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BILANCIO CONSOLIDATO: C’È IL SÌ

Dopo i rinvii e la gaffe di Cicala, con Bardi in Aula dal Consiglio regionale l’attesa approvazione

Alla fine, dopo settimane di rinvii ed incertezze, con in mezzo l’uscita infelice del presidente Carmine Cicala sul conteggio errato del numero legale, col governatore Bardi in Aula è stato un attimo: il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, contrari Braia, Cifarelli, Leggieri e Perrino, l’atto amministrativo riguardante l’approvazione del bilancio consolidato 2022 del Gruppo Regione Basilicata. Il Bilancio consolidato della Regione Basilicata «si chiude con un risultato economico positivo, utile consolidato, di 255milioni e 124mila euro». Il Consiglio regionale ha anche approvato all’unanimità la proposta di legge «Modifiche agli articoli 15 e 22 della legge statutaria regionale 17 novembre 2016, “Statuto della Regione Basilicata” – prima lettura». Tra due mesi la proposta di legge tornerà in Assemblea regionale per la seconda lettura. La proposta di legge prevede una modifica agli articoli 15 e 22 dello Statuto della Regione Basilicata. La modifica al comma 2 dell’articolo 15, l’iniziativa legislativa popolare, prevede che: «L’iniziativa dei cittadini si esercita mediante la presentazione, da parte di almeno duemila elettori rappresentativi di almeno due Comuni per ciascun ente di area vasta, di un progetto di legge, redatto in articoli e accompagnato da una relazione illustrativa». La modifica all’articolo 22 dispone l’abrogazione del comma 4 dell’articolo in questione, dove si prevede che la Consulta di garanzia statutaria sovraintende alle elezioni regionali e alle votazioni referendarie. «La modifica – è specificato nella relazione – è coerente con le scelte operate in sede di approvazione della legge elettorale, che attribuisce all’Ufficio elettorale Centrale ed all’Ufficio elettorale circoscrizionale il compito di sovraintendere alle operazioni elettorali. Con l’articolo 2 si stabilisce la dichiarazione di urgenza e l’immediata entrata in vigore della legge, in considerazione dell’ormai prossima scadenza elettorale e dei tempi tecnici necessari all’approvazione della modifica statutaria, richiedente due deliberazioni successive adottate ad intervallo non inferiore a due mesi».

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