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SUPERMERCATI DECÒ, 70 LAVORATORI A RISCHIO: FORSE C’È UNO SPIRAGLIO

Potenza Apea: la triplice chiede incontro in provincia

Non è tutto perduto per i 70 lavoratori Decò di Potenza. Nella tarda mattinata di giovedì infatti, ci dovrebbe essere un incontro tra le organizzazioni sindacati e il gruppo Conad. La data è però ancora da ufficializzare. A comunicarlo nel frattempo la Uiltucs-Uil Basilicata. « La Società – riferisce Fabio Tundo della Uiltucs – ha espresso la chiara volontà di riaprire i due punti vendita sotto il marchio Conad e di riassumere tutta la platea dei dipendenti». Anche la segretaria generale della Fisascat Cisl Basilicata Emanuela Sardone annuncia che sono in corso le interlocuzioni con i rappresentanti della Conad, gruppo precedentemente operante nei punti vendita di Via della Meccanica e Via Giovanni XXIII, e che nei prossimi giorni si terrà un tavolo di confronto con le aziende al fine di ottenere garanzie occupazionali e retributive per il futuro delle circa 70 famiglie coinvolte. «In considerazione del provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Campobasso, nell’ambito di un più complesso contenzioso, come Fisascat riteniamo prioritario fare chiarezza sulla situazione occupazionale dei lavoratori dei due punti vendita». «Il gruppo Conad – aggiunge Sardone – ha espresso la volontà di condividere con le organizzazioni sindacali un percorso teso a garantire i livelli occupazionali, percorso che sarebbe vincolato alla positiva risoluzione del contenzioso giudiziario in corso tra la stessa Thymos, del gruppo Conad, e la società La Fuente circa la proprietà degli immobili in cui sono ubicati i due punti vendita in questione». Dopo l’esecuzione del provvedimento cautelare disposto dal Tribunale di Campobasso, l’attività dei due supermercati è stata interrotta e le aziende Inversiondos S.r.l. e Inversion S.r.l, che hanno in locazione i punti vendita dalla società La Fuente srl, hanno avvisato i sindacati dei licenziamenti collettivi che dovrebbero avvenire entro il prossimo 10 novembre. Entro tale data infatti le società locatarie dovrebbero sgomberare i locali dai propri beni. Una vertenza che vede pagare il conto dei contenziosi tra società, solo e soltanto i lavoratori.

Rosamaria Mollica

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