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MELFI, IN STATO AGITAZIONE ADDETTI MENSA OSPEDALE

I Sindacati: «Pronti a tutelare i diritti dei lavoratori di fronte a possibile trasferimento»

In stato di agitazione gli addetti al servizio di mensa dell’Ospedale di Melfi. Entro la fine di quest’anno, i locali dell’ospedale adibiti alla preparazione dei pasti saranno soppressi e le maestranze potrebbero essere trasferite nei centro cottura di Pescopagano o Tito. A renderlo noto le segreterie regionali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs a seguito di interlocuzioni informali avute con la ditta Serenissima. Per i lavoratori il trasferimento implicherebbe un aggravio di 40-70 chilometri per sole tre ore di lavoro al giorno. Di qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione.

I Sindacati hanno appreso che, nelle more dei lavori di ristrutturazione che interesseranno il nosocomio di Melfi, «l’azienda ospedaliera non ha previsto la messa a disposizione di un altro locale idoneo all’espletamento del servizio e che sono in corso tra la committente e l’azienda affidataria Serenissima incontri aventi ad oggetto il trasferimento del centro cottura a Pescopagano o Tito».

Per Fisascat, Filcams e Uiltucs sono «chiari i disagi di natura economica per lavoratori con contratti part-time e i rischi ai quali andrebbero incontro, soprattutto nel periodo invernale, nel compiere più volte al giorno il tragitto tra Melfi e il nuovo centro cottura». I Sindacati hanno indirizzato al prefetto di Potenza la richiesta di convocazione di un incontro urgente alla presenza della ditta Serenissima e della committente, preannunciando che «utilizzeranno tutti gli strumenti messi a disposizione dalla Legge al fine di tutelare i legittimi interessi retributivi delle maestranze e i loro diritti afferenti la sfera della salvaguardia della salute e della sicurezza».

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