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17 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE DELLA PREMATURITÀ

ARIANNA CUPOLO “Oggi mi ritrovo una meravigliosa tredicenne migliore di qualsiasi mia previsione o desiderio, perciò consiglio sì di fidarsi della scienza affidandosi a medici competenti, ma anche di essere tanto forti e toste da non cedere alle sconfortanti dinamiche perché davvero, talvolta, bisogna sperare in un miracolo o nella potenza di un affetto incredibile guaritore o risolutore, finché anche una sola minuscola fiammella resterà accesa e pure se tutti gli altri la daranno già per spacciata !“

👶#WorldPrematurityDay2023 


Nel nostro Paese, oltre 24.000 piccoli supereroi vengono al mondo ogni anno prima della 37a settimana di età gestazionale.

Questi coraggiosi prematuri e le loro famiglie affrontano sfide incredibili fin dall’inizio.

Il SSN è al vostro fianco!

#ègiustoinformare

🔺GIORNATA MONDIALE DEI NATI PREMATURI 🔺

Buona lettura di riflessione condivisa della toccante storia/testimonianza di
Arianna Cupolo :

🔹PERCHÈ LA PREMATURITÀ HA ORIGINI ED ANDAMENTI TALVOLTA PREANNUNCIATI FIN DAI PRIMI MESI DI GESTAZIONE, PROPRIO COME NEL MIO CASO 

Oggi è la giornata mondiale dei nati prematuri, come si evince dai numerosi post inerenti a questa tematica.


Avendo vissuto da madre di una neonata del 2009, nata 1 mese prima e con sottopeso stimato fin dal quinto mese di gestazione
(col termine “prematuro” ci si può riferire non solo ad una data molto anticipata del parto ma anche a condizioni di non completo sviluppo regolare del neonato), tale circostanza delicata, vi racconto la nostra storia piuttosto che scrivere un post solidale uguale a tanti altri mille o più, anche perché detesto generalizzare a spot pubblicitario a ripetizione e prediligo invece l’unicità di ogni singola biografia che forse, obiettivamente, ha modo e motivo efficace che colpisce nel segno.


Non iniziò tutto con il parto, magari fosse durato così poco : da subito Syria cresceva pochissimo dentro di me ed ho rischiato più volte di perderla o di dover prendere in considerazione la scelta durissima, da me mai condivisa, di prediligere il proseguimento della mia esistenza a discapito della sua.


Ricoveri, esami, corse al pronto soccorso con cadenza settimanale per circa 7 mesi, con obbligo annesso di riposo assoluto.
Una grave iperemesi gravidica che mi fece perdere 7 kg in pochi giorni riducendomi in fin di vita con valori ematici seri a causa di una disidratazione significativa, mi fece finire sotto flebo in ospedale per una settimana.
E poi il vomito non mi abbandonò mai e pure appena dopo il parto si presentò.
E poi distacchi di placenta vistosi, e poi lei che era troppo piccina, e l’insufficienza placentare e poi la gestosi, hanno costellato 36 settimane di delirante incapacità di poter star sereni ed in pace !


Proprio quando la gestosi stava compromettendo pericolosamente la mia qualità e durata di vita, tanto da costringermi a quotidiani monitoraggi in ospedale dal settimo mese in poi , e dopo innumerevoli volte in cui per l’ennesima occasione mi si rimproverava dagli specialisti di non pensare prima a me che a lei, Syria nacque dopo circa 18 ore di travaglio ed un’episiotomia.
Naturalmente lei finì in incubatrice, io dimessa al terzo giorno mentre il suo ricovero continuò.
Ma davvero tutto bene quel che finisce bene e la curva di crescita di Syria si moltiplicò velocemente ed abbondantemente, spazzando via la mia angoscia, le mie lacrime e preoccupazioni, quei momenti indimenticabili in cui la tenevo stretta al mio petto per addormentarla dolcemente così da non farla sentire troppo sola o abbandonata nel riposizionarla nell’incubatrice.


Meno male che non mi sono mai e poi mai arresa ad ogni bivio dannato dove mi si imponeva di scegliere fra me e la mia creatura…
meno male che quella volta al mio primo pronto soccorso in cui mi stavano portando in sala operatoria per un raschiamento, poiché non la vedevano, trovai un terzo medico che mi ascoltò generosamente e pur non avendola trovata pochi minuti prima in ecografia, ripetè l’esame e la vide miracolosamente: meno male che la mia testardaggine proverbiale ed il mio amore incalcolabile per lei, ogni volta, ogni santissima benedetta volta, non mi hanno fatto demordere ! Assecondando referti, sintomi e suggerimenti medici avversi l’avrei uccisa probabilmente!

Oggi mi ritrovo una meravigliosa tredicenne migliore di qualsiasi mia previsione o desiderio, perciò consiglio sì di fidarsi della scienza affidandosi a medici competenti, ma anche di essere tanto forti e toste da non cedere alle sconfortanti dinamiche perché davvero, talvolta, bisogna sperare in un miracolo o nella potenza di un affetto incredibile guaritore o risolutore, finché anche una sola minuscola fiammella resterà accesa e pure se tutti gli altri la daranno già per spacciata !

#sapevatelo2023 

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