in Italia, l’età media al parto rimane stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni, mentre l’età media alla nascita del primo figlio si attesta a 31,6 anni. Per quest’ultimo indicatore, in Basilicata e Sardegna le madri mediamente più mature: rispettivamente 33 anni e 1 mese e 32 anni e 9 mesi. Nel 2022 la speranza di vita alla nascita, a livello nazionale ha un valore di 80,6 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne. In Basilicata è di 79,9 per gli uomini e 84,4 per le donne. Infine, la percentuale di emigrati tra i 18 e i 39 anni supera il 30% del totale degli emigrati in Piemonte, in Valle d’Aosta, in Lombardia e in Trentino-Alto Adige, mentre si registrano valori notevolmente inferiori nelle Regioni del Mezzogiorno, in particolare in Molise (6,2%), in Basilicata (9,2%), nella Calabria (10,3%) e in Abruzzo (11,9%). In generale, per i lucani nati in Italia, sul fronte migratorio, il podio delle destinazioni estere è nell’ordine costituito da Germania, Svizzera e Argentina.

 

 

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