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ENERGIA E SVILUPPO, LE SFIDE PER LA BASILICATA SULLA TRANSIZIONE TRA STRATEGIE E TRAIETTORIE

Nella due giorni in provincia di Matera la prima Conferenza promossa dalla Regione con la collaborazione di Enea e Feem. Da Rotondella il governatore Bardi fissa l’obiettivo: «Il nostro territorio è di riferimento per il Paese perché abbiamo il fossile, l’eolico, l’idroelettrico, il fotovoltaico e grandi potenzialità»

Sviluppo tecnologico, ricerca, green economy, decarbonizzazione e transizione energetica. Sono questi i temi principali del convegno, promosso dal Dipartimento regionale Ambiente, Territorio ed Energia, in corso al centro Enea di Rotondella. Tante le iniziative messe già in campo dalla Regione Basilicata e molteplici le altre sfide per il futuro che porteranno il territorio lucano ad essere sinergia e riferimento di tutto il Mezzogiorno d’Italia. Questo primo evento sulla transizione ambientale, realizzato in concomitanza dei 60anni dell’Enea, grazie alla partecipazione fondamentale del Feem (Fondazione Eni Enrico Mattei), ha visto nella prima giornata la partecipazione di importanti cariche istituzionali, tra i quali il ministro per l’Ambiente e Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Dopo isaluti istituzionali del sindaco di Rotondella Gianluca Palazzo, ha preso la parola il direttore generale dell’Enea, Giorgio Graditi, che ha parlato del convegno co- me «un evento importante che mette insieme temi fondamentali quali l’ambiente, il clima e l’energia». «Noi come Enea – ha proseguito – siamo impegnati a 360 gradi nel processo di transizione e svolgiamo un ruolo di connessione e correlazione tra imprese e ricerca. Cerchiamo sempre di offrire servizi che possano dare risposte con- crete del mondo produttivo. È il primo di una serie di eventi che spero abbiano un seguito per dare modo alla nostra conoscenza e sperimentazione di essere utile al territorio sul piano dello sviluppo energetico».

BARDI LANCIA LA BASILICATA: «REGIONE “PILOTA” A LIVELLO INTERNAZIONALE»

È stata la volta poi del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. «La Basilicata sta diventando un luogo ideale, tra presente e futuro, dove ragionare, programmare e realizzare la vera transizione energetica. Il nostro territorio – ha detto – possiede tutte le qualità per diventare un punto di riferimento potendo disporre di risorse fondamentali quali il fossile, l’eolico, il fotovoltaico e, insieme ad altre cinque regioni nel progetto pilota, nel campo dell’idrogeno. Se ragioniamo sul fatto che il fossile, in quanto combustibile ad esaurimento, è destinato a finire, la vera trasformazione energetica è quella di puntare su misure e interventi di sviluppo delle energie rinnovabili. Ecco il perché delle nostre iniziative quali il Bonus Gas o il bando per i non metanizzati, per esempio, dove come Istituzione abbiamo aiutato e supportato i cittadini a considerare in pieno la trasformazione energetica».

«LA TRANSIZIONE ENERGETICA È UN TEMPO NUOVO CHE SI COSTRUISCE INSIEME»

Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata ha sottolineato che «questa conferenza ha coinvolto l’Enea che festeggia i suoi 60 anni con una grande storia e sono sicuro un radioso futuro. Questo centro di ricerca è luogo strategico per tutta la Basilicata e per il Mezzogiorno sui temi ambientali, energetici e dell’economia circolare. La Basilicata vive questi mesi con particolare intensità, sta lavorando duro per passare dal fossile al futuro e proprio grazie al fossile sta producendo una profonda transizione energetica. Gas, fonti rinnovabili, energia per le famiglie e le imprese, per ultimo l’idrogeno: la terra lucana è all’avanguardia su tutte le prospettive di sviluppo. Grazie alla Fondazione Mattei stiamo lavorando sulle foreste, le “fabbriche dell’aria” a tutto campo: stiamo ragionando sulla possibilità di crediti di carbonio che possano diventare come le royalties del fossile. Tutto si tiene, l’ambiente è la cifra fondamentale di questa regione, per attrarre competenze e far ritornare ai lucani quanto di buono questa terra è capace di offrire». Per il direttore generale del Dipartimento regionale Ambiente ed Energia, Roberto Tricomi, «ciò che fino a qualche anno fa era una chimera, oggi è un obiettivo più che realizzabile: avere una Basilicata sempre più indipendente dal punto di vista energetico. La regione è già in una realtà un hub energetico importante per il territorio nazionale”, disponendo “di una varietà infinita di risorse e di un oro multicolore, dal nero del fossile all’azzurro che arriva dalle tante qualità ambientali». «Mai come in questo momento – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Casino – tutto il mondo produttivo è impegnato nella trasformazione energetica ed ambientale. La Basilicata e le sue imprese sono al lavoro da tempo per adeguarsi prontamente alle nuove normative grazie agli indirizzi dati anche dalla Regione. Nei prossimi giorni in Giunta approveremo un bando che riguarda un ulteriore efficientamento energetico. Prossimamente porteremo sempre in Giunta un ulteriore bando di 25 milioni di euro che mira all’ammodernamento, alla ricerca e alla formazione per le imprese che devono avere figure professionali sempre più formate e al passo coi tempi. Un nuovo modo di fare lavoro e fare impresa». Per l’assessore regionale alle Politiche Forestali Alessandro Galella «verso la transizione energetica abbiamo immaginato due interventi importantissimi con le royalties del petrolio, cioè la creazione di uno stabilimento pronto a ricevere gli scarti agricoli che poi trasformerà in energia. Stessa cosa per un altro percorso che invece trasformerà sempre gli scarti agricoli in biometano. È evidente che l’energia è uno dei temi sensibili in questo momento, soprattutto per il rincaro dei carburanti: stiamo lavorando per portare migliore sollievo al mondo agricolo trasformando il problema in un’opportunità».

PICHETTO FRATIN: «LA BASILICATA È UN MODELLO DA PRENDERE COME RIFERIMENTO PER LO SVILUPPO»

Molto atteso è stato l’intervento del ministro Pichetto Fratin. «La Basilicata è un esempio. È un esempio per la valorizzazione del territorio, della qualità delle sue materie prime e delle sue risorse energetiche. È la terra dell’acqua che distribuisce anche alle altre regioni, la Basilicata è un modello di sviluppo del Sud del nostro paese, da copiare, prendere come riferimento e soprattutto perché capace di carpire le novità della transizione ecologica. Sono felice di questo convegno all’Enea perché questa è anche il fiore all’occhiello di tutto il nostro paese grazie al suo contributo notevole al Governo ed a tutto il sistema delle imprese ita- liane».

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