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NELLA SANITÀ ADESSO È L’ORA DELLA SVOLTA

Le nomine di Massimo Dellapenna

È lo scatto di chi sa che può lasciare un segno nella storia del governo Regionale della Basilicata quello che compiono Bardi e Fanelli nella scelta della nuova governance della Sanità lucana. Dopo le polemiche dei mesi scorsi nel rapporto tra sanità pubblica e privata, dopo le difficoltà nate dalla vicenda Bortolan e dalle sue dimissioni, dopo che la dottoressa Pulvirenti ha deciso di lasciare l’Asm preferendogli fare la Commissaria fuori regione, il Generale si è preso il tempo necessario e ha deciso di mettere in campo una squadra all’altezza delle sfide della Regione. Una scelta che qualifica la lungimiranza della Giunta regionale e del Generale Bardi che sanno che la sanità non può essere governata a colpi di spot ma con una programmazione a lungo termine che richiede professionalità di altissimo livello con evidenti competenze managariali. Avendo in questo sentieri un affidabile alleato, nel suo vicepresidente e assessore al ramo Fanelli.

MANCINI AL DIPARTIMENTO

A dirigere la Sanità lucana è stato chiamato Massimo Mancini che, per venire in Basilicata, lascia il prestigioso incarico di direttore amministrativo degli Ospedali della Asl di Taranto, un impegno che lo ha portato sostanzialmente a governare i processi amministrativi di strutture ospedalieri operanti in un’area di più di 500mila abitanti e che oggi metterà a servizio della Basilicata. Una vita a servizio dello Stato e della Pubblica amministrazione quella che Mancini mette a disposizione della Basilicata. Sul suo curriculum si legge che è stato Ufficiale della Marina Militare, Dirigente amministrativo della Asl di Cagliari, Taranto, Foggia, Direttore amministrativo delle Asl di Taranto e di Bari, Direttore generale facente funzioni della Asl di Bari, Direttore amministrativo dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Ispettore del Nucleo Ispettivo Sanitario della Regione Puglia e Consulente della Commissione Bicamerale di Inchiesta sulla gestione illecita dei rifiuti. Tante le esperienze che oggi, grazie alla lungimirante scelta di Bardi e Fanelli vengono messe al servizio della Sanità lucana che oggi, per la programmazione della sua attività potrà avere a disposizione un dirigente a tempo pieno dopo l’interim di Del Corso cui va, comunque, riconosciuta la grande generosità e la grande capacità di tenere insieme e svolgere bene due incarichi delicatissimi e centrali nella gestione della Regione (Suarb e Dipartimento). Come già detto ieri Mancini era in predicato di essere nominato alla Direzione generale del Crob, proprio per la sua precedente e costante attività nella gestione delle strutture sanitarie oncologiche in Puglia ma il Governo Regionale ha preferito non perdere l’opportunità di impegnare un profilo così alto nella gestione del Dipartimento. Proprio per questo la nomina del nuovo Dg del Crob slitterà di qualche giorno.

IL DOPO PULVIRENTI

L’Azienda sanitaria di Matera inizia, invece, la stagione del dopo Pulvirenti con la nomina a Commissario di Cesare Friolo, avvocato brindisino, dirigente amministrativo sanitario di lungo corso con alle spalle la guida della struttura complessa burocratico-legale della Asl di Brindisi ed un ruolo nel CdA dell’Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo e del Centro Internazionale di Alti Studi Universitari. Una scelta che ha riscosso subito il consenso del segretario della Cisl Fp Basilicata Bollettino che ha evidenziato che ha aggiunto l’auspicio che con questa nomina si possa dare il colpo di reni necessario ad affrontare tutte le problematiche amministrative e gestionali della Azienda sanitaria di Matera.

LA SANITÀ PUÒ RIPARTIRE

Le politiche sanitarie so- no il cuore delle politiche regionali. Non soltanto impegnano la parte più cospicua del bilancio ma sono anche quelle che maggiormente rispondono direttamente ai bisogni delle persone e dei cittadini che ne percepiscono direttamente sulla loro pelle la qualità del loro funzionamento. Anni di cattiva programmazione avevano lasciato al centrodestra un quadro piuttosto desolante da cui ripartire. Con queste nomine la Giunta Regionale ma, soprattutto, Bardi e Fanelli dimostrano non solo di essere in grado di scegliere le migliori professionalità possibili e di metterle al servizio della Regione ma anche e soprattutto di avere una visione strategica di lungo respiro che prescinde all’immediato ritorno elettorale. Una dimensione che la politica molto spesso, soprattutto sotto elezioni, tende a dimenticare ma che distingue il politico dal politicante nella misura in cui il primo ha una visione di lungo respiro, il secondo l’esigenza di un ritorno immediato. La Sanità lucana aveva bisogno di risposte complete e complesse. Bardi e Fanelli gliele hanno fornite.

Di Massimo Dellapenna

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