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VENOSA, DE FILIPPO SBIGOTTITO SULLO SFRATTO

«Una sede che porta un nome così importante come “la casa del popolo” bisogna rispettarla nel profondo»

È di fine settembre la notizia della messa in vendita dei locali che ospitano la “Casa del Popolo”, ritrovo politico-culturale storico di Venosa, che ospita anche la sezione “Moro Berlinguer” del Pd. Una decisione maturata in seno alla Fondazione Basilicata Futura, che ha ereditato tutti i beni immobiliari dell’ex Partito comunista, ma che ha mandato su tutte le furie i componenti del direttivo della sezione. Anche Vito De Filippo, già parlamentare e presidente della regione Basilicata ha commentato con una certa tristezza e rammarico la chiusura di una sede storica come quella di Venosa: «Ho frequentato in tanti anni di impegno politico ed istituzionale la comunità democratica di Venosa. Si sono avvicendati dirigenti ed amministratori sempre di grande livello e qualità. Ho trovato di fronte a me sempre uomini e donne con una grande voglia di partecipazione e pronti a sostenere battaglie comuni di grande valore locale, regionale e nazionale». «A questa comunità dovremmo tutti grande rispetto. – afferma De Filippo – Non ci sono “pieghe” ne’ legali ne’ contrattuali che possono offendere questa storia. Una sede che porta un nome ed una storia così importante come “la casa del popolo” bisogna rispettarla nel profondo. Ma come mi è capitato spesso, purtroppo, ho visto in alcune circostanze “decisionismi” a tratti irridenti. Un linguaggio liquidatorio verso il Partito ma ancora di più verso un popolo che è ancora genuino e voglioso di partecipare». «Mi sembra una vicenda minore animata da atti che appaiono nella forma e nella sostanza irriguardosi. La mia totale solidarietà, che esprimerò in tutte le sedi, verso la comunità democratica di Venosa» ha concluso Vito De Filippo.

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