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“ASSASSINI”, LA SCRITTA È STATA RIMOSSA MA LE POLEMICHE NON SI PLACANO: «L’AUTORE PAGHI»

Cittadini e associazioni: «La Chiesa della Trinità è un monumento storico oltre che un luogo di culto, chiunque sia stato va punito»

Non si placano le polemiche sulla scritta che domenica mattina è apparsa sulla parete esterna della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Una parola, assassini, che ha diviso ancora una volta la comunità tra chi condanna e chi sminuisce l’accaduto o addirittura giustifica e che di certo non passa inosservata. Una scritta che andava cancellata il prima possibile. E così è stato. Ieri mattina infatti armati di idropulitrice e “olio di gomito”, due fedeli hanno rimosso la scritta che andava a deturpare il monumento dal grande valore storico. Quella parola, “assassini”, scritta a caratteri cubitali che tanto ha indignato, è stata an- che più volte urlata da qualcuno della folla durante la manifestazione organizzata da Libera, lo scorso 5 novembre davanti la Chiesa mentre il vescovo Ligorio celebrava la prima messa ufficiale. Una parola che continua ad alimentare un clima di odio che non fa bene alla città. Proseguono nel frattempo, le indagini delle Forze dell’Ordine per identificare gli autori dell’atto van- dalico. Pare siano 3: un esecutore e due complici. E sui social cittadini e associazioni chiedono che «chiunque sia stato paghi per aver imbrattato, non solo un luogo di culto ma anche un luogo importante dal punto di vista del patrimonio culturale e artistico» della città capo- luogo di regione, atto per altro anche punibile per legge. Lo spiacevole episodio è però anche il frutto di un clima diventato incandescente ne- gli ultimi mesi prima “a causa” della decisione della Curia potentina di aprire il luogo sacro, lo scorso 24 ago- sto, e poi con la celebrazione eucaristica che è stata percepita da molti “come una mancanza di rispetto” verso Elisa Claps il cui cadavere è rimasto 17 anni nel sottotetto di quella Chiesa e verso la famiglia che chiede verità e giustizia ma soprattuto un gesto distensivo da parte del- la Chiesa.

Rosamaria Mollica

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