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INCONTRO STELLANTIS, I SINDACATI: «LA VERA PARTITA SI GIOCA AL TAVOLO NAZIONALE»

Cgil: «Delle promesse della multinazionale non vi è traccia. A rischio l’intera area industriale di Melfi». Confsal e Fismic: «Auspichiamo quanto prima l’accordo del settore automotive»

A margine dell’incontro tra i sindacati e la Regione Basilicata sulla vertenza Stellantis in continuità con l’incontro che si è tenuto lo scorso 27 settembre per certificare gli impegni assunti dalla Regione in riferimento alla necessità impellente di interloquire con i vertici nazionali dell’azienda rispetto a una crisi dell’automotive in cui lo stabilimento di Melfi è pienamente coinvolta, Fernando Mega, segretario generale della Cgil Basilicata, Vincenzo Esposito, il segretario generale Cgil di Potenza e Giorgia Calamita segretaria della Fiom Cgil commentano: «L’incontro, alla presenza del Mimit, si è sviluppato su questioni tecniche, entrando nello specifico sulla richiesta dell’area di crisi industriale complessa con la quale sono a disposizione 20 milioni di euro per consentire alle aziende della componentistica di accedere agli ammortizzatori sociali in deroga e alle aziende che risponderanno ai bandi dei progetti che la Regione ha richiesto al ministero di procedere con gli investimenti di reindustrializzazione ed efficientamento rispetto alla transizione energetica». La Cgil e la Fiom Cgil Basilicata hanno ribadito che «tali strumenti, utili a garantire occupazione e salario ai lavoratori nella fase di passaggio, non possono essere considerati risolutivi della crisi dell’automotive in assenza di una politica che garantisca un piano industriale a lungo termine e che metta al centro dell’industria l’automotive nel Paese e in questa regione. A oggi non abbiamo avuto ancora nessun confronto né con il governo nazionale né con Stellantis perché si possa progettare una transizione che crei opportunità di lavoro e di occupazione, ricerca e innovazione. Pertanto riteniamo insufficiente l’azione del governo regionale che al tavolo ha confermato la difficoltà a interloquire con Stellantis». Rispetto all’area di crisi industriale complessa e alla riqualificazione degli impianti la Cgil e la Fiom Cgil hanno ribadito la necessità che «a fronte degli investimenti ci siano garanzie occupazionali perché a oggi lo svuotamento dello stabilimento di Melfi prosegue tra trasferte, incentivi all’esodo e aumenti dei carichi di lavoro, con un peggioramento quindi delle condizioni di lavoro nello stabilimento dove la precarietà è complessiva e riguarda non soltanto il futuro di Melfi ma anche la salute e la sicurezza e il salario. Le ricadute sull’indotto, come già sottolineato in precedenza, sono poi pesantissime, con molte aziende che ancora non hanno avuto nemmeno una commesse. Resta quindi aperto il tema della certezza dei volumi produttivi che sta mettendo a rischio l’intera area industriale di Melfi e della quale il governo regionale deve farsi carico anche con il governo nazionale». «Chiediamo quindi di aprire una “vertenza vera” in quanto dell’annunciato accordo sulla produzione di un milione di auto a livello nazionale a oggi non c’è certezza. – concludono Mega, Esposito e Calamita – Il 1 dicembre quindi, in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, porteremo in piazza anche il tema della crisi di Stellantis, dell’indotto e dell’area industriale di Melfi e la richiesta di politiche industriali giuste ed efficaci, che diano risposte ai milioni di lavoratori e lavoratrici del settore». Al termine del tavolo in Regione Basilicata su Stellantis il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista ha affermato: «Per quando riguarda la parte strettamente tecnica in tema di aerea di crisi industriale complessa sono state date alcune risposte: entro dieci giorni è stata annunciata dal ministero delle Imprese la firma definitiva sul piano ed entro un mese ci saranno i bandi. È importante partire subito con i primi stanziamenti e le prime misure per le imprese che intendono riconvertirsi o fare innovazione e accompagnare questo processo con ammortizzatori sociali in deroga. È di tutta evidenza che la partita più importante si gioca sul tavolo nazionale tra Stellantis e Governo dove va definito in tempi brevi l’accordo strategico più volte annunciato dal ministro Urso ma non ancora finalizzato. Riteniamo che il tavolo di oggi possa fungere da ulteriore sprono per arrivare ad un accordo strategico che guarda al futuro assicurando garanzie occupazionali e industriali per il presente. Al presidente Bardi abbiamo chiesto di rappresentare al ministro Urso le aspettative che i lavoratori, i sindacati e tutta la comunità regionale hanno nei confronti di un progetto industriale che deve traghettare Melfi in una nuova stagione. Siamo abituati alle sfide ma vogliamo garanzie che i lavoratori non saranno lasciati soli». Le segreterie Uil e Uilm invece hanno dichiarato: «Il tavolo tecnico si è concluso, entro dieci giorni è stata annunciata dal Ministero la firma definitiva del piano per la Basilicata ed entro un mese ci saranno i bandi ricordando che il primo stanziamento è di 20 milioni di euro per la riconversione e per la riqualificazione industriale e dei lavoratori attraverso un piano di formazione specifico. Inoltre da subito saranno operativi gli ammortizzatori sociali in deroga sempre previsti dalla misura in essere. Il presidente Bardi ha confermato che continuano le interlocuzioni con Stellantis al fine di definire un accordo di compensazione energetica per rendere il territorio di Melfi sempre più competitivo». I segretari generali di Fismic e Confsal Pasquale Capocasale e Gerardo De Grazia: «Prendiamo atto delle decisioni del Governo e della regione Basilicata. È un atto sicuramente importante che manifesta l’attezione delle istituzione verso un area industriale strategica nell’economia della regione Basilicata e del Mezzogiorno. Auspichiamo, tuttavia, che si possa arrivare quanto prima all’accordo nazionale del settore automotive».

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