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DA CAPO UFFICIO STAMPA DELLA GIUNTA REGIONALE A CAPOREDATTORE TGR: LA PROTESTA E LA COINCIDENZA

In Basilicata Cosentino fa leggere il comunicato dell’Usigrai che si ribella a Rivelli con inopportunità paragonabile a quella del caso della polemica

«Le giornaliste e i giornalisti della Tgr contestano l’inopportunità di alcune recenti nomine decise dal Direttore. In questi giorni è stato promosso caporedattore di una redazione regionale un giornalista che fino a poche settimane prima era capo ufficio stampa della Giunta regionale. Un fatto senza precedenti. Una scelta che mette a rischio credibilità, autorevolezza, autonomia e indipendenza dell’informazione della Rai dall’ingerenza della politica e dei partiti». Recita così il comunicato stampa dell’Usigrai che contesta la nomina di un capo redattore che fino a poco prima era stato capo ufficio stampa della Giunta regionale. A leggere questo comunicato per il Tg3 Basilicata è stato Giovanni Rivelli che, neanche a farlo a posta, ha, anche lui e in passato, ricoperto l’incarico di Capo ufficio stampa della Giunta Regionale. Non è chiaro se il Caporedattore della Tg3 Basilicata Cosentino abbia uno spiccato senso dell’ironia o se non conosca la storia dei suoi uomini. In tutte e due i casi ci sembra assolutamente fuori luogo quanto accaduto.

PER L’USIGRAI SI PUÓ SOLTANTO ALCUNE VOLTE

Non tutti sanno che Giovanni Rivelli, prima di essere un giornalista della Tgr di Basilicata è stato Capo ufficio stampa della Giunta Regionale. La cosa accadeva quando il Governo Regionale era guidato da Vito De Filippo e a reggere le magnifiche sorti e progressive della nostra terra era in modo incontrastato il “Partito Regione”. Per essere chiari, citando le parole della direzione della direzione di testata in merito al comunicato dell’Usigrai, siamo certi che anche la scelta di Rivelli sia «stata effettuata sulla base di una procedura selettiva trasparente che risponde ai criteri ed alle regole contrattuali, rispetto alla quale non è stato rilevato alcun profilo di incompatibilità o di conflitto di interessi». Ci piacerebbe, però, sapere perché l’Usigrai protesti in questo caso mentre nulla abbia da ridire sul fatto che a parlare di politica sulla televisione regionale di Stato sia colui il quale è stato il Capo ufficio stampa della Giunta Regionale e, quindi, espressione di una parte politica. Parimenti siamo curiosi di sapere se anche Giovanni Rivelli, nella sua qualità di giornalista Rai ex addetto stampa della Giunta regionale di Basilicata, abbia aderito alla protesta dei suoi colleghi contro la nomina di un ex addetto stampa della Giunta Regionale. Sicuramente nella decisione di far leggere proprio a un ex addetto stampa della Regione il comunicato stampa con il quale il sindacato dei giornalisti rai criticava l’inopportunità della scelta di un ex addetto stampa della Regione quale capo redattore, mostra una certa inadeguatezza di Cosentino nella gestione della testata giornalista regionale della Rai in Basilicata. Possibile che non si colga il profilo di incompatibilità almeno etica di una scelta del genere? Possibile che non si capisca che si cade nel ridicolo facendo queste cose?

IL CENTRODESTRA TACE

Certamente è da notare la grande differenza nella capacità di reazione tra il sindacato dei giornalisti Rai e i Parlamentari del centrodestra lucano. Poche ore dopo la nomina di un ex addetto stampa della Regione quale capo redattore di una Tgr, l’Usigrai aveva già fatto il comunicato stampa e avviato le forme di protesta. In Basilicata, invece, nessuno dei parlamentari del centrodestra fa neanche una piccola interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai per chiedere se sia normale che colui il quale è stato addetto stampa della Regione Basilicata ai tempi del Pd sia il volto televisivo della Rai nella stessa Regione. Possibile che la destra italiana debba ancora sentirsi figlia di un “Dio Minore” e non essere nelle condizioni di comprendere che il pluralismo dell’informazione passa anche per azioni politiche concrete? Siamo così sicuri che, qualora a leggere il Tg di Basilicata fosse un ex addetto stampa di un Governo di centrodestra gli esponenti della sinistra non avrebbero gridato al Golpe, all’occupazione degli spazi, allo scandalo che uccide la pluralità dell’informazione? Abbiamo il più che legittimo dubbio che la sinistra non avrebbe perso un attimo. Noi che amiamo la democrazia e la coerenza e crediamo che alle stesse situazioni vadano applicate le stesse reazioni, vorremmo sapere se è sempre normale che un ex capo ufficio stampa della Giunta diventi un uomo Rai o se non è normale mai. Vorremmo chiedere a Cosentino conto della sua scelta e se sia in grado di cogliere i problemi che nascono dalla sua gestione ma sappiamo che non avremo risposta. L’Usigrai ci ha detto chiaramente che è inopportuno. Ci rivogliamo allora a Gianni Rosa, Aldo Mattia, Salvatore Caiata e Maria Elisabetta Alberti Casellati per sapere se intendano fare qualcosa per chiedere se sia normale che il volto media del Pd quando governava la Regione sia anche il volto della Rai in Basilicata.

Di Massimo Dellapenna

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