AttualitàBasilicataBlog

ITALIA VIVA ASPETTA CHE SI SCOPRANO LE CARTE

L’intervista il neo presidente del partito in Basilicata sulle prossime mosse in vista delle regionali. De Maria: «Non siamo ancora in nessuna delle 2 principali coalizioni, ma saremo determinanti»

Fausto Alberto De Maria, sindaco di Latronico eletto tre volte alle comunali è il nuovo presidente (ruolo che corrisponde di fatto al segretario regionale) di Italia Viva Basilicata. La sua è una parabola tutta renziana fatta di impegno, amicizia con lo stesso Renzi e Maria Elena Boschi dai tempi del libro “Stil Novo” e dei camper nelle periferie delle città. A Cronache lucane parte senza giri di parole…

Si sono conclusi i Congressi. Lei è il nuovo presidente regionale di Italia Viva Basilicata. Come sono le sue sensazioni il giorno dopo?

«Oltre che una legittima soddisfazione personale è per me un grande onore essere stato eletto presi- dente regionale di Italia Viva Basilicata che è stata dal primo momento la mia casa politica naturale. Il partito fondato da Matteo Renzi alla Leopolda del 2019 in cui i valori non solo enunciati ma pratiche portate avanti anche con caparbietà»

Politicamente cosa vuol dire la sua elezione?

«Ringrazio tutti coloro hanno guidato il partito fino a oggi. Ora parte una fase nuova con la celebrazione dei Congressi in tutta Italia. Credo, che a ogni livello, serva un rilancio di Italia Viva Basilicata come partito moderato, europeista e riformista che si proietta sempre più a essere soggetto dialogante con tutte le forze politiche che si ispirano agli stessi principi senza veti e senza l’esasperazione politicista che porta a derive o a steccati ideologici».

Il partito lucano diventa ancora più renziano?

«Non è un mistero che io sia un renziano della prima ora. Per questo vivo la mia elezione come grande orgoglio: ricordo che nel 2012 fui alla guida regionale della prima mozione congressuale di Matteo Renzi nel Pd. A distanza di 11 anni la passione e la convinzione è immutata e mi sento una sorta di garante della politica renziana in Basilicata tutelando tutte le anime presenti nel nostro grande partito»

Sa che non sarà un lavoro facile il suo?

«Non sarà un lavoro leggero considerando che tra pochi mesi ci sono appuntamenti elettorali delicatissimi: le Europee dove Italia Viva, nel solco di Renew Europe e dei valori del centro, si gioca una partita fondamentale per la composizione del Parlamento europeo e per l’affermazione di quei valori di cui siamo portatori; alla Regione dove Italia Viva correrà per vincere e dove abbiamo la consapevolezza di poter essere determinanti; e in decine di Comuni lucani dove il nostro partito vuol continuare il lavoro di radicamento ai massimi livelli amministrativi. Lo faremo con entusiasmo e forti dei numeri».

Quali?

«Non vorrei che passasse come una cosa normale il fatto che Italia Viva in Basilicata ha quasi 1.200 tesserati e cioè quasi un terzo del risultato del tesseramento del maggior partito che governa a tutti i livelli. E ricordo anche che il nostro candidato alle provinciali di Potenza, Filippo Sinisgalli è stato il consigliere più votato»

Il vero nodo, però, saranno le regionali. Con chi andrà Italia Viva, con il centrodestra o con il centrosinistra?

«L’ho già detto. Italia Viva non avendo in questo momento una collocazione nelle due maggiori coalizioni perché è decisamente all’opposizione del Governo Meloni – ma è anche profondamente distante dal modo di fare opposizione del Pd della Schlein e dei populisti del Movimento 5 stelle – e che la stessa cosa si è ripetuta negli ultimi anni nell’aula del Consiglio regionale. Noi saremo con chi vorrà rappresentare e mettere in campo una coalizione che sia veramente una discontinuità con i governi regionali degli ultimi 10 anni».

Insomma, fuori dal politichese, siete contro Bardi?

«Non abbiamo nessun pregiudizio, tantomeno nei confronti della persona Bardi. Tant’è vero che con Bardi siamo l’unica parte dell’opposizione che è riuscita ad avere un dialogo sui temi propositivi con responsabilità come ricordo nella fase dell’emergenza Covid. Potremmo anche andare con Bardi, o con un altro candidato del centrodestra, ma è necessaria come ho detto una discontinua in termini di metodi e di programmi. È evidente infatti che al netto di qualche assessore e di qualche provvedimento utile per la comunità, l’attuale maggioranza che sostiene e ha sostenuto Bardi ha agito in maniera disorganizzata trasformando così il Consiglio regionale in un assise litigiosa dove troppo spesso è venuto a mancare il numero legale inficiando una corretta azione legislativa e amministrativa. Noi di certo lavoriamo e lavoreremo per favorire il miglior risultato per i lucani sapendo che Italia Viva potrà essere determinante sia in termini di voti che in termini di proposte programmatiche».

Intanto, però, lei conosce da anni Angelo Chiorazzo che, come si dice da tempo, potrebbe essere il candidato del centrosinistra. In quel caso Italia Viva sarebbe a suo sostegno?

«Per onesta intellettuale, Angelo Chiorazzo è un mio caro amico. Le questioni personali, però, non c’en- trano con le cose politiche. Io sono il nuovo presidente di Italia Viva Basilicata grazie a un lavoro di squadra e lavorerò in sintonia con tutto il gruppo dirigente del partito. Non deciderà un solo uomo, ma l’intero collettivo rispetto a un quadro complessivo. Certo, credo che sia oggettivo che la sua eventuale candidatura rappresenterebbe l’unica novità insieme ai mondi che rappresenta e che sono attigui ai valori di Italia Viva»

Chiudiamo con una domanda di diverso genere, anche per alleggerire. Lei oltre a essere il nuovo presidente di Iv è anche il sindaco di Latronico. In tal senso ci diceva che starebbe per intitolare una piazza o una strada alle “Radio Libere” come già è accaduto in molti comuni lucani?

«Sì. Non è ancora stato fatto solo per questioni tecniche e organizzative, ma è già in programma e a breve si realizzerà».

Di Lina Paterna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti