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RICONFERMATO QUI A PIENI VOTI, PER CURCIO C’È L’IPOTESI CATANIA

E’ tra gli 8 papabili per il vertice alla procura etnea

Per il riconfermato Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, dopo la nomina sfumata al vertice della Procura di Napoli, l’Ufficio inquirente più grande d’Italia, è stato scelto Nicola Gratteri, un’altra importante opportunità. Sono otto le domande presentate al Consiglio superiore della magistratura (Csm) alla chiusura del bando per il ruolo di Procuratore capo di Catania lasciato libero da Carmelo Zuccaro per ricoprire quello di Procuratore generale, sempre nel capoluogo etneo. A concorrere sono il procuratore di Potenza, Francesco Curcio, i Procuratori generali di Reggio Calabria e Lecce, Gerardo Dominijanni e Antonio Maruccia, i Procuratori aggiunti di Palermo, Paolo Guido e Marzia Sabella, e i procuratori aggiunti di Catania, Ignazio Fonzo, Francesco Puleio e Sebastiano Ardita. Quest’ultimo è stato già Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Catania e Messina, componente della Direzione distrettuale antimafia, ove si è occupato di criminalità organizzata di tipo mafioso, di inchieste per reati contro la pubblica amministrazione e di infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti e forniture. Prima ancora ha diretto la direzione generale detenuti del Dap-Ministero della Giustizia. Il suo ultimo incarico, prima di tornare alla Procura di Catania, è stato al Csm, come consigliere togato. Curcio, ha scelto di candidarsi per Catania, ma non per Catanzaro dove gli aspiranti al posto lasciato vacante da Gratteri sono nove. Tra questi, anche un Curcio, ma Salvatore Curcio. Proprio circa 48 ore fa, Curcio ha ricevuto il via libera dal plenum del Csm a restare nelle attuali funzioni fino alla fine di marzo del 2026: «Si è rivelato dirigente di sicura competenza ed in possesso di doti organizzative che gli hanno consentito di assicurare funzionalità ed efficienza all’ufficio». Al marzo del 2022, Curcio aveva maturato il periodo quadriennale di permanenza nelle funzioni di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza. In conseguenza dell’invito rivolto dal competente Consiglio Giudiziario, Curcio presentò la relazione illustrativa dell’attività svolta con il documento programmatico e i prospetti statistici, così manifestando la volontà di continuare a svolgere per il secondo quadriennio le medesime funzioni in corso di esercizio. Il Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello del capoluogo, nell’aprile dell’anno scorso espresse «all’unanimità» un giudizio «pienamente favorevole alla conferma». Poi dalla Quinta Commissione del Csm, quella per il conferimento degli Uffici direttivi e semi direttivi, la pratica al Plenum che ha rilevato la non sussistenza di «nessun dato ostativo alla conferma» così come è emerso dagli ulteriori elementi esistenti presso il Consiglio Superiore, programmi organizzativi e tabellari, vicende disciplinari, procedure pendenti o definite presso la prima commissione, attività di formazione, eventuali incarichi extragiudiziari, e dagli esiti delle ispezioni ministeriali.

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