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SORRISI POSTICCI, PENSIERI CHE SCACCI

TACCO&SPILLO

Non è la prima volta che l’iconografia politica e della rappresentanza, con quella sua mania incandescente di selfizzare gli eventi di prestigio e potere di cui occupa pure i centimetri e gli angoli bassi, non evochi considerazioni benevole, non per altro per la rassegna di questioni irrisolte, di problemi aperti, di guai e pastrocchi che incombono sulla povera Basilicata e contro cui sarebbe obbligo di coscienza oltre che di buon merito prendere posizione invece che accomodarsi con la grazia degli ignavi su una scena fotografica, tra l’altro per nulla promettente. Ora c’è da dire che se non occorre tracimare in melanconia e lacrime, soprattutto sul versante baldanzoso dello sviluppo, nemmeno però dinnanzi al PIL regionale peggiore d’Italia, al dilagare della povertà ed alla catena dei fallimenti d’impresa a +30% si può esagerare con la fisiognomica dei sorrisi posticci come accaduto con quel selfie caprese in occasione del 38° convegno dei giovani imprenditori di Confindustria e dove campeggiano in triplice e proprio gioiosa intesa Bardi, Somma e Megale. Canta Daniele Silvestri:“Solo che non ti accorgi dei sorrisi posticci, dei pensieri che scacci”.

 

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