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STELLANTIS MELFI, PER ALTRI 120 SI PREPARA TRASFERTA IN ABRUZZO

Dopo le promesse, la risposta dell’azienda allo sciopero

A Lavello si è svolto l’attivo delle delegate e dei delegati Fiom Cgil dello stabilimento Stellantis di Melfi alla presenza della segretaria generale Fiom-Cgil Basilicata, Giorgia Calamita, per fare il punto sulla situazione dell’automotive alla luce dell’incontro che si è tenuto a Roma con i rappresentanti del gruppo Stellantis dopo gli scioperi promossi dall’organizzazione nello stabilimento lucano e dello sciopero del 18 settembre di 8 ore per tutta la filiera automotive a Melfi. A fronte della mancanza di prospettive industriali ed occupazionali, del peggioramento delle condizioni complessive di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Stellantis ma anche di alcune aziende dell’indotto, della corsa al taglio dei costi che sta ricadendo esclusivamente sulle lavoratrici e sui lavoratori con utilizzo poco chiaro degli ammortizzatori sociali, delle trasferte obbligatorie e dei ritmi di lavoro arrivati al limite della sopportazione la Fiom ribadisce che è e sarà sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Oggi è appena arrivata una ulteriore richiesta dell’azienda di inviare 120 lavoratori ad Atessa. «Rimaniamo fortemente convinti – afferma Calamita -che sarà necessaria un’iniziativa unitaria sul futuro di Stellantis e dell’automotive in Italia. Non permetteremo che si faccia efficienza peggiorando le condizioni di lavoro e di salute e sicurezza e creando una situazione di incertezza occupazionale. È quello che ieri è stato dichiarato all’incontro con Stellantis al quale ha partecipato la Fiom nazionale e regionale. Continueremo con le azioni di lotta per aprire un confronto con l’azienda che superi le problematiche denunciate dalla Fiom». «Nei prossimi giorni faremo le assemblee con i lavoratori Stellantis e indotto per un coinvolgimento e consapevolezza che a partire dai lavoratori dovranno avere perché la vertenza Stellantis diventi di interesse nazionale con la realizzazione di un coinvolgimento del sindacato – continua-. L’incontro con la Regione Basilicata sarà un ulteriore momento per la ricerca di un accordo che inverta la tendenza a ridimensionamento della tenuta occupazionale e produttiva. Siamo inoltre impegnati nella riuscita della manifestazione nazionale del prossimo 7 ottobre a Roma – La Via Maestra – con tutte le categorie della Cgil. Scenderemo in piazza per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare. Il 22 settembre saremo anche a Roma in piazza del Popolo».

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